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Prototype

Paura e delirio a Manhattan.

Potremmo dire che per Alex le dimensioni non contano affatto, dal momento che anche i nemici più possenti sono stati messi fuori causa in assoluta calma. Con i tank ad esempio, sarà sufficiente spiccare un salto, agganciare quello che si trova più alla portata e infine atterrare sulla sua sommità con una violenza inaudita per farlo esplodere.

La seconda parte della demo ha affrontato un flashback: improvvisamente infatti la storia è tornata indietro di diciotto giorni rispetto ai fatti del prologo e ci siamo trovati di fronte al protagonista apparentemente privo di vita, sul lettino di un obitorio, mentre due presunti medici a volto coperto si apprestavano ad esaminarlo. Proprio in quel momento ha aperto gli occhi, si è sbarazzato dei due individui ed è fuggito dalla struttura, scoprendo nel frattempo di essere pressoché immune ai proiettili che gli venivano sparati addosso e di poter spiccare salti a dir poco incredibili.

Proprio a causa della sua struttura genetica estremamente flessibile, Alex saprà anche camuffarsi all’occorrenza, assumendo le sembianze di altri soggetti. Nella demo abbiamo visto come sia stato capace di assorbire le fattezze di un soldato che lo aveva intercettato. Questo genere di travestimenti verrà sfruttato principalmente per infiltrarsi all’interno di strutture ed edifici ma si dovrà prestare attenzione al proprio livello di sospetto. Qualora infatti ci si introduca in territorio ostile sotto mentite spoglie, per esempio nelle basi militari, un’apposita barra segnalerà il grado di attenzione degli individui che stazionano nelle immediate vicinanze. Tale indicatore non costituirà un problema fino a quando rimarrà di colore giallo, al contrario lo diventerà nel momento in cui dovesse saturarsi e assumere una tonalità rossa. Questo status verrà trasferito anche sul radar che segnala la posizione dei nemici, in modo tale che i punti bianchi indichino gli ignari, quelli gialli i soggetti sospettosi e quelli rossi coloro che sono ormai in totale stato di allarme.

I Blackwatch non si perderanno d’animo e continueranno a darvi la caccia, farli precipitare dai tetti degli edifici sarà comunque molto divertente.

Un altro aspetto di rilievo riguarda l’interattività degli scenari e l’utilizzo di vari oggetti come vere e proprie armi. Ad un certo punto alle nostre spalle si è materializzato minaccioso un elicottero, che ha cercato di eliminarlo ricorrendo addirittura ad alcune batterie di missili. La soluzione immediata è stata quella di sollevare un taxi e scagliarlo con forza verso il velivolo, che nel frattempo si muoveva a bassa quota, a pochi metri dall’asfalto. Ma le opportunità non si fermano qui, infatti si potranno anche sfruttare parti delle ambientazioni, come ad esempio i condotti di aerazione posti sul tetto che una volta divelti si possono scagliare a distanze considerevoli.

Esattamente come avviene in Crackdown, anche Prototype darà ampio spazio alle evoluzioni più incredibili, capaci di andare ben oltre le canoniche leggi della fisica. Ad essere sinceri però Radical Entertainment sembra aver compiuto un ulteriore passo in avanti, raggiungendo livelli di spettacolarizzazione ancora più elevati. Si pensi all’introduzione delle fasi di volo e alla corsa ad alta velocità lungo le pareti di palazzi e grattacieli, con la medesima nonchalance che si avrebbe a percorre una qualunque strada cittadina. In questi mesi si è fatto spesso il parallelismo con inFamous, altro titolo di prossima uscita (ma esclusiva PlayStation 3) che reinterpreta i medesimi canoni di gameplay, allineandosi a sua volta alla scelta del free roaming. Staremo a vedere chi dimostrerà di possedere i numeri migliori. Non manca più molto tempo ormai, il ciclone Alex Mercer sta per invadere la scena, prepariamoci ad accoglierlo come si deve.