Skip to main content

Radio Londra, notiziario di controversie videoludiche. Episodio 2

16-31 marzo.

16 marzo

Muhammad Sha'ani Abdullah, direttore del National Consumer Complaints Centre della Malesia, si dice preoccupato della diffusione di videogiochi violenti nel suo paese: "Le classificazioni" afferma "vengono assegnate dai produttori dei giochi, ma all'atto della vendita, i commercianti raramente seguono la prassi di venderli in base al gruppo d'età. Non comprendono la gravità delle possibili ripercussioni sui bambini [...] È qualcosa di simile a ciò che accadde quando il junk food e i fast food divennero accessibili ai bambini. Ora abbiamo molti bambini obesi. Allo stesso modo, tra venti anni avremo adulti che seguono valori sbagliati". Link

A seguito della strage di Winnenden (cfr. 11 marzo), l'europarlamentare britannica Glenis Willmott afferma di appoggiare la relazione del Parlamento Europeo, che consiglia di installare sulle console un tasto rosso con il quale i genitori possano bloccare l'accesso ai contenuti inadatti. "Le ricerche" dichiara "dimostrano che i videogiochi sono utili a fini educativi o medici, e che possono essere molto divertenti. Ma non tutti hanno contenuti apprezzati dai genitori". Link

Secondo fonti ufficiali, il Governo cinese intenderebbe restringere i criteri di approvazione per l'importazione di videogiochi online. Due i motivi: proteggere gli sviluppatori nazionali ed evitare l'eccessiva penetrazione della cultura estera tra la gioventù cinese. Link

In una lettera al blog Kotaku, Michael Atkinson, Ministro della Giustizia australiano, spiega il motivo per cui si oppone alla creazione di una categoria 18+ per classificare i videogiochi in Australia, assenza che comporta la non-classificabilità di alcuni titoli e, di conseguenza, la loro messa al bando. "Mi lascia perplesso" scrive "che così tanti videogiocatori vogliano avere il diritto di giocare videogiochi che permettano loro di colpire, torturare, massacrare, violentare e assumere droghe nello schermo [...] Alcuni nella "maggioranza" potrebbero sostenere che l'accesso ai videogiochi 18+ sia un tema relativo alla censura. Che gli adulti debbano poter vedere e giocare ciò che vogliono. Si tratta di un'argomentazione debole e superficiale. Se il Parlamento avesse stabilito le leggi sulla base del concetto che gli adulti possono fare e vedere ciò che vogliono, allora le immagini di abusi su bambini sarebbero liberamente disponibili". Link

John Dowdy, consigliere comunale di Atlanta (Georgia), rassegna le dimissioni dopo una causa per discriminazioni intentata ai suoi danni da un gruppo di impiegati appartenenti a minoranze. Tra le accuse, si legge che Dowdy avrebbe inviato a dei colleghi un'email nella quale linkava il flash game "Border Patrol", un videogioco in cui sparare contro i clandestini messicani che attraversano illegalmente il confine. Nell'email, Dowdy avrebbe scritto: "QUESTO È TROPPO DIVERTENTE!!! Ti fa sentire meglio, io oggi ho fatto la mia parte, sono riuscito a evitare che qualcuno entrasse!!! PREPARATI, SONO VELOOOCI!!!". Link

17 marzo

In un articolo intitolato "Videogiocatori Wii esposti al crimine", che racconta come i pedofili contattino le proprie vittime attraverso i videogiochi online, il sito Kmiz.com riporta le dichiarazioni di un detective statunitense: "Non c'è ragione per cui un adulto dovrebbe possedere questo gioco (Animal Crossing: City Folk, ndr)" afferma Andy Anderson, della task force sui crimini via Internet del Mid-Missouri. Anderson sostiene che gli adulti che giocano "Animal Crossing" e altri giochi similari lo facciano probabilmente per i motivi sbagliati". Link non disponibile, articolo cancellato

A seguito della strage di Winnenden (cfr. 11 marzo), Mechthild Ross-Luttmann, Ministro per gli Affari Sociali tedesco, si dice contraria alla diffusione dei videogiochi troppo coinvolgenti. "Ross-Luttmann" si legge su Welt.com "mira a ottenere una restrizione dell'età per i videogiochi che provocano assuefazione. World of Warcraft, ad esempio, disponibile ai minori di 12 anni, potrebbe in un prossimo futuro essere venduto solo ad adulti. Inoltre, i genitori devono essere ulteriormente sensibilizzati. "I genitori devono sapere quali pericoli potenziali ci sono nella camerette dei loro figli". Link

18 marzo

In riferimento alla campagna sociale Change4Life (cfr. 11 marzo), l'Advertising Standards Authority respinge le proteste per cui il manifesto incriminato, in cui si associava il rischio di morte prematura all'immagine di un bambino che videogiocava, sarebbe offensivo o fuorviante. Il manifesto, afferma l'ASA, non "indica che il solo giocare videogiochi per computer o console può causare malattie o morte prematura". Link

Buzz Thomas, senatore democratico del Michigan, avanza una proposta di legge per vietare l'invio di messaggi elettronici e l'uso di videogiochi durante la guida. "Non c'è bisogno di inviare un messaggio mentre si guida la propria auto" afferma "è una delle cose più pericolose che un automobilista possa fare". Link

A seguito della strage di Winnenden (cfr. 11 marzo), Heini Schmitt, dirigente del sindacato di polizia tedesco, chiede il bando dei videogiochi violenti. "È noto che ogni volta che si è verificata una strage, il colpevole aveva una rimarcata dipendenza dai cosiddetti killergame. Le modalità di queste azioni sono straordinariamente simili agli esempi virtuali [...] Il mondo non sarebbe più povero se non ci fossero più killergame". Link

19 marzo

Breanna Lucci, studentessa diciannovenne del Massachusetts, indice una petizione contro il gioco Call of Duty: World at War, colpevole di rappresentare atti di crudeltà contro gli animali. "Uccidere cani come forma di intrattenimento" dichiara "ancora e ancora. È questo uno degli obiettivi del gioco. I genitori devono sapere cosa comprano ai loro figli. Uccidere animali non dovrebbe essere una forma di intrattenimento". Link

Angela Conway , direttore della Pro Family Perspective, organizzazione di genitori australiani, protesta contro la classificazione 15+ del gioco The House of the Dead: Overkill. "L'industria del videogioco"afferma "ha furbescamente distorto il sistema di classificazione, in questo caso. Mi addolora che un gran numero di teenager e adulti giocheranno questo gioco e verranno sottoposti a questo livello di violenza sessualmente aggressiva e di linguaggio aggressivamente violento". Link

Mohamed Zeki Mahjoub, un egiziano sospettato di terrorismo e detenuto per oltre sei anni a Guantanamo North, chiede di tornare in carcere dopo la concessione degli arresti domiciliari in Canada. Ritenendolo ancora pericoloso, il giudice aveva ordinato per lui alcune misure restrittive. Tra queste, il divieto di accedere a Internet, provvedimento che aveva comportato il sequestro del suo Nintendo Wii, console dotata di browser. L'egiziano sostiene che queste misure hanno distrutto la sua vita familiare. Link

Il tabloid inglese The Sun critica l'evento promozionale organizzato per il lancio del gioco MadWorld, per il quale Sega ha posizionato finti arti tra le strade di alcune città inglesi. "Un videogioco ultraviolento per la console per famiglie Nintendo Wii va in vendita domani"si legge nell'articolo "con una messinscena pubblicitaria che ha visto braccia amputate e insanguinate posizionate nelle città del Regno Unito". Link

A seguito della strage di Winnenden (cfr. 11 marzo), la catena tedesca di negozi Galeria Kaufhof decide di rimuovere dal suo catalogo tutti i film e i videogiochi 18+. Link

20 marzo

Il Governo cinese dichiara di stare vincendo la battaglia contro la dipendenza dai videogiochi online. A sostegno della tesi, le autorità portano un sondaggio periodico, secondo cui il numero di giovani che si dichiarano dipendenti è sceso dai 183 milioni del 2007 ai 170 milioni del 2008. Link

In un'audizione davanti alla commissione Affari Interni del Parlamento britannico, il professor Kevin Browne dell'Università di Liverpool denuncia la possibilità, da parte dei detenuti inglesi, di accedere a media inadatti alla loro condizione. "Entrando in una prigione locale o in un riformatorio" spiega "si scopre che i detenuti possono prendere in prestito dalla biblioteca DVD e videogiochi totalmente inappropriati, dato che sono stati condannati per atti di violenza. Possono usufruire di film come Rambo e di videogiochi come Carmageddon, nonostante sia riconosciuto che si tratti di alcune delle persone più vulnerabili della nostra società". Link

A seguito della strage di Winnenden (cfr. 11 marzo), le famiglie di cinque vittime scrivono al Presidente tedesco Horst Koehler e al Cancelliere Angela Merkel chiedendo il bando dei videogiochi violenti. "Vogliamo che qualcosa cambi in questa comunità" si legge nell'appello "e vogliamo essere d'aiuto perché non ci sia una seconda Winnenden [...] Vogliamo che i killergame siano banditi. I videogiochi, su Internet o su PC, in cui l'obiettivo sia uccidere quante più persone possibile meritano di essere vietati. Lo stesso vale per i videogiochi violenti che, nella struttura e nella presentazione, siano molto realistici e molto sanguinari". Link

A seguito della strage di Winnenden (cfr. 11 marzo), il Presidente tedesco Horst Koehler si dice favorevole a un provvedimento che regoli l'accesso a film e videogiochi violenti.Link

23 marzo

La PETA, l'organizzazione per i diritti degli animali, appoggia ufficialmente la protesta di Breanna Lucci (cfr. 19 marzo). "Per aiutare i ragazzi di Activision Blizzard a imparare qualcosa sul trattamento etico degli animali" si legge nel comunicato "ci offriamo di far frequentare loro gratuitamente il seminario "Sviluppare empatia per gli animali" di PETA e invieremo ai loro uffici un pacchetto di videogiochi dog-friendly della serie Nintendogs. Forse, con un po' di influenza di Nintendogs, il prossimo Call of Duty avrà obiettivi che si sbloccheranno prendendosi cura dei cani che si incontrano e facendo una passeggiata o giocando a frisbee con loro". Link

A seguito della strage di Winnenden (cfr. 11 marzo), le autorità di Stoccarda decidono di cancellare il campionato di videogiochi della Electronic Sports League previsto per il 27 marzo. Link

24 marzo

Brian Sharosky, preside della Roxboro Middle School (North Carolina), ordina di far sparire dalla biblioteca scolastica il numero 38 della rivista Nintendo Power, sulla cui copertina compare un personaggio femminile di Grand Theft Auto: Chinatown Wars con una pistola in pugno. La notizia, risalente a novembre, giunge solo ora alla stampa. Link

Durante un dibattito su Spore alla Game Developers Conference 2009, viene citata una nuova variabile relativa ai videogiochi, denominata TTP, acronimo per "Time to Penis". La TTP misurerebbe il tempo medio impiegato da un videogiocatore per creare contenuti volgari (generalmente un pene, appunto) utilizzando i tool/editor messi a disposizione da un videogioco. Link

25 marzo

L'ultimo aggiornamento online di Animal Crossing: Let's Go to the City sostituisce tutte le parole "inappropriate" pronunciate dai personaggi (nelle frasi scritte dal giocatore) con punti esclamativi. Link

26 marzo

Robert Billiot, deputato della Louisiana, propone una nuova tassa nazionale sulla vendita di televisori e videogiochi. Il denaro raccolto, secondo il suo progetto, dovrebbe confluire nel fondo "No Child Left Indoors", per promuovere iniziative contro l'obesità infantile. Link

Il sergente Tony Clayton della polizia di Grand Junction (Colorado) suggerisce che l'autore di una strage avvenuta lo scorso ottobre nel suo stato potrebbe essere stato influenzato anche dai videogiochi. "Può essere che stesse semplicemente recitando una parte in un videogioco. Forse si è calato all'interno di un gioco nella sua mente". E ancora: "Come i teppisti di Grand Theft Auto o i maghi di World of Warcraft, Martin-Urban non ha mostrato emozioni". Link

27 marzo

Mike Tomich, autore del sito "Our Silent Epidemic", afferma che ai bambini al di sotto degli otto anni non dovrebbe essere consentito giocare ai videogiochi, perché questo rischia di causare deformità alle mani. Link

30 marzo

Alcune associazioni contro la violenza del Regno Unito protestano contro le applicazioni per iPhone che simulano armi da fuoco. John Beyer di Mediawatch UK afferma: "Alla luce dei recenti eventi in Irlanda del Nord e altrove, credo che qualsiasi cosa esalti le armi da fuoco e lo sparare sia di estremo cattivo gusto. Spero che chiunque sia responsabile per questo lo ritiri immediatamente". Link