Razer DeathStalker v2 Pro | Recensione
La linea DeathStalker torna a far parlare di sé. Ma qualità ed estetica si pagano.
Come le temperature che stanno hanno afflitto questa estate, anche il termometro in casa Razer raggiunge nuovi record segnando un periodo rovente in termini di uscite di prodotti e nuovi aggiornamenti.
Poco più di un mese fa abbiamo visto arrivare sul mercato la bellissima e rinnovata tastiera Ornata giunta alla terza versione, la V3X. Il colosso dell’hardware gaming aveva però aveva ancora qualcosa da dire nel campo delle tastiere, ed è riuscita a stupirci con un annuncio inaspettato.
Direttamente da un passato non troppo recente riemerge una tastiera che probabilmente molti di voi avranno dimenticato, uscita più di sei anni fa, e che ai tempi non era riuscita a raggiungere il successo che ci si aspettava in casa Razer, tanto che questa linea sembrava ormai accantonata.
Durante lo scorso afoso luglio, però, come un fulmine a ciel sereno il celebre produttore ha annunciato la DeathStalker v2 e non solo un modello ma ben tre configurazioni diverse, ideate per intercettare tutte le esigenze dei giocatori. Il 26 luglio, dunque, sono scese ufficialmente in campo Razer DeathStalker v2 Pro, Razer DeathStalker v2 e Razer DeathStalker v2 Pro TENKEYLESS.
La prima, la più completa della serie, la seconda con cavo USB e la terza in versione compatta. A distinguerle troviamo piccole accortezze e tecnologie diverse ma il range di prezzo parte da 199,99€ fino ad arrivare a 249,00€ per la Pro, il modello di cui vi parleremo in questa recensione.
Cosa rende unica e diversa la linea DeathStalker? Questa tastiera punta a colmare il vuoto di una particolare tecnologia ovvero quella degli switch ottici lineari. Seppur molte volte si possa pensare solo al lato estetico per una tastiera, e Razer è famosa anche per questo, le tipologie di switch che le contraddistinguono sono ormai molteplici e molto diverse tra loro. Le più famose ovviamente rimangono le meccaniche, popolari anche in ambito gaming per la loro responsività, di norma più richieste rispetto a quelle a membrana o ibride, sicuramente più confortevoli per la scrittura, per quanto più rumorose.
Per avere una buona panoramica di conoscenza in fase di scelta della tastiera, da qualche anno a questa parte vi sono questi nuovi switch da prendere in considerazione e, in questo particolare caso, potete trovare la Razer DeathStalker v2 Pro con due combinazioni diverse: ottici lineari o ottici a scatto. La tastiera che abbiamo testato è contraddistinta dagli switch rossi lineari targati Razer, assolutamente silenziosi e precisi, mentre per apprezzare l’iconico click del tasto alla pressione dovrete optare per gli switch viola a scatto, che non determinano un cambiamento di prestazione nella corsa del tasto o nella sua resistenza se non di pochissimi decimi di millimetro.
Tornando alla nostra DeathStalker con switch lineari di cui troverete le specifiche tecniche qui, l’azienda dichiara che questa tastiera offre il minore punto di attuazione rispetto a qualsiasi altro switch Razer e che la pressione necessaria è di soli 45 grammi. Mettendola alla prova la sensazione in fase di digitazione è in effetti molto morbida, e passando da una tastiera meccanica dopo averla utilizzata per lungo tempo il feedback tattile vi potrà spiazzare al primo impatto. A questo si aggiunge una migliore ergonomia grazie al basso profilo non solo dei tasti ma anche della stessa tastiera, un design molto ricercato dalla compagnia negli ultimi tempi.
Con un uso prolungato ci siamo trovati a nostro agio dopo un piccolo intervallo di tempo in cui ci siamo adattati al tipo di pressione necessario e al completo silenzio ad ogni nostra battuta. Il feeling con la tastiera è piuttosto buono, seppur la sensazione è di premere fin troppo morbidamente, non pervenendo la sensazione di incisività data dallo scatto o dal click della fine corsa. Data la grande varietà di tipologie di switch al momento presenti sul mercato, anche le preferenze dei giocatori sul suono o feedback tattile del tasto sono svariate ma con la DeathStalker v2 Pro è sbagliato fermarsi alla prima impressione.
Il telaio ultrasottile in alluminio risulta molto elegante e rimanda una sensazione di solidità dell’hardware che non sembra flettersi anche con forti pressioni, ad indicare un ottimo lavoro nell’impiego dei materiali e assemblaggio, studiati per durare a lungo nel tempo. La stessa attenzione inoltre è stata riservata ai singoli tasti, incisi a laser per una maggior nitidezza e leggibilità dei caratteri ed una patina atta a prevenire graffi e scolorimenti.
Arriva il momento anche di parlare dell’estetica, un punto fermo di Razer e di tutti i suoi prodotti. A differenza delle altre gamme di prodotti, la DeathStalker v2 Pro non ha zone retroilluminate come la Ornata o la Cynosa ma “copia” il design della BlackWidow, con i suoi rivestimenti trasparenti visibili, e mantiene l’illuminazione RGB con una gamma di colori di 16,8 milioni e le animazioni e i pattern già conosciuti. Dato che i led illuminano singolarmente i tasti, grazie all’ottimo programma Razer Synapse 3 potrete regolarne la luminosità per creare un alone sotto ognuno di essi più o meno evidente, ed ovviamente sincronizzare i temi di illuminazione con gli altri vostri dispositivi.
Trattandosi di una tastiera wireless abbiamo messo alla prova anche l’autonomia della stessa, i tempi di ricarica ed eventuale input lag con e senza cavo collegato. Le prestazioni offerte sono eccellenti, sia con connettività 2.4GHz o via Bluetooth 5.0 e soprattutto grazie alla tecnologia HyperSpeed attivabile tramite dongle che troverete all’interno della confezione. Per rendere affidabile più che mai la responsività dei tasti, Razer garantisce una frequenza di aggiornamento adattiva, la quale analizza i canali disponibili ogni millisecondo verificando qualsiasi forma di interferenza.
Il produttore garantisce che tale tecnologia, al momento, sia la più veloce sul mercato, con frequenze che ovviamente non è possibile controllare se non con programmi appositi. Dopo attente verifiche, anche se non possiamo paragonare le prestazioni con tutti i competitor nella stessa fascia, la DeathStalker V2 Pro fa quel che promette, offrendo prestazioni eccezionali anche in ambito gaming.
Ultima e non certo per importanza è la durata di questa tastiera senza essere collegata, che si attesta su quasi 40 ore. La longevità della carica varia in base all’utilizzo e impostando un risparmio energetico che spegne la tastiera dopo alcuni minuti di inattività e regolando la luminosità al 50% circa, potrete utilizzare questa tastiera per due giorni abbondanti senza doverla ricaricare: ovviamente il consumo aumenta con sessioni di gioco prolungate con l’uso di HyperSpeed.
In conclusione questa DeathStalker v2 Pro si gioca le sue carte migliori in termini di responsività con i nuovi switch studiati appositamente per una rapidità di risposta sempre più all’avanguardia. Per il resto, seppure con un design moderno e accattivante, ripropone soluzioni piuttosto note nel settore, come la barra scorrevole multifunzione in alto a destra ed un profilo basso già conosciuto con altre tastiere della stessa Razer, tra le più recenti la già citata Ornata V3.
La nuova tastiera di Razer è esteticamente bella, elegante e discreta anche con l’illuminazione al massimo, con un design sottile in grado di adattarsi ad ogni configurazione si ha sulla propria scrivania. La tecnologia implementata mixa nuovo e già visto, rendendo la DeathStalker V2 Pro una tastiera per cui sia richiesta un’attenta valutazione prima dell’acquisto dato il suo prezzo non proprio competitivo.
Se vi siete stancati del feeling meccanico e state cercando una tastiera in grado in grado di fare tutto, anche la digitazione di testi lunghi senza stancare, ma perfetta anche per il gaming, questa proposta di Razer presenta contenuti tecnologici di sicuro interesse.