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Rainbow Six Mobile Anteprima: Lo shooter tattico di Ubisoft arriva su smartphone

Gli operatori di Rainbow Six assaltano il mercato mobile.

Ottanta milioni di giocatori in tutto il mondo, sei anni di campionati e tornei, sette anni di incessante supporto e costanti iniezioni di contenuti, uno spin-off dedicato alla cooperativa, migliaia di streamer e appassionati in tutto il mondo che portano avanti la sua leggenda: Rainbow Six Siege è senza ombra di dubbio uno fra i videogiochi sparatutto in prima persona di maggiore successo emersi nell'ultima decade.

È anche, senza mezzi termini, il titolo più longevo e il più granitico tra tutti quelli prodotti da Ubisoft, la certezza che ha brillato in mezzo alla tentata sortita di Hyper Scape e sotto il dominio dorato di Assassin's Creed Valhalla, in mezzo a tante altre produzioni che si sono trovate costrette a faticare. Ma il mercato dei videogiochi, si sa, sta cambiando molto rapidamente per forma e dimensioni, e nel “nuovo mondo” i numeri macinati dalle piattaforme mobile stanno annichilendo in maniera quasi spietata i risultati raggiunti dai classici blockbuster.

Ecco perché non siamo rimasti affatto sorpresi quanto Ubisoft ci ha contattato per presentarci Rainbow Six Mobile, una transizione in scala uno a uno dell'esperienza offerta da Siege ma interamente pensata per girare su smartphone. È questo il sentiero che le produzioni di maggior successo devono percorrere per sfondare le barriere della propria diffusione, secondo una sonora lezione impartita prima da Fortnite, poi da PlayerUnknown's Battlegrounds e infine da Call of Duty.

E per prima cosa ci preme rispondere al costante ronzio di fondo che si lamenta quando un brand di successo viene trasposto in free-to-play per i dispositivi portatili, oppure quando viene adottata una struttura da “game as a service”: la solidità economica garantita dalla diffusione worldwide di un titolo di successo è ciò che permette alle grandi società del settore di innovare e innovarsi.

Le modalità di gioco saranno le stesse di Siege (per lo meno Presidio e Bomba) a testimonianza dell'assoluta fedeltà al franchise.

Senza un Fortnite per smartphone, probabilmente non avremmo visto videogiochi in Unreal Engine 5 così presto. Senza un GTA online, probabilmente non avremmo mai ricevuto Red Dead Redemption 2. Per la stessa ragione, compagnie che producono titoli dall'enorme successo come Bethesda o CD Projekt hanno tentato in ogni modo di trovare progetti paralleli autosufficienti per finanziare i loro grossi sforzi, spesso senza incontrare il successo sperato.

Ubisoft ha già qualche asso nella manica, come ad esempio Brawlhalla, e Raindow Six Mobile punta ad arricchire ulteriormente il portfolio della compagnia. Cercherà di farlo, d'altra parte, restando estremamente fedele alla formula del suo fratellone di maggiore successo, consentendo all'immensa utenza mobile di confrontarsi con uno dei migliori shooter tattici attualmente in circolazione, sapientemente limato e ottimizzato per adeguarsi alle caratteristiche degli smartphone.

Rainbow Six Mobile è uno sparatutto tattico a squadre nel quale i giocatori competono in formazioni da cinque elementi per assaltare, o per difendere, le mappe più iconiche del franchise. Dopo aver selezionato il proprio operatore da un roster che ricalca le opzioni tipiche della serie, un team dovrà barricarsi negli edifici e prepararsi all'incursione, mentre l'altro impiegherà le strumentazioni più all'avanguardia per ripulire la zona calda e metterla in sicurezza.

Per chi non fosse avvezzo alle meccaniche di Siege, si tratta praticamente della medesima formula: da una parte ci sono i difensori, che possono contare su kit interamente destinati alla difesa e devono conoscere a menadito qualsiasi possibile punto di ingresso per rispondere all'incursione, piazzando trappole e soprattutto posizionandosi negli angoli più “cattivi”, in modo da non lasciare respiro alla squadra avversaria.

Ovviamente gli ambienti distruttibili, marchio di fabbrica del titolo e elemento chiave del gameplay, torneranno anche su smartphone e tablet.

Nel frattempo, i cinque attaccanti devono riuscire nel difficile intento di cogliere di sorpresa i giocatori all'interno degli edifici, ben consapevoli delle insidie che li attendono dietro ogni angolo, calandosi dai tetti o facendo letteralmente saltare in aria le pareti per stanare i “topi” nascosti dietro ogni più piccolo pezzo di mobilio e sparando anche attraverso le minuscole fessure che si vengono a creare tra legno e pezzi d'intonaco.

Ma cosa cambia nella versione mobile? La differenza principale a livello di gameplay sta nella durata dei match, perché la fruizione più rapida su smartphone ha spinto gli sviluppatori ad adottare una formula fatta di partite più brevi, che manterranno tuttavia la classica struttura al meglio dei tre round nel solito ecosistema “Attacco contro Difesa”.

Per quanto riguarda le modalità, sappiamo per certo che saranno presenti Presidio e Bomba, mentre le mappe ricalcheranno le architetture presenti in Siege, presentando agli appassionati varianti iconiche come le classiche Banca e Confine. Dal momento che non abbiamo certezze riguardo gli operatori presenti su mobile (ma abbiamo visto in azione Jager, Sledge, Valkyrie e Hibana), è possibile che l'idea di Ubisoft sia quella di innestare praticamente tutti i classici contenuti dello sparatutto anche in questa nuova esperienza, ma non è stato ancora confermato quali elementi – tra mappe e operatori – saranno inclusi fin dal lancio e quali, invece, arriveranno più tardi.

Ovviamente, la seconda grande novità di Rainbow Six Mobile risiede nell'adattamento del classico sistema di controlli alla nuova piattaforma, dal momento che gli input saranno integrati direttamente nell'HUD, consentendo di gettarsi nella mischia utilizzando il solo touchscreen. Ormai la traduzione dei sistemi FPS nei confini dei piccoli schermi ha fatto passi da gigante, quindi non abbiamo dubbi che Ubisoft sia riuscita a mantenere la componente del gameplay su ottimi standard.

L'HUD include tutti i comandi: movimento a sinistra, mira a destra, gadget in alto a destra. L'interfaccia poi cambia a seconda del gadget in uso.

Se il movimento e la mira rimangono saldamente ancorate all'estremità destra e sinistra, l'interfaccia riserva poi uno spazio ai gadget nell'angolo in alto a destra, e la gestione attiva degli stessi gadget sembra esser stata perfettamente integrata secondo le classiche meccaniche mobile. Anzi, per certi versi ci sentiamo di dire che determinati strumenti tecnologici potrebbero funzionare ancora meglio in questo contesto, dato che è proprio il modo in cui vengono utilizzati nella controparte “reale”.

Resta ovviamente da chiarire come si comporterà, dispositivo alla mano, il gameplay sospeso tra tattica, ragionamento e scontri frenetici nell'ecosistema mobile: se abbiamo diversi esempi di videogiochi shooter ormai approdati con successo su tutte le piattaforme, è la prima volta che ad essere messo alla prova è un titolo tattico dell'entità di Rainbow Six Siege nel quale comunicazione, coordinazione e soprattutto mira chirurgica fanno la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

Insomma, Ubisoft ha deciso di attaccare duramente il mercato mobile mettendo a disposizione di milioni di utenti una variante ancora più accessibile del suo shooter tattico di bandiera, tentando di raggiungere un pubblico nuovo senza la benché minima intenzione di intaccare la fedeltà al titolo originale. Certo, i guerrieri del mouse e della tastiera - così come quelli del pad - potrebbero sentirsi lontani da questo genere di deriva, ma la realizzazione tecnica sembra più che soddisfacente, e non sarebbe la prima volta che operazioni di questo tipo riescono ad accontentare tutti.

Di derive di questo genere ne vedremo sempre di più: giusto qualche mese fa quella di Zynga era passata alla storia, anche se per pochissimo tempo, come l'acquisizione più costosa nel mercato dei videogiochi. Per dirla in breve: se siete videogiocatori mobile avrete presto a disposizione il miglior sparatutto tattico della piattaforma; e se invece siete dei veterani di Siege, beh, un lancio di questo genere potrebbe contribuire a rendere il prossimo capitolo della saga ancora più grande, longevo e ricco di contenuti.

Resta da vedere come uno shooter tattico del calibro di Rainbow Six riuscirà ad adattarsi al gameplay mobile

Presto riceveremo maggiori novità su Rainbow Six Mobile, perché c'è ancora molto da svelare: quali saranno, ad esempio, i sistemi di monetizzazione del gioco? E quali saranno, invece, le periferiche supportate? Ci saranno tornei esport dedicati a questo ecosistema? Si tratta di elementi essenziali per valutare l'interezza dell'iniziativa, ma per il momento l'unica certezza risiede nel fatto che un altro grande titolo si appresta a rimpolpare il catalogo mobile, che al netto dei suoi numeri astronomici è ancora manchevole di produzioni “AAA”.

Avatar di Lorenzo Mancosu
Lorenzo Mancosu: Cresciuto a pane, cultura nerd e videogiochi, i suoi primi ricordi d'infanzia sono tutti legati al Super Nintendo. Dopo aver lavorato dentro e fuori dall'industry, è finalmente riuscito ad allontanarsi dalle scartoffie legali e mettere la sua penna al servizio di Eurogamer.it.
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