PS4: le esclusive non decollano? - articolo
Killzone divide, Knack delude, Resogun sorprende.
Tra pochissimi giorni Sony sgancerà sul mondo il suo ultimo concentrato di tecnologia videoludica ma le prime impressioni suscitate dai titoli di lancio non sembrano esattamente esaltanti. Andiamo ad analizzare i perché di una line-up che non sembra mantenere tutte le promesse fatte.
I titoli di lancio non sono mai indicativi della reale potenza e qualità di un hardware, lo sappiamo bene. Nonostante ciò, un'accoglienza tiepida da parte della critica può spostare non poco gli equilibri in termini di vendite. Per i giocatori, i giochi esclusivi di una console rappresentano il vero metro di giudizio, l'ago della bilancia che può far decidere o meno l'acquisto della macchina.
Le esclusive che Sony ha preparato per spingere il lancio della PS4 sono tre, ma nessuna di esse sembra in grado di far strappare i capelli ai fan. Killzone è sempre stata una saga solida, piacevole e apprezzata dal pubblico, ma in nessun momento ha messo in pericolo il predominio di Activision ed Electronic Arts in ambito FPS. Resogun arriva da un team che ha dimostrato tutto il suo talento con titoli del calibro di Super Stardust e Outland. Knack, infine, è sempre stato definito come un "titolo carino", ma probabilmente nessuno punterebbe un euro sulla possibilità che diventi un system-seller.
KILLZONE: SHADOW FALL
Nel bene e nel male, la serie Guerrilla Games è stata protagonista dell'ultimo decennio PlayStation. Chi non ricorda il famoso filmato "in tempo reale" con cui venne presentata la PS3? Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata molta e la lotta contro gli Helghast si è sviluppata in due ottimi capitoli per home console e un eccellente episodio per PS Vita uscito poche settimane fa.
Da sempre gli sviluppatori di Killzone sono capaci di spingere le macchine di Sony verso limiti raramente toccati prima, ma la saga è da troppo tempo accusata di essersi chiusa in se stessa senza proporre significative novità. Killzone: Shadow Fall dovrebbe essere il gioco in grado di portare la serie su un altro livello, con una storia più convincente, dei personaggi caratterizzati in maniera più convincente e un gameplay che mantenga quel pizzico di strategia che ha permesso al franchise di guadagnarsi una generosa schiera di fan.
"Il comparto grafico è di sicuro impatto e la storia di fondo sembra abbastanza matura e coinvolgente"
Le prime impressioni ricavate dal gioco mostrano che l'impegno del team Guerrilla in questo senso è più che evidente, ma non tutto sembra girare nel verso giusto. Il comparto grafico è di sicuro impatto e la storia di fondo sembra abbastanza matura e coinvolgente da attirare nuovi adepti. Tecnicamente parlando, è il sistema d'illuminazione del gioco ad impressionare la critica, con effetti mai visti prima su una console casalinga che lasciano davvero a bocca aperta.
Se esteticamente il gioco merita un applauso, dal punto di vista dell'esperienza i fuochi d'artificio tardano a farsi vedere. Killzone: Shadow Fall è senza ombra di dubbio un FPS solido e muscolare, ma la critica (specialmente quella dei colleghi d'oltreoceano) sembra imputare al gioco un ritmo non proprio esaltante, con parecchi momenti morti che sembrano essere stati creati proprio per dare al giocatore l'opportunità di godersi secchiate di poligoni ed effetti speciali.
L'elemento "tensione" sembra essere quello maggiormente mancante a questa ennesima iterazione e la trama non contribuisce ad approfondire la storia o a delineare i profili di personaggi principali e nemici. In poche parole, il single-player di Killzone: Shadow Fall sembra essere poco divertente e la sceneggiatura caratterizzata da alcuni buchi narrativi e da dialoghi non esattamente da Oscar.
"La sceneggiatura sarebbe caratterizzata da alcuni buchi narrativi e da dialoghi non esattamente da Oscar"
Discorso diverso invece per il multiplayer, elemento che nei precedenti capitoli non aveva suscitato lodi sperticate ma che in questo caso sembra poter proporre più di uno spunto interessante. La personalizzazione dei parametri di gioco è la caratteristica vincente in questo caso. Il poter armare tutti i partecipanti con un unico tipo di arma o un numero limitato di munizioni sono due delle possibilità offerte e il risultato finale promette di essere assolutamente spettacolare.
KNACK
Fin dalla sua prima uscita questo gioco ha attirato parecchia attenzione, soprattutto perché dietro alla sua creazione si nasconde il papà sia di PlayStation Vita che di PS4, Mark Cerny. Purtroppo le abilità di game designer del buon Cerny non sembrano andare di pari passo con le sue indubbie capacità come architetto hardware.
Le prime recensioni statunitensi dell'action-adventure firmato Sony Japan sono a dir poco impietose. Alcuni lo hanno paragonato ad un "brutto film visto su un aereo" mentre altri hanno addirittura affermato che definire Knack un platform equivale a sopravvalutarne il reale valore.
"Le prime recensioni statunitensi dell'action-adventure firmato Sony Japan sono a dir poco impietose"
L'esplorazione e l'interazione con l'ambiente sembrano essere estremamente limitate e il livello di difficoltà delle sfide proposte piuttosto basso. Il gioco è accusato anche di eccessiva linearità e di ripetitività nelle situazioni offerte, con aree di combattimento di piccole dimensioni che si susseguono l'una dopo l'altra interrotte solo occasionalmente da qualche trappola o sequenza di salti.
Fortunatamente qualche punto a favore di Knack c'è e arriva dalle fasi in cui il piccolo protagonista aumenta di proporzioni grazie ai suoi poteri. Purtroppo queste non sembrano essere sufficienti a far salire il gioco ai livelli dei migliori esponenti del genere, da Super Mario a Rayman, passando per Ratchet & Clank a cui il gioco in parte si ispira.
Anche visivamente non siamo messi meglio. Nessuno pretendeva che questo fosse il titolo in grado di mostrare le potenzialità di PlayStation 4, ma da un prodotto realizzato da chi la console l'ha progettata ci si aspettava di più. Titoli PlayStation 3 come Uncharted e The Last of Us hanno fatto vedere cose migliori ma d'altronde questo non era vero anche per molti dei titoli di lancio della vecchia console casalinga Sony?
Un design dei livelli più vario e situazioni meno ripetitive dovrebbero essere i primi ingredienti a cui pensare per un eventuale sequel. Sì, perché su una cosa tutta la critica sembra essere concorde: sepolto sotto tanta mediocrità Knack sembra avere del potenziale, che potrebbe essere espresso in un futuro prodotto realizzato con meno "ansia da lancio".
"I nostri colleghi americani giudicano Knack divertente nonostante si appoggi troppo sui cliché del genere"
Poche, pochissime voci fuori dal coro arrivano dai colleghi americani i quali giudicano Knack "divertente nonostante si appoggi troppo sui cliché del genere". Probabilmente, quindi, non sarà questo il gioco che tirerete fuori dal cilindro quando vorrete far vedere ai vostri amici la vostra fiammante PlayStation 4, ma forse una piccola speranza di divertirsi c'è. Rimanderemo ovviamente il giudizio finale a chi si occuperà della recensione per Eurogamer.it.
RESOGUN
Uno sparo nel buio. Un lampo in mezzo alla tempesta. Questo sembra essere Resogun, l'ultima fatica dei finlandesi Housemarque. Tra le esclusive di lancio, quella più insospettabile sembra essere invece la migliore in senso assoluto, in barba al suo prezzo budget e alle ridotte dimensioni del team che l'ha realizzato.
Ci troviamo di fronte ad uno di quei giochi che si iniziano così, tanto per fare una partita, ma che poi diventano dannatamente difficili da mollare. Uno sparatutto all'apparenza piuttosto classico ma che riesce ad innovare il genere con alcune caratteristiche davvero degne di nota. Il boost per fuggire da nemici troppo "insistenti", ad esempio, può essere all'occorrenza usato anche come arma e l'energia dei nemici fatti fuori con esso andrà a ricaricare la barra stessa del boost aggiungendo di fatto un elemento strategico al tutto.
"Resogun sembra essere uno di quei giochi in grado di mostrare realmente il salto tecnico fatto da PS3 a PlayStation 4"
Che ci crediate o no, inoltre, Resogun sembra essere uno di quei giochi in grado di mostrare realmente il salto tecnico fatto da PS3 a PlayStation 4. Effetti speciali spettacolari si susseguono senza sosta in un gioco che gira a 60fps in risoluzione Full HD. Niente male, vero? E credeteci se vi diciamo che dal vivo fa davvero impressione.
La longevità è sempre stata una caratteristica essenziale per questo genere di giochi e da questo punto di vista Resogun sembra in grado di non deludere le aspettative. Il team di sviluppo non ha voluto punire i giocatori con un livello di difficoltà esasperato come in altri prodotti simili e ha deciso di inserire un'opzione Rookie per i neofiti del genere.
Se vi sentite veri professionisti del grilletto, tuttavia, saranno presenti modalità in grado di farvi sudare le fatidiche sette camicie. Non dimentichiamo poi il "fattore punteggio", che in Resogun rappresenta un incentivo per tornare a giocare anche per il semplice gusto di scalare le classifiche mondiali.
Un gioco arcade spuntato quasi dal nulla rischia quindi di diventare la vera killer application per questo attesissimo lancio? Perché no! Ovviamente stiamo parlando solo dei titoli esclusivi PlayStation 4 che saranno presenti sugli scaffali europei a partire dal prossimo 29 novembre. A questi si aggiungeranno tutti i giochi multipiattaforma di cui abbiamo parlato a più riprese negli scorsi mesi, che non possono e non devono essere dimenticati.
La line-up di lancio della nuova console è sicuramente molto ampia. Forse mancano le punte di diamante che nelle precedenti generazioni di Sony erano rappresentate da Ridge Racer e Wipeout per PS1 e Tekken Tag Tournament su PS2, ma neanche PS3 brillò particolarmente al suo esordio, col solo Resistance: Fall of a Man a reggere un fortino traballante nel quale convivevano titoloni (si fa per dire) come Ridge Racer 7 e Genji.