Prototype 2
Il nemico ora è Alex Mercer.
La città è divisa in tre zone: c'è quella verde, fortemente militarizzata, dove l'infezione del virus Blacklight è assente (fino all'inizio del gioco, almeno); c'è poi quella gialla dove vivono i rifugiati e dove gli scienziati della Genetek conducono esperimenti sulla popolazione; infine, c'è la zona rossa dove la popolazione è stata quasi del tutto infettata e la morte si nasconde dietro ogni angolo.
Questa suddivisione del contesto sandbox del gioco in tre macro aree viene incontro a una delle critiche maggiori che sono state rivolte al primo Prototype dopo la sua uscita, ovvero la dispersività. Con questo sistema, invece, gli sceneggiatori guideranno per mano i giocatori attraverso le tre aree, incanalando la narrazione lungo dei binari più lineari.
Questo discorso vale anche per i potenziamenti, ora disponibili in modo molto più graduale rispetto a prima e coi quali si potrà personalizzare James Heller a piacimento. Sparsi per la città vi saranno infatti dei covi pieni di mutati, che offriranno sfide di difficoltà crescente: sconfiggendo i boss più grossi e cattivi che li abitano, si vinceranno dei miglioramenti genetici.
Allo stesso modo, possedendo i soldati della Blackwatch si potrà in alcuni casi capire come accedere alla Blacknet, la rete di computer dell'organizzazione militare. Da essa potremo attivare delle vere e proprie missioni secondarie, completando le quali vinceremo dozzine di possibili mutazioni da utilizzare a nostro piacimento.
Queste potranno rientrare in cinque categorie diverse (offensive, difensive, movimento, caccia e speciali) e, unite ai potenziamenti, offriranno un livello di customizzazione inedito per la serie. Tutto ciò si tradurrà poi in nuove e pericolosissime mutazioni a nostra disposizione, delle vere e proprie armi letali che trasformeranno i nostri arti in lame affilatissime, artigli, fruste o martelli. Potremo vedere uscire dal nostro corpo decine di tentacoli coi quali fare a pezzi anche bersagli corazzati come i carro armati o trasformare i nemici in delle bombe biologiche.
Con la Biobomb, infatti, potremo infettare una persona da cui usciranno tentacoli che attireranno a sé tutto ciò che è presente entro un certo raggio, salvo poi esplodere. Sia chiaro comunque che anche i nemici che dovremo affrontare saranno molto più grossi e cattivi di quelli che abbiamo imparato a conoscere, come ad esempio il gigantesco e micidiale Behemot, che gli sviluppatori ci hanno mostrato ad arte giusto per qualche secondo sul finire della presentazione.
Alla luce di quanto abbiamo potuto vedere, dunque, Prototype 2 pare avere tutte le carte in regola per bissare il successo del suo precursore (2 milioni di copie vendute) e migliorare i problemi evidenziati dalla critica e segnalati dagli appassionati. I poteri del protagonista, il vero punto di forza di Prototype, sono rimasti invariati, mentre la trama è stata semplificata laddove in precedenza era stata ritenuta troppo complessa e frammentaria.
L'unica perplessità maturata durante la presentazione ha riguardato la grafica, nient'altro più che buona, ma mancano ancora parecchi mesi alla release di Prototype 2 e i Radical Entertainment hanno a disposizione il tempo e soprattutto i mezzi per proporci un gioco perfetto sotto ogni punto di vista.
Prototype 2 sarà disponibile per PC, Xbox 360 e PlayStation 3 nel 2012.