Rainbow Six: Siege – Operation Vector Glare anteprima, ora mi vedi, ora non più...
Un nuovo Operatore, una mappa inedita, un'inaspettata svolta narrativa e tante altre novità fanno da apripista al futuro di Siege.
Potrebbe essere davvero la fine per il team Rainbow? Dopo aver accolto per anni sotto la propria egida i migliori esponenti dei gruppi militari d'élite a livello globale, la storia dell'unità antiterrorismo più celebre al mondo, nata dalla penna del mai troppo compianto Tom Clancy, sembra essere giunta ai titoli di coda.
Dopo gli eventi narrati nello splendido cortometraggio dedicato alle sorelle Bosak (Ela e Zofia, ndR) che ha sancito una prima rottura tra i membri del team e il gruppo militare privato di Nighthaven, capitanato dal cecchino Kali, il dottor Harishva "Harry" Pandey, l'attuale leader delle operazioni, ha apparentemente optato per una ristrutturazione graduale di Rainbow e per l'organizzazione di quattro compagnie più piccole che lavoreranno fianco a fianco, qualificate in diverse branche della lotta al terrorismo.
La prima che ci viene presentata e di cui fa parte anche il nuovo operatore che si unirà al roster di Rainbow Six: Siege a partire dal prossimo aggiornamento, è la fantomatica unità Wolfguard, un corpo militare altamente specializzato nelle missioni umanitarie che ha come obiettivo principale quello di azzerare i danni collaterali e, ovviamente, contenere il più possibile le perdite in termini di vite umane.
A capo di questa nuova unità d'élite troviamo il medico francese Gustave "Doc" Kateb del GIGN ma anche molti dei volti noti ai giocatori più assidui di Siege come Montagne, Lion, Bandit, Frost, Castle, Twitch, Clash e tanti altri. L'ultimo acquisto di Wolfguard, il protagonista assoluto dell'espansione 'Operation Vector Glare' è Sens, un nuovo Operatore belga che andrà a infoltire i ranghi degli Assalitori in Rainbow Six: Siege.
Néon 'Sens' Ngoma Mutombo caratterizzato da tre Punti Salute e un Punto Velocità, viene descritto come un soldato dalla 'brillante mente tattica' che ha svolto studi approfonditi nell'ambito della psicologia e ha portato a termine con successo missioni dall'alto coefficiente di rischio in ogni angolo del globo dimostrando coraggio, grinta ma anche una spiccata propensione per il lavoro di squadra.
Quest'ultimo aspetto caratteriale dell'operatore si riflette anche nel suo gadget unico, il Sistema di Proiezione R.O.U. (Rolling Obstructive Utility), un minuscolo drone montato su una piccola ruota che può percorrere lunghe distanze lasciando dietro di sé una scia di proiettori che possono innalzare una barriera di luce utile a sbarrare la visuale agli avversari, a ostruire determinate linee di tiro oppure, in caso di difficoltà, a coprire un'eventuale ritirata strategica.
Il R.O.U. può essere lanciato anche sotto le barricate protettive fissate su porte e finestre e rimbalza a contatto con le pareti in modo da creare geometrie imprevedibili che, nelle mani giuste, potrebbero tradursi in giocate sbalorditive. Ovviamente la barriera non è solida: può essere attraversata dagli alleati e dagli avversari ma anche dai proiettili, perciò sarà necessario fare attenzione ad eventuali sventagliate di piombo che potrebbero essere fatali per l'intero team, se posizionato male.
L'introduzione di Sens e del suo R.O.U., ad ogni modo, apre la strada ad interessanti dinamiche di assalto come il plant veloce del disinnescatore approfittando della copertura della barriera o il flanking più aggressivo sfruttandola come diversivo.
Ma non sono da sottovalutare nemmeno le interazioni con gli Operatori già esistenti. Glaz, ad esempio, può fare affidamento sul suo speciale mirino termico per colpire con precisione gli ignari nemici ostacolati dalla barriera posizionata da Sens oppure Lion, con il suo EE-ONE-D, può rivelarne l'ubicazione in caso la squadra decida di optare per un blitz.
Stesso discorso per gli avversari che dovranno adattarsi alla presenza di questo nuovo Operatore mettendo in campo le giuste contromisure come, ad esempio, i Jammer di Mute che possono interrompere il posizionamento dei proiettori, l'Evil-Eye di Maestro che può aiutare a determinare i movimenti della squadra avversaria o il visore Glance di Warden che gli consente di schermarsi dalla luce prodotta da R.O.U. Insomma, Sens sembra già da ora un personaggio parecchio flessibile che potrebbe rappresentare un'ottima scelta indipendentemente dal tipo di tattiche che intendete adottare.
Il suo equipaggiamento comprende cariche da irruzione pesanti, Claymore, le due armi secondarie SDP 9mm e Gonne-6, il fucile di precisione 417 ma anche l'inedito fucile d'assalto POF-9, un'arma incredibilmente affidabile, sia negli scontri a media distanza che nel combattimento corpo a corpo. Quest'ultima è una novità assoluta nel panorama di Siege, un fucile automatico dal caricatore capiente e dalla buona accuratezza che dovrebbe garantire a Sens una certa versatilità in termini di ingaggio.
Resta da capire che tipo di impatto avrà l'Operatore belga sul meta del gioco (da tempo piuttosto stabilizzato su alcuni pick imprescindibili), una volta che sarà rilasciato per tutti in concomitanza con il lancio di Operation Vector Glare, previsto per il 7 giugno di quest'anno.
L'aggiunta di Sens, tuttavia, non è l'unica novità apportata da questo nuovo capitolo di Rainbow Six: Siege, anzi, non è che la punta del proverbiale iceberg. Il team di Ubisoft Montréal, infatti, ha lavorato alacremente per introdurre anche la prima mappa espressamente disegnata per la nuovissima modalità Team Deathmatch.
Close Quarters, il cui nome è davvero tutto un programma, è un sito di allenamento del Team Rainbow ubicato da qualche parte in Grecia e utilizzato dai membri della squadra per allenarsi in vista di missioni di cruciale importanza. Si tratta, senza ombra di dubbio, della mappa più piccola tra quelle mai apparse in Siege, ricca di strettoie, corridoi, strette curve e angoli di visuale ridotti, questo dedalo mortale promuove l'aggressività, gli scontri veloci e adrenalinici. Grazie all'importante quantitativo di pareti distruttibili, inoltre, sarà necessario valutare rapidamente le proprie mosse per non incorrere nel fuoco incrociato degli avversari. Davvero una buona variazione sul tema, dal nostro punto di vista.
Abbiamo apprezzato anche l'inclusione del Poligono di Tiro, una delle feature più richieste dalla community di Siege negli ultimi tempi. In modo analogo a quanto visto in titoli come Valorant di Riot, ad esempio, il Poligono di Rainbow Six consente di testare tutte le numerosissime bocche da fuoco, gli accessori e i gadget inclusi nel gioco, anche quelli degli Operatori che non avete ancora sbloccato.
Così facendo avrete la possibilità di personalizzare al meglio il vostro equipaggiamento, di comprendere a fondo il comportamento di ciascuna arma ma anche di allenare la vostra memoria muscolare all'esecuzione dei flick-shot, elemento che, come sa bene chi gioca assiduamente a Siege, può rappresentare un'autentica discriminante tra la vita e la morte. Davvero un ottimo lavoro, in tal senso.
In più, dato l'altissimo numero di personaggi che fanno parte del roster (quasi sessanta, al momento della stesura di questo articolo), gli sviluppatori hanno ben pensato di includere direttamente nel client del gioco delle mini-guide video che hanno il preciso compito di illustrare nel dettaglio le abilità di ogni singolo Operatore. Si tratta di un'implementazione parecchio importante, sia per semplificare la vita alle 'nuove leve' che per accogliere a braccia aperte i giocatori che decidono di tornare a popolare i server, magari dopo una lunga pausa (o magari grazie al nuovo programma di ricompense che consente di ottenere premi speciali se si invitano degli amici a giocare).
Cosa ci attende in futuro? Ubisoft Montréal ha confermato che ha come obiettivo prioritario l'istituzione di un sistema di reputazione ideato per ridurre drasticamente la tossicità della community. Il primo passo in questa direzione arriverà già in Vector Glare con l'attivazione permanente del Fuoco Amico Inverso in caso un giocatore si renda troppo spesso protagonista di fenomeni di team killing (con relative penalità in termini di punti esperienza, Fama e quant'altro). C'è tanta strada da fare ma almeno possiamo dire di essere partiti col piede giusto.
In definitiva, Operation Vector Glare sta prendendo forma come l'ennesimo contenuto di grande valore partorito dal team di Ubisoft Montréal. Sens ha tutte le carte in regola per dare uno scossone al meta grazie al suo utile gadget R.O.U. e al versatile fucile d'assalto POF-9 ma anche le modalità secondarie come TDM hanno ricevuto l'attenzione che meritano con addirittura una mappa appositamente disegnata per vivacizzarne i match.
Come dite? Volete sapere se è stata presentata anche qualche nuova skin Elite? Ma naturalmente sì, ed è un nuovo gustoso crossover, questa volta con uno dei brand videoludici giapponesi più amati di sempre: Yakuza di SEGA. Con il pack Elite in arrivo il 24 maggio, l'Operatore coreano Echo potrà assumere le sembianze del leggendario Kazuma Kiryu, il protagonista assoluto della serie, mentre l'Operatrice nipponica Hibana quelle della detective Kaoru Saiyama, apparsa in Yakuza 2 e 3.