Rainbow Six Extraction Evento Nightmare Fog Provato: attenti alla nebbia!
Il secondo evento Crisi introdurrà nuovi contenuti ma anche nuovi pericoli.
A qualche mese dal primo update che a febbraio rinnovò l’offerta ludica di Rainbow Six Extraction con una playlist speciale a tempo limitato, capace di introdurre alcune nuove meccaniche di gameplay e una nuova tecnologia React, lo shooter cooperativo di Ubisoft si appresta ora ad accogliere una nuova ondata di contenuti inediti con l’arrivo del secondo evento Crisi, che esordirà sui server del gioco nella giornata di oggi.
Nightmare Fog, proprio come Spillover, proporrà una modalità di gioco speciale che sovverte gran parte delle dinamiche abituali di Extraction, offrendo allo stesso tempo delle ricompense uniche che potranno essere ottenute esclusivamente durante le 3 settimane di durata dell’evento Crisi. Con qualche giorno d’anticipo siamo tornati nelle zone contaminate dagli Archei per esplorare i nuovi contenuti messi in campo dall’aggiornamento, e a qualche ora dalla sua pubblicazione possiamo finalmente parlarvi di tutto quello che potrete aspettarvi da questo secondo evento Crisi.
Se la modalità speciale introdotta da Spillover sovvertiva le dinamiche delle partite di Extraction mettendoci di fronte a violentissime ondate di mostri alieni da respingere con la potenza di fuoco degli operatori React, Nightmare Fog tornerà sul seminato offrendo una playlist abbastanza simile a quelle già presenti nel gioco base ma caratterizzata da una meccanica inedita che renderà significativamente più complicato sopravvivere agli Archei fino all’estrazione finale.
In linea generale, un match di Nightmare Fog segue lo stesso copione di una qualsiasi altra partita di Extraction: con altri due compagni, dovremo completare 3 diversi obiettivi in altrettante sotto-mappe, raggiungendo di volta in volta le camere stagne facendoci strada tra ogni genere di aberrazione aliena. Ogni angolo dell’ambientazione, però, è invaso da una fitta nebbia neurotossica, a cui tutti gli operatori sono esposti e che causa col passare del tempo una gamma di spiacevoli effetti negativi.
In un primo momento il nostro operatore soffrirà di violente allucinazioni, vedendo comparire Archei che in realtà non esistono, per poi subire una forte riduzione del campo visivo a causa della visione a tunnel. Infine, l’effetto più grave consiste in una costante riduzione dei punti vita, che crolleranno progressivamente finché si è esposti alla nebbia.
Per contrastare questi effetti, che potranno manifestarsi contemporaneamente, la squadra dovrà correre alla ricerca di una stanza sicura, una nuova tipologia di ambiente presente in ciascuna sotto-mappa. Queste stanze sono al riparo dalla nebbia tossica e offrono agli operatori una preziosa opportunità per riprendere fiato e riorganizzarsi ma, cosa più importante, contengono dei rarissimi contenitori di neurostimolatori, una risorsa davvero rarissima, utile a ridurre il livello di tossicità accumulato dal personaggio.
Se in passato il team React poteva avere tutto il tempo del mondo per muoversi con circospezione all’interno della mappa completando con calma ciascun obiettivo, in un round di Nightmare Fog la squadra avrà quindi addosso una costante pressione, trovandosi costretta a muoversi in fretta e senza incertezze.
Il primo obiettivo della partita è sempre casuale, mentre il secondo prevede obbligatoriamente una versione modificata di Decontaminazione, la missione in cui si devono individuare i Nidi Aberranti per distruggerli il più in fretta possibile. Se si completa questo obiettivo, il terzo e ultimo compito sarà significativamente più semplice: Nightmare Fog si conclude con la ricerca della fonte della nebbia tossica, un Albero Archeo del tutto identico a quello che solitamente tiene intrappolati i personaggi MIA, e che avrà metà vita se la missione della seconda sotto-mappa è stata portata a termine.
Sebbene sulla carta una partita di Nightmare Fog possa sembrare molto più difficile di una normale incursione di Rainbow Six Extraction, dobbiamo ammettere di essere arrivati vivi all’estrazione in ciascun match giocato durante la prova, sintomo di come Ubisoft abbia livellato verso il basso il livello di aggressività dei nemici per compensare la difficoltà imposta dalla presenza della nebbia.
Facendo un giro nei menù non abbiamo notato alcun selettore per la difficoltà, cosa che si collega alla nostra unica perplessità riguardo a una modalità in ogni caso ben studiata e abile nel sovvertire le dinamiche classiche del gioco. Extraction non sembra godere di update poi così regolari, dal momento che il secondo evento Crisi è arrivato a tre mesi dal primo. Nightmare Fog, da quel che abbiamo visto, potrebbe allora rivelarsi troppo semplice per la parte più hardcore della community, una frangia di giocatori che a questo punto rischia di completare l’evento in pochissimi giorni, trovandosi poi senza alcun nuovo contenuto almeno fino all’estate.
Del resto, non sono tantissimi nemmeno i nuovi studi legati a Nightmare Fog, solo cinque, che come di consueto garantiscono di sbloccare una manciata di oggetti cosmetici e un nuovo equipaggiamento React. L’evento introduce la Rush Pistol, un accessorio simile al gadget di Doc che permette di ottenere un considerevole buff alla mobilità dell’operatore, che rimane inoltre totalmente invulnerabile per 15 secondi.
Tra le altre novità, vi segnaliamo la presenza di un nuovo nemico Protean ispirato a Vigil, e l’esordio di un nuovo sistema di livelli Prestigio per gli operatori, che ora potranno continuare ad accumulare esperienza oltre al decimo livello. Non abbiamo potuto approfondire in modo significativo questa novità ma Ubisoft promette che il nuovo sistema garantirà la possibilità di ottenere nuovi elementi cosmetici per i propri personaggi preferiti proprio attraverso questi ulteriori 10 livelli di Prestigio.
La nuova modalità introdotta con l’evento Nightmare Fog è divertente, intensa e riesce ad innovare in modo efficace i canoni delle partite di Rainbow Six Extraction, e da questo punto di vista non possiamo far altro che invitarvi a provarla, data la sua originalità. Purtroppo non siamo del tutto convinti del fatto che questo genere di contenuti, i brevi eventi a tempo, possano mantenere alta l’attenzione su un titolo che è stato accolto bene ma la cui community ha completato gran parte delle attività offerte dal gioco.
Per il momento gli eventi Crisi introducono delle fresche variazioni sul tema ma ci aspettiamo un supporto più incisivo nel prossimo futuro, anche perché Extraction ha delle qualità che sarebbe un peccato sprecare. Ubisoft è maestra nella gestione dei giochi live service, e qui servirà tutto il suo talento.