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Quarantine - prova

La naturale e ovvia risposta a Plague Inc.

Quarantine è il complementare di Plague Inc., una sorta di riposta a distanza che crea un'assurda, paradossale e inaspettata battaglia metaludica e metareferenziale tra lo strategico che ormai da anni impazza su smartphone, tablet, e in tempi più recenti anche su PC, e questa produzione 505 Games disponibile su Steam in Early Access e che abbiamo lungamente testato e analizzato in ogni suo ambito.

Mentre l'uno ci fa vestire i panni di chi fa di tutto per estinguere la nostra specie, potenziando ed espandendo il contagio di virus e batteri in ogni angolo del globo, Quarantine ci pone al comando di una task force che ha come unico scopo debellare il morbo di turno, contenendo i danni e trovando una cura efficace prima che sia troppo tardi. Tanto l'uno è a favore all'apocalisse, tanto l'altro vi offre tutti gli strumenti del caso per evitarla.

In Quarantine si perde quando l'epidemia sfugge a qualsiasi controllo, si vince se il team di ricerca trova un vaccino. Non c'è pareggio, né sono previste altre condizioni per evitare il game over e superare il livello di turno. Almeno in questa versione early access, non sono presenti campagne, né missioni che sottendono condizioni particolari, utili a variare la formula introducendo bonus e malus di varia natura. Ogni partita, che si struttura sulla falsariga di qualsiasi altro strategico a turni, vi vedrà soli contro la diffusione dell'infezione che, dalla sua, si espanderà con più o meno violenza a seconda del livello di difficoltà selezionato.

Ogniqualvolta un personaggio compie un'azione, sia questa la raccolta di campioni o la messa in quarantena di una città, guadagnerà punti esperienza incrementando la sua efficacia sul campo.

La schermata su cui passerete la maggior parte del tempo è quella che mostra una cartina del mondo, le cui città principali sono collegate tra loro da linee che mostrano in che direzione si espanderà il contagio una volta iniziata la partita. La prima scelta che dovrete compiere sarà relativa al primo membro dello staff da assumere.

Sebbene ogni personaggio sia perfettamente in grado di svolgere tutte le attività utili allo scopo, ognuno godrà di abilità specifiche, oltre che di una naturale inclinazione a completare alcuni incarichi più efficacemente e senza correre troppi rischi. Lo scienziato se la cava egregiamente per recuperare sul campo i campioni da inviare al laboratorio in cui si sta cercando la cura.

Il diplomatico può fondare nuove sedi dell'organizzazione di cui siete a capo, garantendo un flusso costante di denaro riutilizzabile per assumere nuovi membri del team e per effettuare ogni azione di contenimento. Il medico può prendere alcuni provvedimenti indispensabili per abbassare, momentaneamente, la forza virale della pandemia. L'agente di sicurezza, infine, può mettere in quarantena un'intera città, neutralizzando, per qualche turno, il rischio che l'epidemia si trasmetta nelle zone limitrofe. Un indicatore, in alto a sinistra della schermata, fornisce un rapido ed esaustivo riassunto della battaglia: più città si perdono, più l'indice di pericolo si sposta verso il fondo. Maggiori sono gli interventi e le precauzioni prese, minore è il livello di rischio.

Potrà capitare che un membro del team, nell'adempiere ai suoi compiti, resti ferito. Per fargli recuperare punti salute, fortunatamente, basterà farlo riposare un turno.

Inevitabile incappare in continui game over sulle prime. Il tutorial aiuta a orientarsi, ma solo con la pratica si scoprono le variabili che gestiscono il gameplay. Proprio in questo senso si svela la natura di Quarantine, strategico molto meno profondo e attento ai dettagli di quanto non lo sia Plague Inc. Laddove quest'ultimo tiene in considerazione fattori ambientali e persino sociali nella gestione delle dinamiche che permettono al videogiocatore di avere vita più o meno semplice nel compiere il suo dovere, il gioco prodotto da 505 Games non propone nulla di simile, lasciando che siano pochissimi gli elementi che influenzano l'andamento della partita.

I più esperti impiegheranno non più di una manciata di tentativi per scoprire la strategia migliore per cavarsela anche ai livelli di difficoltà maggiori, nonostante non manchi qualche imprevisto che, di tanto in tanto, renderà le cose ulteriormente complesse. Qualche rivolta che andrà sedata scegliendo l'approccio migliore tra quelli elencati, la morte di un membro della task force, la mutazione genetica di un virus che causerà ulteriori ritardi alla ricerca della cura.

Non vanno poi dimenticati potenziamenti e upgrade che, al costo di denaro e di qualche turno d'attesa, vi garantiranno power-up spesso fondamentali, come una maggior resistenza per gli agenti sul campo, un'efficacia migliore ai trattamenti che tentano di contenere il contagio e così via.

Anarchia, insurrezioni, attentati. Non mancheranno gesti efferati da parte di una popolazione spaventata dal dilagare dell'epidemia.

Peccato che anche su questo fronte ci si scontra con una relativa mancanza di profondità. Nel giro di un paio di partite avrete a che fare con gli stessi imprevisti di sempre e vi accorgerete che i bonus attivabili non sono moltissimi.

Quaratine è un gioco in early access che, da qui alla pubblicazione, riceverà certamente più d'una modifica. Ce lo auguriamo visto che la sostanza non manca. Ci troviamo di fronte ad uno strategico simile ed insieme diametralmente opposto all'appassionante Plague Inc., certamente votato ad offrire un'esperienza impegnativa, ma mai eccessivamente pretenziosa. Ci piacerebbe solo che venisse approfondito il gameplay moltiplicando il numero di variabili che gestiscono la propagazione dell'epidemia e, magari, dei bonus attivabili tramite lo skill tree.

Se gli sviluppatori lavoreranno in questa direzione, allora potremmo ritrovarci tra le mani un ottimo titolo, una perfetta trasposizione videoludica di Pandemic, gioco da tavola del tutto simile in termini ludici. Altrimenti, nella peggiore delle ipotesi, Quarantine resterà un passatempo interessante, un prodotto comunque più che degno, ma piuttosto ripetitivo sul lungo periodo.

Avatar di Lorenzo Fazio
Lorenzo Fazio non ha mai smesso di giocare sin dai tempi del Master System. Ha così cercato di unire l’utile al dilettevole, inventandosi giornalista videoludico. Qualcuno ci è cascato: scrive per importanti testate del settore da quasi una decina di anni.
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