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Razer BlackSharkV2 X - recensione

Razer sorprende tutti con delle cuffie leggerissime che suonano da paura.

Eurogamer.it - Raccomandato medaglia
Razer BlackShark V2 X sono la scelta perfetta per chi ha già speso tutti i soldi per un DAC ma non vuole rinunciare a un suono di qualità.

Associare Razer al concetto di entry-level è effettivamente un esercizio di stile che fatichiamo a portare a termine. il costruttore americano, considerato come uno dei brand di lusso per quanto riguarda le periferiche gaming ad alto livello, difficilmente viene associato a prodotti accessibili al grande pubblico quando il parametro principale tenere in considerazione è il prezzo. Se i prodotti di Razer della fascia medio/alta sono spesso riconosciuti tra i migliori sul mercato, un settore in cui azienda taiwanese difficilmente mette piede e quello dell'entry level, un po' a tutti i livelli.

A quanto pare il vento sta per cambiare: giusto qualche giorno fa è stata annunciato un nuovo modello: si tratta delle Razer BlackSharkV2 X. Si tratta della versione entry level di un nuovo prodotto lanciato da Razer nei giorni scorsi in versione USB, la BlackShark V2, molto simili al modello della nostra recensione, ma dotate di una scheda audio USB esterna supplementare e di magneti in neodimio al titanio. La nostra versione delle cuffie è dotata di un jack da 3.5 unico e degli stessi magneti ma realizzati in materiale diverso.

La linea BlackShark è pensata per funzionare indipendentemente su PC e console. È quindi perfettamente adatta a chi vuole usare sempre le stesse cuffie pur saltando dal proprio un computer alla propria console e viceversa, oppure chi desidera un paio di cuffie di backup capaci di garantire la massima flessibilità nell'utilizzo. Queste nuove BlackSharkV2 X cercano andare incontro a quest'utenza non solo per quanto riguarda il prezzo, di cui parleremo più avanti, ma anche sul fronte di una serie di caratteristiche prestazionali e costruttive derivate dalla sorella maggiore di notevole rilievo.

Ecco le Razer BlackShark V2 X: eleganti, leggere e dai contenuti audio che non ti aspetti.

Per quanto riguarda i materiali e la filosofia costruttiva, abbiamo trattato in dettaglio le caratteristiche di queste cuffie nell'unboxing video che vedete all'interno di questa recensione. Siamo già andati nel dettaglio del prodotto, ma ci preme ricordare la sostituzione del passante a scomparsa con due forcelle a scorrimento in cui sono bloccati entrambi i padiglioni e soprattutto l'incredibile leggerezza di tutto il prodotto suo complesso. Leggerezza che non preclude l'uso di ottimi materiali sia per quanto riguarda lagommapiuma dei padiglioni, l'asta del microfono flessibile e l'imbottitura del passante. Molto buona anche la gommatura del cavo che permette, tramite una prolunga che funge anche da splitter, di raggiungere i recessi dei computer più remoti, lasciando nel contempo il massimo agio possibile a chi desidera usarle tenendo il joypad in mano.

Quando s'inizia a usarle si capisce subito che si tratta di un prodotto dalle caratteristiche molto ben assemblato e altrettanto ben studiato per come riesce a soddisfare le esigenze di un parco utenti estremamente ampio. Questo significa nessun controller sul cavo per quanto riguarda il mute del microfono o il volume; la loro gestione infatti è stata spostata completamente sul padiglione sinistro con una rotella di regolazione del volume e un pulsantino per l'attivazione e lo spegnimento del microfono. Degna di nota sulla rotella del volume la presenza di uno scatto che indica la metà del volume nominale. L'astina del microfono è caratterizzata da un'anima metallica che la rende perfettamente flessibile e posizionabile a piacimento di fronte alla bocca. Purtroppo non è rimovibile e questo è un po' un peccato perché previene l'utilizzo in movimento connesse a un normale cellulare: vista la leggerezza di appena 240 grammi, le BlackShark sarebbero state perfette per un uso in mobilità.

Si tratta di un paio di cuffie che usando un termine pugilistico potremmo definire dei pesipiuma per come tendono letteralmente a scomparire una volta indossate. Ma la cosa che stupisce di più è che, probabilmente grazie all'elasticità molto ben calibrata del passante, la pressione sulle tempie è perfetta e non dà mai fastidio anche a persone con teste di dimensioni molto diverse. Le cuffie sono assolutamente immobili e aderenti anche provando eseguire veloci rotazioni della testa lateralmente o in avanti e indietro. Merito sicuramente del peso estremamente contenuto che toglie tanta inerzia ma anche di un'attenta progettazione sul fronte ergonomico.

L'adattabilità alle varie tipologie di teste si conferma ottima grazie alla possibilità di estendere le due forcelle laterali di circa sette centimetri verso l'alto o verso il basso, Ma, come appena detto è indubbiamente la forma del passante e l'elasticità materiali utilizzati nella parte interna (molto probabilmente c'è un anima di alluminio) a rendere l'indossabilità di queste BlackSharkV2 X assolutamente perfetta.

Niente da dire anche per quanto riguarda la lunghezza del cavo perfettamente calibrata quando si usa un joypad e altrettanto funzionale con la prolunga inserita nella confezione che permette di splittare in due il segnale di microfono e cuffie quando ci si collega a una scheda audio. Ci è piaciuta molto non solo la morbidezza della memory foam dei padiglioni ma anche il tessuto morbido che separa le tempie dalla memory foam interna: sulla parte laterale invece è presente della normalissima similpelle in poliuretano comunque ben agganciata alla parte interna delle conchiglie.

Passando alle prestazioni in ambito audio, Abbiamo effettuato la consueta selezione di prove sia su PC, sia su Console usando vari giochi ma anche dedicandoci all'ascolto di musica e alla visione di film. Ovviamente, trattandosi di cuffie dotate di un jack da 3.5 mm. la qualità della fonte sonora è essenziale per determinare quella dell'audio percepito. Sulla nostra Xbox One X ci siamo limitati all'audio in uscita dal joypad a sua volta connesso la console in modalità wireless; su PC ci siamo prima connessi al remoto di un remoto Plantronics Rig a jack singolo mentre in seguito siamo passati a un DAC più recente come l'ottimo Creative Soundblaster X3.

Per quanto riguarda i giochi su PC, il nostro terreno di prova sono stati Assassin's Creed: Odyssey, Call of Duty Modern Warfare e Detroit Become Human, tre titoli diversi e con caratteristiche audio ben specifiche. Nel primo caso la resa ambientale in spazi ampi nell'open world Ubisoft, seguito dalle esplosioni dei feroci scontri fuoco dello sparatutto Activision per finire con l'avventura di QuanticDream e la sua attenzioneai dialoghi. Vorremmo dire che non si è trattato di una sorpresa, mavi confessiamo che, considerata leggerezza delle BlackShark V2 X, non ci aspettavamo una risposta audio così efficace nell'arco di tutte e tre le prove.

Un particolare del posteriore del padiglione sinistro con il controllo volume e il mute del microfono.

I magneti da 50 millimetri montati all'interno di queste cuffie della serie TriForce sono tra i più flessibili che ci sia mai capitato di incontrare riuscendo a gestire in maniera eccellente tutti i range che giochi ci hanno richiesto. Alla base troviamo una pulizia del suono anche ad alti volumi che non mette in evidenza alcun genere di distorsione a tutto vantaggio di una qualità del suono di alto livello per un prodotto che non rientra nell'ambito dell'audio professionale.

La direzionalità dei suoni Assassin's Creed Odyssey si è confermata eccellente e non abbiamo avuto, anche in occasione di combattimenti particolarmente affollati, particolari problemi nel gestire fonti sonore multiple. Ottimo è stato il responso anche sul fronte dei combattimenti di Call of Duty Modern Warfare grazie a bassi di tutto rispetto che si andavano a mischiare a ogni genere di effetto sonoro collaterale per una resa assolutamente di prim'ordine.

Nulla da dire anche per quanto riguarda l'avventura Detroit Become Human dove ci siamo concentrati sui dialoghi e le musiche tutti i Resi in maniera assolutamente impeccabile, con bassi pieni e medi sorprendentemente corposi. Questo con tutte le fonti sonore a cui abbiamo collegato le BlackShark V2 X: una nota di merito nella qualità dell'audio va data al Creative X3, capace di spiccare sulla concorrenza per una definizione superiore e, ovviamente, un controllo molto più raffinato di effetti e spazialità del suono che su queste cuffie ha reso in modo eccellente.

Ci siamo quindi spostati in ambito console dove abbiamo messo la frusta la nostra Xbox One X con Assetto Corsa Competizione e Gears of War 4 ottenendo risultati assolutamente simili al PC. in questo casoci è sembrato di notare un leggero peggioramento complessiva dell'audio dovuto molto probabilmente alla compressione del segnale Wireless tra il joypad e la console, Ma su questo aspetto tutti i tester a cui abbiamo chiesto un parere a riguardo non sono stati concordi nel trovare particolari differenze tra una resa cablata per PC e quella wireless.

Razer BlackShark V2 X sono caratterizzate da un sistema a scorrimento a forcella molto efficace che contribuisce in modo essenziale alla loro leggerezza.

Dobbiamo ammettere che queste BlackSharkV2 X ci hanno sorpreso, e non poco, sul fronte della qualità dell'audio: i magneti saranno anche una versione economica di quelli in titanio sul modello di fascia alta, ma la loro resa, soprattutto affiancata a un DAC di qualità, è veramente impeccabile sotto molti punti di vista. Forse sugli alti manca un filo di brillantezza tipica di cuffie più costose, ma scadiamo decisamente nel gusto personale. Passando al microfono a cancellazione di rumore con cattura cardioide HyperClear, lo abbiamo messo alla prova in una serie di chiamate su Skype, Teams, Discord e Teamspeak e anche in questo caso la qualità è evidente. La nostra voce è sempre stata catturata in modo eccellente con un tono molto pieno e squillante al punto che abbiamo dovuto in qualche caso allontanare il microfono dalla bocca per evitare di assordare i nostri interlocutori. Ottima anche la pulizia dei rumori in sottofondo che si trovano di fronte a noi per un comparto microfono veramente efficace.

Abbiamo riflettuto un po' sui possibili difetti di queste cuffie per bilanciare l'innegabile numero di pregi ma, per la fascia di prezzo e il pubblico a cui si rivolgono. sono effettivamente difficili da trovare. Pensando al fatto che Razer viene percepito come un produttore di alto livello, possiamo dire che la plastica che copre i padiglioni ha un feeling piuttosto economico, ma è veramente l'unico elemento di tutta la componentistica su cui si può muovere un appunto. Sul piano della resa sonora invece non c'è veramente niente da dire: la qualità audio è eccellente in tutte le condizioni di utilizzo, che si tratti di gioco o musica.

Sotto questo aspetto le BlackSharkV2 X sono chiaramente delle cuffie di livello superiore travestite da prodotto entry level e se questo è un aspetto sul fronte qualitativo su cui non volete transigere, vi farà passare sopra altri di farà passare sopra ad altre magagne. L'ergonomia è spettacolare, aiutata da un peso veramente minimale che non va a discapito della vestibilità o della morbidezza dei padiglioni. Tutto questo fa il pari con un prezzo veramente aggressivo per quelli che sono gli standard del catalogo Razer. Il rapporto qualità/prezzo a cui ci troviamo di fronte è assolutamente a favore di questo prodotto che ci sentiamo di raccomandarvi senza riserve, soprattutto se disponete di un DAC in cui avete investito parecchio e il budget rimasto per le cuffie scarseggia.

Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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