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R.U.S.E.

La Seconda Guerra Mondiale secondo Ubisoft.

Che gli RTS non fossero nati per garantire esperienze di prim'ordine su console lo sapevamo tutti, ma negli ultimi anni, complice anche l'uscita di alcuni validi prodotti come i tre Command & Conquer ed EndWar, l'interesse di alcune software house verso le piattaforme di gioco "più convenzionali" è cresciuto, e con esso anche le aspettative di tutti gli appassionati della categoria.

RUSE ultima fatica di Ubisoft, è dunque il frutto di questo cambio di tendenza. Si tratta infatti di un prodotto estremamente ambizioso con cui la società transalpina spera di ridurre ulteriormente il gap qualitativo tra PC e console per quanto riguarda questo delicato genere videoludico.

Essendo io stesso un grande appassionato di strategia in tempo reale, negli ultimi giorni mi sono dunque avvicinato alla versione Xbox 360 di questo titolo con grande entusiasmo, convinto che potesse segnare l'inizio di una "nuova era" per gli RTS su console, ma le mie grandi aspettative sono state soddisfatte solo in parte. Sebbene sia innegabile che RUSE possegga grandi potenzialità, è infatti altrettanto vero che console come PS3 e Xbox 360 non sono in grado sfruttarle al meglio.

Al fine di esaltare la vena strategica dell'esperienza, il movimento delle unità è stato realizzato in maniera volutamente lenta... a tratti fin troppo lenta!

Perché? Semplice: un controller non permetterà mai una gestione accurata come quella di un mouse... almeno finché qualcuno non deciderà di re-inventare il modo di giocare agli RTS su console, piuttosto che cercare disperatamente di sopperire alla mancanza di un mouse. Come prevedibile, alcuni dei difetti "storici" che da sempre caratterizzano questo genere di titoli sono dunque rimasti invariati, primo fra tutti una difficile gestione delle unità. Ma andiamo con ordine.

Il titolo vi proietterà nel vivo della Seconda Guerra Mondiale dove, vestendo i panni di tutte le principali armate che ne hanno preso parte (ovvero Americani, Tedeschi, Inglesi, Francesi, Italiani e Russi), sarete chiamati ad affrontare alcune delle battaglie più importanti che hanno segnato la triste evoluzione del noto conflitto globale.

L'esperienza di gioco, complice anche una realizzazione estremamente accurata per quanto riguarda unità e ambientazioni (con mappe vastissime e ricche di dettagli), spicca dunque per la sua grande fedeltà storica, una caratteristica che sin dai primissimi minuti contribuisce ad accrescere esponenzialmente il coinvolgimento.

Il sistema di selezione delle unità è semplice, ma non del tutto privo di problemi.

L'immersione nella realtà proposta è inoltre facilitata da alcune vincenti scelte di design, quali affascinanti scene d'intermezzo in CG e una sapiente transizione tra sequenze narrative e azione vera e propria (realizzata con uno zoom verso il tavolo su cui si trova la mappa del territorio che trasforma la mappa stessa nella realtà di gioco in movimento).

Ciò che differenzia RUSE dalla stragrande maggioranza degli RTS presenti sul mercato è tuttavia la componente tattico-strategica, estremamente estesa. Per raggiungere una qualsiasi vittoria non sarà infatti sufficiente costruire imponenti eserciti ma, al contrario, sarà necessario studiare attentamente il proprio avversario al fine di prevederne le mosse ed essere pronti a mettere in pratica le strategie più diverse per sorprenderlo o addirittura ingannarlo con imboscate et similia.

Tutto questo si tradurrà dunque in un'esperienza di gioco estremamente articolata e profonda che, nonostante la sua innegabile complessità per eventuali neofiti, sarà senz'altro in grado di stuzzicare l'interesse di qualsiasi appassionato della categoria.

Pad alla mano, il titolo risulta inizialmente molto intuitivo. La semplice pressione del tasto A permette di selezionare un'unità e di attivarne il "ghost" (ovvero una proiezione della stessa), che è poi possibile spostare liberamente in qualsiasi parte del territorio per far muovere l'unità in questione o per portarla ad attaccare eventuali nemici.

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Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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R.U.S.E.

PS3, Xbox 360, PC

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