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Prototype

Quando i superpoteri non bastano...

Tutto molto interessante, se non fosse per una realizzazione davvero approssimativa di questa importante porzione di gameplay. Immaginate questa situazione: abbiamo appena creato caos e scompiglio tra le linee nemiche, tutti ci stanno sparando quando improvvisamente "cambiamo". Ebbene, questa operazione funge da reset nel cervello dei nostri nemici che smetteranno improvvisamente di preoccuparsi di noi, dando vita a scene a dir poco paradossali.

Oltre all’uso improprio del nostro corpo geneticamente modificato, ci viene offerta la possibilità di raccogliere da terra le armi dei soldati trasformando di fatto il tutto in un third person shooter, brutto pure lui: non basta infatti il target lock del bersaglio a sollevare le sorti di un qualcosa di realizzato veramente con estrema sufficienza. Dobbiamo comunque ammettere che alcune combo e colpi speciali risultano davvero suggestivi e ben realizzati, ed è sempre divertente scagliare un carro armato contro un elicottero o distruggere un intero isolato di New York con un attacco speciale ad area. Peccato che tutto questo svanisca al sopraggiungere inarrestabile ed inevitabile della routine. Tutto è uguale, dal primo all'ultimo minuto, nonostante qualche buono spunto qui e li e, come dicevamo, una regia tutto sommato funzionale fatta di flashback e colpi di scena.

Come già accennato in precedenza, graficamente parlando Prototype risulta appena sufficiente. Sebbene gli effetti nel complesso siano decisamente buoni, così come la realizzazione dei personaggi princiali, le texture ambientali sono un’offesa alla potenza dell'hardware odierno (console o PC che sia). L’impatto su video di Prototype è decisamente pessimo, salvato solo dalla spettacolarità dei nostri attacchi speciali o dai movimenti del buon Alex durante la fase esplorativa.

New York fa da sfondo all'avventura e pulsa di vita. Peccato che gli abitanti siano praticamente degli idioti.

La causa principale di tutto questo è la mole impressionante di oggetti che il gioco riesce a muovere su schermo senza il minimo calo di frame, realizzabile ovviamente sacrificando la qualità a discapito delle prestazioni. Fattore che, direte voi, dovrebbe influenzare la valutazione tecnica finale, se non fosse che tutto quello che si muove, ancora una volta paradossalmente, è decisamente “troppo”. Camminiamo per le strade di New York e da un lato della strada il virus fa strage di vittime quando dall’altra parte invece vediamo passanti camminare tranquilli come se nulla fosse.

Il caos insomma, è rappresentato dai programmatori in modo "totale", ma avremmo certamente preferito meno elementi su a video (del tutto inutili e nel complesso fuori posto) e più qualità, per un gioco rilasciato a metà 2009. Da questo punto di vista inFamous stravince il confronto con il suo diretto avversario riuscendo di fatto a rappresentare una città in delirio, in maniera plausibile e "fluida", con un motore grafico nettamente superiore sotto ogni punto di vista.

Per cairtà, Prototype non è un gioco da buttar via né da bocciare completamente, a patto di sapere fin da subito a cosa si va incontro inserendo il disco nel proprio lettore. La delusione provata nel toccare con mano questo titolo è direttamente proporzionale all'hype che ha scandito questi lunghi mesi di attesa e a metà del 2009 è impensabile rilasciare sul mercato un prodotto di questo livello, gonfio di aspettative ma povero di sostanza. Tempo fa venne rilasciato un video esclusivo con 10 motivazioni secondo le quali Prototype sarebbe dovuto essere acquistato. Ora potremmo farne uno anche noi con 100 motivazioni per le quali questo gioco non dovrebbe essere comprato per l’ormai standard (ed assurda) cifra di 70 Euro [io l'ho trovato a 59 Euro a Varese e GG! NdEldacar]. Consigliato solo ed esclusivamente a chi ha davvero tanta grana da spendere e cerca un gioco stile coin-op con cui svagarsi un’ora a sera. Capolavoro mancato. E di tanto.

6 / 10