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Razer BlackWidow V3 Green Switch - recensione

La vedova nera delle tastiere RGB firmata da Razer.

Il periodo di stasi causato dal Coronavirus la scorsa primavera ha causato uno slittamento importante nella presentazione di molti prodotti che si è riflessa poi nel loro lancio al grande pubblico. Le aziende più grandi come per esempio Razer sono un esempio classico di come molti progetti siano stati messi in soffitta in attesa di tempi migliori: nel giro di pochi mesi abbiamo recensito infatti le cuffie BlackShark, a breve arriveranno altri prodotti per le console, quest'oggi è il momento di un'altra riedizione: si tratta della Razer BlackWidow V3 ovvero una tastiera gaming meccanica disponibile in due versioni, Yellow e Green dei Razer Mechanical Switch.

I primi sono caratterizzati da un felling più morbido e meno rumoroso in virtù di appositi smorzatori al silicone, mentre i secondi, quelli del sample in nostro possesso, con un'attuazione precisa e molto secca di cui parliamo in dettaglio nell'articolo. Dei materiali e dell'assemblaggio, come al solito, abbiamo dedicato ampio spazio all'interno dell'unboxing video: la tastiera è una di quelle tipiche caratterizzate da un telaio "naked" che espone completamente la corsa dei tasti. Lo scopo è quello di rendere la pulizia della parte sottostante usando anche semplice aria compressa molto più agevole rispetto alle tastiere chiuse. La tastiera è in ottimo ABS, ma tutta la struttura si innesta su un telaio in alluminio che dona alla BlackWidow V3 una rigidità e un peso notevoli.

Ecco la Razer BlackWidow V3 in versione full factor. Il design è quello classico con poggiapolsi indipendente. È disponibile anche una versione di colore quarzo chiaro.

Entrambe le tipologie di switch della BlackWidow V3 sono dotate di un nuovo alloggiamento trasparente nella parte posteriore del tasto pensato per far risplendere la vera brillantezza del Razer Chroma RGB che proietta in avanti la colorazione oltre che spanderla tutt'intorno. Si va da sottili sfumature e ombreggiature personalizzate fino a 150 effetti di illuminazione dovuti alla piena compatibilità del Chroma Lightning supportato dal software Synapse. Nella parte sottostante quattro piedini in gomma di buona qualità la tengono al suo posto, mentre alzando la piedinatura questa ha solo bordini in plastica e quindi tende a muoversi un po' su superfici scivolose. Il peso complessivo della tastiera è tuttavia importante e spostarla nell'uso intenso è veramente difficile. Completano il quadro un cavo braided da un metro e mezzo con gli scassi per i cable management che fanno uscire il cavo a destra e a sinistra e un poggiapolsi in plastica anch'esso piedinato in gomma.

Una delle novità della BlackWidow V3 è il nuovo Digital Roller multifunzione. Si tratta di una rotella molto ampia e affiancata a un tasto multimediale nella parte superiore destra da utilizzare per il controllo del volume, la riproduzione, la pausa e il salto di traccia. Può essere anche riprogrammata tramite Razer Synapse 3 per qualsiasi funzione, come lo scorrimento delle pagine o i controlli di illuminazione. La rotella è infatti cliccabile per confermare le scelte nei menu multifunzione ed è affiancata ad un tasto media che permette di gestire il controllo delle tracce audio. Noi l'abbiamo assegnato alla possibilità di ciclare tra i cinque profili disponibili che, sempre tramite Synapse, possono essere configurati e salvati direttamente nella eprom della tastiera.

Il nostro unboxing della Razer BlackWidow V3.Guarda su YouTube

Abbiamo usato per una settimana questa Razer BlackWidow V3 e possiamo dirvi che si tratta di una tastiera che, in questa versione, fa capire subito le sue intenzioni. I microswitch in versione Green sono sicuramente stati pensati per i puristi delle tastiere meccaniche: corsa cortissima, attivazione immediata e una risposta secca ed estremamente avvertibile con un sonoro "clic" di fondo corsa capace di terrorizzare chiunque si trovi nella stanza insieme a voi. In questa configurazione la BlackWidow V3 non è sicuramente una tastiera per chi ha problemi di inquinamento sonoro tra le mura domestiche visto che, anche stando leggeri, è immediatamente percepibile anche ad alcuni metri di distanza. Sicuramente la versione Yellow dovrebbe essere un prodotto più adatto a chi richiede una migliore silenziosità ambientale e per questo motivo vi consigliamo di prenderla in considerazione se questa versione non dovesse fare al caso vostro.

Nell'uso normale la Razer BlackWidow V3 con switch Green è quindi indubbiamente perfetta per chi adora pestare duro sui tasti e non si fa ritegno di chi ha intorno. Nella digitazione ci siamo trovati molto bene: gli switch sono estremamente reattivi e per chi adora andare veloce sono una vera e propria goduria anche se portano a qualche errore; se siete molto precisi questa Razer BlackWidow V3 è una vera propria MG42 della digitazione. Tutto questo torna in auge quando ci si sposta sul lato gaming, visto che la reattività della tastiera è perfetta per input rapidi in cui si vuole avere la netta sensazione tattile dell'attivazione avvenuta.

Il design espone tutta la parte sottostante dei tasti: il look è abbastanza diverso da quelli classici, ma rende facilissimo eseguire la pulizia nella parte sottostante.

Noi l'abbiamo usata con Call of Duty Warzone, Hitman 2 e Assassin's Creed Odissey e ci siamo trovati magnificamente con il feeling dei tasti: sono certificati per cinquanta milioni di attivazioni quindi l'affidabilità non sembra essere un problema. Come detto, non sono l'ideale se non volete inquinare l'ambiente a livello sonoro, ma se le cuffie sono il vostro pane quotidiano, diventa veramente difficile chiedere di più da parte di chi esige precisione e reattività. Saremmo stati molto curiosi di provare anche la versione Yellow che probabilmente è anche più confortevole nell'utilizzo prolungato, ma per i puristi del WASD, non ci sono dubbio questa Razer BlackWidow V3 è una tastiera veramente senza compromessi.

La tastiera è molto stabile e comoda da usare sia con il poggiapolsi sia senza. Il look è chiaramente soggettivo ma l'illuminazione ha modo di spandersi anche nella parte sottostante grazie al telaio "naked" e nelle sessioni notturne, magari associata a un mouse Razer Chroma pilotato dal Synapse 3 con gli stessi giochi di colore, fa veramente bella figura. Noi siamo dei fan del verde Razer pulsante, ma gli effetti a disposizione sono oltre centocinquanta con infinite combinazioni di colori e livelli di luminosità: in questo senso le qualità dell'RGB Chroma di Synapse di Razer sono ottimamente supportate.

Tutto perfetto quindi? No, perché un paio di mancanze da segnalare ci sono. La prima riguarda il poggiapolsi che è completamente in plastica dura. È molto liscio, abbastanza piacevole al tatto e caratterizzato da una buona piedinatura nella parte sottostante: tuttavia ha il difetto di non essere agganciabile meccanicamente alla tastiera o con una banda magnetica nel bordo inferiore. Questo a volte può causare degli spostamenti indesiderati che costringono a riposizionare il poggiapolsi abbastanza di frequente, soprattutto se la superficie di lavoro non è adatta a fare lavorare al meglio la gommatura.

Ecco la versione Tenkeyless della Razer BlackWidow V3. Più compatta e più economica di quella full factor.

Il secondo aspetto è in realtà una mancanza relativa alla tipologia di tastiera che ci troviamo di fronte: nella fascia di prezzo dei 150 euro, avremmo gradito molto almeno una porta USB sul lato destro o sinistro per rendere la vita facile a chi si trova spesso a collegare chiavette o altri dispositivi supplementari come per esempio un paio di cuffie, un pad e così via. Questo anche in virtù del fatto di trovarsi di fronte a un prodotto destinato a durare anni senza problemi vista l'ottima qualità costruttiva e gli indubbi contenuti tecnici.

Nel complesso la Razer BlackWidow V3 è un valido prodotto, ma quella da noi testata è sicuramente la versione più "verticale" per quanto riguarda il pubblico a cui si rivolge: chi cerca qualità senza compromessi sul fronte degli switch (ma da Razer non ci si può aspettare niente di meno) e soprattutto chi è un oltranzista del clic senza tanti fronzoli e non fa troppo caso al rumore prodotto. Se fate parte di questa cerchia di puristi, troverete in questa iterazione della famiglia BlackWidow pane per i vostri polpastrelli.

I più moderati faranno meglio a dare un'occhiata alla versione Yellow, sicuramente più adatta a chi è disposto a scambiare l'immediatezza della battuta con il comfort delle dita. Da non dimenticare, per chi ha problemi di spazio o vuole spendere qualcosa di meno, la versione tenkeyless di questa stessa tastiera, disponibile a circa quaranta euro in meno in entrambe le versioni. La versione da noi provata era con il layout USA, ma Razer ci ha confermato essere in arrivo quella italiana, quindi ottime notizie per gli utenti nostrani che spesso vengono penalizzati

Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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