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Radio Londra, notiziario di controversie videoludiche. Episodio 4

16-30 aprile 2009.

16 aprile

George F. Will, opinionista politico del Washington Post, pubblica un articolo in cui critica il tessuto denim. All'interno si legge: "Il denim è l'uniforme fanciullesca di una nazione in cui l'intrattenimento spesso mostra adulti infantili ("Seinfeld," "Two and a Half Men") e cartoni per adulti ("King of the Hill"). Il 75% dei "videogiocatori" americani, coloro che giocano ai videogiochi, hanno più di 18 anni e nondimeno hanno il diritto di voto". Link

17 aprile

La Universal Society of Hinduism chiede a Sony di ritirare dal mercato il gioco Hanuman: Boy Warrior, un titolo per PlayStation 2 sviluppato dalla software house indiana Aurona Technologies in cui si controlla Hanuman, figlio di Vayu, Dio del vento. Rajan Zed, presidente della USH, afferma che il gioco "banalizza le venerate divinità dell'Induismo" e che inserire Hanuman in un videogioco accosta il figlio di Vayu a titoli come "Bad Boys, Barbie, Britney's Dance Beat, First Kiss Stories, Guitar Freaks, Jackass, Killer7, Looney Tunes, Mafia, Mercenaries, Midnight Club, Mister Mosquito, Nicktoons, Psychonauts, Scooby Doo e Truckers". Link

18 aprile

La Trading Standards britannica pubblica i dati di un'operazione di "secret shopping" svolta a Dundee (Scozia). Secondo i rilievi, un quattordicenne sarebbe riuscito ad acquistare videogiochi con bollino 18+ in 12 negozi specializzati su 16 sottoposti alla prova. Link

20 aprile

Una ricerca svolta da Douglas Gentile della Iowa State University rileva che l'8,5% dei giovani americani tra 8 e 18 anni che videogiocano mostrerebbe sintomi multipli di dipendenza comportamentale. In base ai dati demografici, Gentile afferma che si tratterebbe di circa 3 milioni di ragazzi. Link

In relazione al gioco Hanuman: Boy Warrior (cfr. 17 aprile), Vamsi Krishna della Sanatan Sanstha (Australia) sostiene che Hanuman è un gioco "fortemente irrispettoso e disonorevole, un insulto a tutti i devoti di Hanuman e ai seguaci dell'Induismo». Vamsi Krishna chiede a Sony di «rimuovere il videogioco con effetto immediato dal mercato prima che causi ulteriore malcontento nella comunità Indù internazionale» e di «scusarsi con tutti coloro che sono stati offesi da questa mancanza di sensibilità». Link

21 aprile

Terry Taulbee, cinquantenne di Cincinnati, viene arrestato per aver percosso il figlio di sei anni, apparentemente colpevole di non aver giocato bene a un videogioco non specificato. Link

22 aprile

Il videogioco Baby Shaker per iPhone, nel quale far cessare di piangere un neonato scuotendo con forza il telefono, scatena le proteste di alcuni utenti. Jennipher Dickens, fondatrice dell'associazione noprofit Stop Shaken Baby Syndrome, afferma: "Da madre di un bambino violentemente scosso all'età di 7 anni, con conseguenti gravi danni cerebrali [...] non devo specificare quanto tutto ciò mi faccia inorridire". Link

23 aprile

Il re di Norvegia, Harald V, respinge la richiesta di un bambino di sei anni di cambiare il proprio nome in "Sonic". La risposta negativa giunge a causa dell'età del richiedente, ancora minorenne. Link

26 aprile

Il quotidiano Metro riporta le critiche ricevute dal gioco Faith Fighter, sviluppato dalla Molleindustria, un picchiaduro con protagoniste le principali divinità. Douglas Miller, pastore della chiesa di Birmingham, afferma: "Questo gioco sbaglia a contrariare le persone e credo debba essere ritirato da Internet. Giocare videogiochi violenti inciderà sul vostro comportamento e il gioco è profondamente offensivo e provocatorio". Un portavoce della Federazione delle Organizzazioni Musulmane dichiara: "Nel clima attuale, questo gioco genera solo paura circa la religione. Il fatto che ci siano immagini che riproducono Maometto in questo modo è inoltre offensivo nei confronti della nostra fede". Link

27 aprile

Un moderatore del forum BioWare relativo a Star Wars: The Old Republic interdice alcuni utenti per aver parlato di possibili personaggi omosessuali nel gioco in uscita. I topic relativi vengono chiusi, le parole "omosessuale", "lesbica" e "gay" vengono censurate. Link

29 aprile

L'associazione Pacific Women's Information Network (Australia) protesta contro il gioco Pocket God per iPhone, nel quale il giocatore è "un Dio onnipotente che governa dei primitivi isolani". Il dottor Malakai Koloamatangi della New Zealand's Canterbury University definisce il gioco "assolutamente degradante", in quanto, a suo dire, riproduce uomini primitivi con tratti chiaramente polinesiani. Secondo Elaine Howard del PWIN, Pocket God è "un arrogante schiaffo in faccia alla nostra gente". Link