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Razer Enki X recensione - Una sedia gaming di fascia media

Abbiamo provato per voi la nuova gaming chair di Razer, la Enki X.

Ormai tutti i produttori di periferiche gaming di alto livello hanno dedicato un'area importante dei loro store alla realizzazione di linee di prodotti non espressamente considerabili come periferiche ma come Lifestyle. A metà tra il comfort e l'arredamento di una postazione gaming moderna, le sedie gaming sono ormai entrate a far parte dell'immaginario collettivo come un accessorio importante, soprattutto per l'utenza PC che di solito prepara una postazione dedicata proprio a questo genere di attività.

Razer è già sul mercato con la Iskur, una linea completa di prodotti pensata per accontentare chi vuole personalizzare la propria postazione gaming. Si tratta di una linea con quattro diversi modelli e persino personalizzabile con diversi accessori o versioni in base al peso dell'utente. Da quest'oggi nel catalogo arriva anche la Enki X, una nuova iterazione delle Iskur attualmente pensata per arrivare a una fascia di mercato inferiore ai 450 euro su cui è attualmente posizionata Razer.

Linea sobria ed elegante per un accostamento nero e verde che è ormai diventato un marchio di fabbrica. La Enki X è disponibile anche nei colori full black e quarzo.

Le Enki X sono sedie pensate infatti per i 300 euro e per andare a infastidire tutti quei produttori come Cooler Master ad esempio, posizionati per andare incontro alle esigenze di un pubblico che cerca un prodotto di qualità e con un certo livello di rifiniture e soprattutto personalizzazione per quanto riguarda le regolazioni. Partiamo dalla sedia caratterizzata da un look completamente nero ad eccezione delle cuciture verdi in perfetta tonalità Razer. Sulla parte superiore è presente il logo Razer integrato nel poggiatesta ma per il resto non ci sono altri elementi che caratterizzino la Enki X come una sedia del serpente. Il look è comunque molto gradevole soprattutto se accoppiato a una scrivania già dotata di periferiche Razer con colorazione nero e verde.

Oltre al passacinture con funzione del tutto estetica, degne di nota sono le cuciture romboidali che coinvolgono parte dello schienale e della seduta che conferiscono alla sedia un look a "trapunta" abbastanza piacevole, anche pensando al tessuto diverso dal poliuretano in similpelle che caratterizza la sedia nella parte superiore, posteriore e lateralmente alla seduta. I braccioli sono in gomma morbida nella parte superiore e posizionabili solo in altezza ma comunque abbastanza confortevoli per persone di bassa o alta statura.

L'unboxing e montaggio delle Razer Enki X.Guarda su YouTube

Le regolazioni sono quelle classiche ovvero l'altezza mentre lo schienale si inclina fino a un'angolazione di 135° senza alcun problema di ribaltamento. La stabilità è ottima ed è garantita dalla classica piedinatura a cinque bracci con rotelle di ottima qualità, molto stabili e perfettamente scorrevoli. Caratteristiche integrate di questa sedia di Razer è il supporto lombare integrato direttamente nel poggiaschiena che non prevede l'uso di cuscini aggiuntivi. Degne di nota anche le densità delle imbottiture: quella dello schienale è più densa di quella della seduta per una migliore rigidezza nella parte alta e un miglior comfort nella parte bassa.

Abbiamo usato la Enki X per circa due settimane e possiamo confermare si tratta di una sedia ben fatta e di buona qualità soprattutto per quanto riguarda l'ergonomia della seduta: la parte lombare è veramente ben sagomata e sostiene in modo molto comodo la parte inferiore della spina dorsale senza dare fastidio, così come anche la seduta è piuttosto morbida ma confortevole e permette di scaricare il peso in modo piuttosto uniforme su tutta la parte inferiore. Anche nell'uso prolungato non abbiamo avuto problemi di adattamento o dolori alle gambe particolari, considerata anche la notevole altezza di chi stava utilizzando la sedia.

I braccioli si muovono solo verticalmente, ma la comodità è comunque più che buona. La sedia è certificata per persone da 1.55 fino a uno e 1.94.

Come detto abbiamo apprezzato molto la diversa qualità dell'imbottitura che cambia in modo notevole la qualità della seduta rispetto ad altre sedie concorrenti caratterizzate da una superficie in similpelle lungo tutto lo schienale e la parte inferiore. La schiena e il sedere hanno più "grip" in virtù di un design romboidale che tende a far scivolare meno il sedere. Anche la striscia in similpelle al centro dello schienale riesce a conferire una maggiore resistenza alla parte centrale della schiena, per un comfort superiore allo standard.

Qualche difetto c'è, ma si tratta più che altro di mancanze presenti in altre sedie di questo livello. Stiamo parlando dell'impossibilità di regolare in avanti i poggiapolsi, che sarebbe sicuramente gradita alle persone di corporatura robusta. Anche la presenza di un cuscino appoggia testa per rilassarsi massaggiando la parte interna del collo sarebbe un plus degno di nota. Purtroppo, si tratta di feature riservate alle due sorelle maggiori di questa sedia, la Razer Enki e la Enki Pro che non abbiamo potuto testare ma che si confermano effettivamente la versione evoluta di questo prodotto con alcune feature extra a partire dalla possibilità di avere inserti in alcantara (la Pro), un cuscino poggiatesta magnetico, braccioli 4D con aste in alluminio e dal sistema reactive tilt della seduta per una migliore stabilità dell'utente.

Il logo campeggia sul poggiatesta: molto buona la qualità delle cuciture sui contorni.

Si entra quindi nel rapporto qualità/prezzo/feature ed è questo a fare essenzialmente la differenza nel momento in cui si vanno a confrontare queste Enki X con la diretta concorrenza. Se la qualità costruttiva è più che buona, così come l'estetica, fatta apposta per sposarsi con una postazione di gioco completamente brandizzata Razer, non possiamo fare a meno di notare che in termini di feature questa sedia costa circa una settantina di euro in più a prodotti simili mentre siamo in concorrenza diretta con sedie che dispongono anche di feature come i braccioli regolabili in tutte le posizioni e di cuscini poggiatesta.

Un utente normale sicuramente andrà verso il prodotto con cartellino del prezzo più attraente ma è chiaro che il brand Razer è considerato dal grande pubblico un prodotto Premium per cui gli appassionati sono disposti a una spesa di livello superiore per un prodotto di indubbia qualità pensato per caratterizzare la propria postazione di gioco già dotata di altri prodotti Razer. Se anche voi fate parte di questa categoria e il vostro budget si ferma a 350 euro, questa sedia vi darà ottime soddisfazioni d'uso ed estetiche; chi ha le tasche ancora più profonde vada direttamente sulla versione top di gamma, senza ulteriori indugi.

Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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