Skip to main content

Rainbow Six Siege: North Star - prova

Uno sguardo ai contenuti della nuova stagione in arrivo.

In una fase per l'industria in cui nessuno studio è al sicuro da rinvii e ritardi, Ubisoft ha saputo dimostrarsi puntuale e determinata nel pubblicare gli aggiornamenti per Rainbow Six Siege, il suo shooter tattico che ha da poco compiuto il suo quinto anno di attività nel dicembre del 2020.

Sono trascorsi pochi mesi dall'evento che delineò i piani di Ubisoft per il futuro del gioco, ed è già arrivato il momento di dare uno sguardo alla nuova stagione che applicherà alcune di quelle modifiche che ci erano state presentate solamente lo scorso febbraio. La nuova stagione, chiamata North Star, non segnerà infatti soltanto l'esordio di un nuovo operatore e il rework di una mappa storica di Rainbow Six Siege, ma rappresenterà inoltre l'occasione per provare con mano alcune delle novità che cambieranno drasticamente i canoni dello sparatutto che conosciamo.

Nell'ambito delle novità in arrivo con l'espansione North Star, qualche indizio in merito al nuovo operatore ci era stato fornito con la roadmap di quest'anno, che svelava come il personaggio della Season 2 non avrebbe fatto riferimento ad alcuna forza speciale di una nazione sovrana, ma piuttosto che sarebbe appartenuto alla popolazione indigena dei Nakoda, una tribù di nativi originaria del Canada occidentale. Durante l'evento abbiamo potuto approfondire i dettagli sulle sue caratteristiche, scoprendo con enorme sorpresa che il fatto di appartenere a una popolazione autoctona non è sicuramente l'elemento più peculiare del nuovo operatore.

Thunderbird è nata nei territori dei Nakoda, una popolazione nativa del Canada occidentale.

Vi ricordate di Doc, l'agente del GIGN francese che faceva parte del cast originale di Rainbow Six Siege nel 2015? Ebbene, nonostante gli altri membri del roster del day one hanno visto col tempo aggiungersi altri personaggi che incarnano una loro alternativa, Doc era rimasto l'unico per cinque lunghi anni ad avere in esclusiva la capacità di curare gli altri giocatori. Thunderbird, il nuovo operatore di difesa in arrivo con l'espansione North Star, sfaterà dopo tutto questo tempo il primato di Doc.

Mina "Thunderbird" Sky potrà infatti contare sulla "Kona Station", un dispositivo statico che può essere posizionato sul terreno e che elargisce cure a tutti quei giocatori che entrano nel suo raggio d'influenza. Il suo funzionamento è identico a quello degli Stim di Doc, quindi le cure guariranno una porzione degli HP persi, rianimeranno i giocatori a terra e forniranno anche un bonus alla salute momentaneo nel caso il bersaglio non abbia ancora subito ferite. Thunderbird avrà tre diverse Kona Station da posizionare nella mappa, quindi potrà utilizzare il suo gadget sia per rafforzare una posizione difensiva vicino agli obiettivi, sia nascondere l'accessorio in punti strategici dell'edificio nel tentativo di aiutare i roamer mentre ingaggiano gli avversari.

Ogni stim ha un cooldown di 35 secondi, e malgrado la Kona Station possa essere distrutta da un singolo colpo di arma da fuoco, il team d'attacco non avrà davvero alcun motivo per voler neutralizzare l'accessorio di Thunderbird. Questo avviene poiché il gadget cura ogni giocatore che entra nel suo raggio d'azione, non importa a quale squadra appartenga: gli attaccanti, magari dopo un duro scontro a fuoco, potrebbero prendere il controllo di una delle stanze degli obiettivi e beneficiare delle cure fornite dalla stazione, in preparazione alla fase di planting. L'accessorio di Thunderbird è quindi una pericolosissima arma a doppio taglio, che potrebbe fare tanto la fortuna quanto la rovina del team di difesa.

Guarda su YouTube

Non abbiamo svolto molte partite e i meccanismi di funzionamento della Kona Station potrebbero cambiare da qui all'arrivo dell'espansione, ma è chiaro fin da subito come il gadget si dimostri del tutto sproporzionato in termini di potenza rispetto a quelli degli altri operatori di difesa. Già in passato Ubisoft è dovuta correre ai ripari per nerfare un personaggio appena pubblicato, e il sospetto è che qualcosa del genere possa avvenire anche nel caso di North Star.

Ad alimentare questa sensazione, intervengono le caratteristiche dell'operatrice, che possiede ben tre punti velocità e sarà dotata di un fucile d'assalto, rivelandosi un perfetto alter ego di uno dei personaggi più popolari di Rainbow Six Siege, Jaeger. Come nel caso del difensore tedesco, Thunderbird potrà piazzare i suoi dispositivi all'inizio di un round, avendo poi tutto il tempo (oltre che la velocità) per andare a nascondersi negli angoli più remoti della mappa.

Il suo equipaggiamento, che comprende il fucile d'assalto Spear .308 di Finka, include inoltre il fucile a pompa SPAS-15 di Caveira (un altro popolare roamer) oltre alla Q-929 e alla Bearing 9 come armi secondarie. Le granate ad impatto ed il C4 sono poi gli accessori ideali per potersi creare dei percorsi alternativi nella mappa con cui sorprendere gli avversari.

Date queste premesse, ci immaginiamo Thunderbird piazzare una Kona Station vicino alle bombe, per poi nascondere gli altri due dispositivi in luoghi strategici della mappa, in modo da affrontare gli avversari mentre entrano nell'edificio per poi ripiegare e curarsi man mano che essi avanzano. La nuova operatrice sembra semplicemente troppo potente, e chissà se Ubisoft penserà a un ribilanciamento delle sue caratteristiche ancor prima del lancio, durante l'attuale fase di prova nei test server del gioco.

Il raggio d'azione della Kona Station è abbastanza ampio, e basterà attraversarlo brevemente per ricevere uno stim curativo.

Parlando di nerf, con North Star verrà applicato un sostanzioso nerf al Banshee Sonic Defense di Melusi, uno degli operatori più gettonati quando si gioca in difesa. Il dispositivo di Melusi in passato era del tutto immune ai colpi d'arma da fuoco, mentre adesso quando è in funzione mostrerà il suo nucleo e sarà di conseguenza vulnerabile ai proiettili. Dopo diversi anni, anche Smoke subirà qualche piccola modifica al suo gadget: le sue granate fumogene sono state sempre protagoniste di qualche piccolo problema, dal momento che il fumo oltrepassava spesso muri e soffitti propagandosi in modo innaturale. D'ora in poi il fumo avrà un comportamento più realistico, e sarà inoltre meno denso per permettere ai giocatori di vedere attraverso di esso.

North Star farà inoltre esordire la meccanica della frantumazione del vetro, un'importante modifica che coinvolge i gadget di Mira e Maestro così come altri accessori come la telecamera antiproiettile. A partire da questa stagione, un colpo ben piazzato di corpo a corpo potrà rompere il vetro e rendere ciechi tutti questi oggetti, fatta eccezione per l'Occhio del male di Maestro che sarà comunque utilizzabile una volta attivato.

Se tutto ciò non dovesse bastare, la Stagione 2 introdurrà una modifica al ragdoll dei corpi dei giocatori eliminati, che ora saranno sostituiti con delle icone luminose. Questa novità è legata a doppio filo alla nuova animazione di morte, che prevede una sequenza più snella e veloce che conduce alla fase di supporto più in fretta. Infine, non sarà più possibile vedere attraverso un muro da un singolo foro di proiettile, e saremo costretti a farne diversi segnalando a quel punto la nostra presenza a un attaccante ignaro di tutto.

Dopo aver emesso uno stim, il cooldown della Kona Station è ben visibile sull'interfaccia di gioco.

Sono davvero molteplici i nuovi sistemi in arrivo con North Star, che segnerà tra l'altro il ritorno di una mappa come Favela, una delle prime ad essere aggiunte a quelle originali. Il rework non ha l'ambizione di rendere questa arena valida per il competitive, anche perché fin dagli albori essa era stata costruita con l'idea di mettere alla prova la distruttibilità offerta da un titolo come Rainbow Six Siege. L'obiettivo degli sviluppatori era quindi quello di renderla leggermente più bilanciata, senza la velleità di trasformarne i canoni per adattarla alle competizioni eSport.

Il rework è stato uno dei più profondi tra quelli già applicati in passato, e proprio come in altre occasioni esso si è concentrato sul rendere più navigabile il livello, semplificando la piantina e rendendo più facile orientarsi all'interno della struttura. Se il tetto ne è uscito praticamente illeso, gli interni sono stati totalmente rasi al suolo e ricostruiti da zero, offrendo ora molte meno pareti distruttibili rivolte verso l'esterno dell'edificio.

Tutti queste novità rappresentano solo una parte delle rivoluzioni in arrivo durante l'Anno 6 di Rainbow Six Siege, eppure ci ha nuovamente sorpreso la capacità di Ubisoft di reinventare gli equilibri del suo sparatutto presentando una quantità esorbitante di meccaniche inedite, sistemi, feature e bilanciamenti stagione dopo stagione. Non siamo del tutto convinti delle performance di Thunderbird, ma è innegabile che l'abnegazione del publisher transalpino è ancora una volta la ragione per cui Rainbow Six Siege, a cinque anni di distanza, è ancora lo shooter che tutti vogliono giocare.