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Quake Remastered - recensione

Il ritorno del re.

Prima che pensiate di essere di fronte a un'operazione nostalgica di cui non sentivate il bisogno, Quake Remastered è quella piacevole eccezione alla regola che merita un caloroso bentornato.

Non stiamo parlando di un qualsiasi sparatutto in soggettiva bensì dell'erede di Doom, del titolo che migliorò ed esaltò il genere nel 1996, dimostrando l'inesauribile fantasia di id Software, al tempo forte del successo di Wolfenstein 3D.

Annunciata durante la kermesse del QuakeCon 2021 lo scorso 19 agosto, la nuova riedizione è stata rilasciata a sorpresa il giorno stesso con tantissime aggiunte e novità.

In Quake Remastered, oltre al gioco completo con gli indimenticabili livelli originari, sono stati aggiunti i DLC originali e Dimension of the Past e Dimension of the Machine, due espansioni inedite sviluppate dai MachineGames, famosi per aver riportato in auge Wolfenstein. C'è pure il livello E2M6: the Dismal Oubliette, tagliato nella versione finale del titolo originale. Inoltre è possibile scaricare Quake 64, uscito al tempo per la console della grande N.

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Per chi non conoscesse Quake, sappiate che fa parte dell'imponente famiglia degli sparatutto in soggettiva in cui il punto focale del divertimento è il gameplay. E possiamo assicurarvi che l'esperienza che si prova oggi è rimasta leale al passato.

Impersonando il Ranger in questo universo fantastico, spaventoso e sinistro, il nostro scopo è raccogliere le rune nei quattro livelli per arrivare al gran finale contro il solito boss di fine gioco, una spregevole creatura pronta a tutto pur di conquistare il mondo e schiacciare il pianeta Terra.

La base umana in cui ci troviamo, invasa da forze bestiali inviate da Quake, il nostro acerrimo rivale, è lo sfondo in cui si svolgono le vicende della storia principale, raccontata in maniera testuale ogni volta che concludiamo un livello per cominciarne un altro. Questo è l'unico modo che abbiamo per capire cosa stia accadendo e quale male sia all'opera, pronto a palesarsi per infliggere all'umanità un colpo decisivo e letale per estinguerla.

Quake è un FPS vecchio stile che al tempo riprese l'ottimo gunplay di Doom, rendendolo più profondo grazie alle tante armi disposizione, utili negli scontri impegnativi contro i nemici più coriacei. Giusto perché lo sappiate, il gameplay è rimasto inalterato rispetto al 1996 per offrire l'esperienza più classica possibile a tutti i giocatori.

Armarsi di pazienza è l'unica alternativa per 'vivere' Quake.

Prima di buttarci nella mischia con tanto di fucile a canne mozze, possiamo scegliere la difficoltà di gioco, decidendo quale scenario intraprendere muovendo il Ranger attraverso dei portali magici.

Gli scontri sono veloci e dinamici, non lasciando mai un momento di respiro mentre ci spostiamo da una parte all'altra per schivare i proiettili delle creature il cui unico scopo è ucciderci. Sparare all'impazzata risulta una scelta logica a un livello di sfida più accessibile, ma a un grado più elevato è meglio valutare ogni approccio in maniera più parsimoniosa, specie quando le orde sono impossibili da contenere in una zona chiusa.

È fondamentale mantenere una buona mira e spostarsi lateralmente per evitare che i colpi dei nemici giungano a destinazione, cambiando arma quando le necessità lo richiedono. Mentre la doppietta ci apre la strada, la mitraglietta sparachiodi può fare danni ingenti alle bestie che ci colpiscono da un luogo soprelevato. Nel caso però un nemico armato di spada ci sia vicino, la nostra accetta può essere la soluzione migliore per ucciderlo.

Proprio come accade con Doom e Wolfenstein troveremo munizioni, armature e medkit in giro per i livelli di ciascuna delle aree. Come in passato troviamo le solite zone segrete in cui possiamo trovare dei power-up in grado di aumentare temporaneamente la difesa o i danni che infliggiamo. Oltre a essere utili, sono anche particolarmente efficaci durante gli scontri più difficoltosi con creature che sparano raggi elettrificati o sputano del veleno capace di danneggiarci nonostante l'armatura equipaggiata.

Non sempre riusciremo ad evitare i nemici spostandoci lateralmente.

È impossibile non menzionare le trappole letali di cui ci accorgiamo soltanto una volta che siamo morti. Meglio dunque prestare attenzione a dove mettiamo i piedi, siccome cadere nella lava incandescente è inevitabile quanto finire per sbaglio impalati a causa di spuntoni affilatissimi.

Nonostante il peso degli anni che si porta sul groppone, il gameplay è invecchiato bene. È divertente ed appagante, mai scontato o banale. A difficile, il livello di difficoltà che abbiamo optato per questa riedizione, ci siamo trovati in sezioni in cui abbiamo spesso sbattuto il muso. Il segreto per sopravvivere ai nemici più duri è mantenere la pazienza, muoversi rapidamente e colpire con precisione, sfruttando anche i ripari e i vari power up.

Il massimo però lo si ottiene in multiplayer, sia in locale sia online, con l'aggiunta nella remastered del crossplay tra piattaforme, una buonissima notizia per chiunque voglia godersi la campagna principale e le tante espansioni in compagnia di qualche amico. Al tempo apprezzato e amato, torna l'imperdibile deathmatch a squadre, la modalità più apprezzata ed amata dagli appassionati di Quake.

Le ambientazioni della campagna principale non sono mutate rispetto al passato, nonostante i due DLC inediti sviluppati da MachineGames che ci hanno piacevolmente convinto anche grazie alle composizioni musicali heavy metal tirate a lucido per questa ghiotta occasione. Oltre a essere godibili e divertenti come le passate espansioni, completano l'esperienza definitiva di Quake in modo superbo.

Sarà impossibile dimenticarsi di alcuni luoghi iconici.

Nonostante lo stile old school che potrebbe non piacere ad alcuni, questa riedizione rappresenta il miglior modo per recuperare Quake. Il team Nightdive Studios ha curato e definito i modelli poligonali dei nemici, le ombre e le luci, proponendo il supporto agli schermi 4K e widescreen, un filtro anti-aliasing e un sistema d'illuminazione più al passo coi tempi. Non dimentichiamo tuttavia che stiamo parlando di un titolo uscito nel 1996.

Ulteriori complimenti vanno al lato tecnico del titolo, che raggiunge i granitici sessanta fotogrammi al secondo su Series S, mantenendo una buona fluidità anche nei momenti più frenetici.

In definitiva, la remaster di Quake è una goduria ludica sia per chi non lo abbia mai giocato nel 1996, sia per chi voglia respirare nuovamente le atmosfere del classico di id Software in attesa, chissà mai, di un reboot così com'è accaduto a Doom qualche anno fa.

Considerato il prezzo di lancio fissato a 9,99 euro, pensiamo che sia una spesa che si può fare a cuor leggero, specie per i validi contenuti aggiuntivi compresi nel pacchetto. Il gioco è peraltro presente su GamePass, una buona notizia per chi sia abbonato al servizio di Microsoft.

Le texture dei nemici sono ora più definite ma gli standard attuali sono lontani. A quando un rifacimento?

Se state cercando un FPS vecchia scuola in una veste aggiornata e aggiornata, Quake Remastered è il miglior modo per recuperare un grande classico del passato nella sua versione migliore.

8 / 10