Razer Ifrit - recensione
Solo un vezzo per streamer attenti all'acconciatura?
Normalmente i brand produttori di hardware si distinguono in due categorie: chi si limita a rimpolpare il proprio catalogo con prodotti, spesso validissimi, ma ispirati alle idee della concorrenza e chi osa provando a proporre qualcosa di nuovo. Razer fa sicuramente parte di questa categoria, non solo per il fatto di essere stato tra i primi produttori di hardware a dare un'impronta così forte al suo brand, ma anche per non perdersi in chiacchiere quando si tratta di fare ricerca e sviluppo con prodotti innovativi.
Gli auricolari Ifrit fanno indubbiamente parte di questa categoria: lanciati giusto qualche settimana fa, sono un'alternativa piuttosto minimale nel look alle tradizionali cuffie da gamer caratterizzate da ampi passanti pensati per dare stabilità all'intera struttura e soprattutto, creare i presupposti giusti per ospitare ampi padiglioni in grado di ricreare il miglior ambiente sonoro possibile con una configurazione circumaurale. Si tratta di un prodotto pensato per una fascia di utenti ben definita ovvero quelli che effettuano streaming con regolarità o per lunghe ore e iniziano a sentire, oltre che il peso degli anni, anche quello di headset particolarmente voluminosi che affaticano tempie o padiglioni auricolari.
Razer non si è fatta sfuggire l'occasione e ha progettato questi auricolari con passante integrato da appoggiare sopra le orecchie pensato proprio per chi effettua streaming di lunga durata e soffre della sindrome da capello schiacciato. L'unboxing è abbastanza semplice visto che non c'è molto da montare se non tirare fuori gli auricolari dalla confezione e connetterli all'Audio Enhancer di Razer. Si tratta della classica scheda audio esterna USB dotata di controllo volume e mute per il microfono che in questo caso fa da remoto e ospita nella parte terminale due ingressi da 3.5. L'Audio Enhancer permette infatti a chiunque voglia connettere un altro paio di auricolari compatibili di entrare sullo stesso canale audio dell'utente che effettua lo streaming selezionando un'unica fonte sonora per il microfono.
La struttura di Ifrit è, com'è facile immaginare, leggerissima e assolutamente confortevole da indossare: la gomma del telaio è morbida, leggera e flessibile ma sufficientemente rigida da rimanere ben ancorata alla testa dell'utente a prescindere dalle dimensioni. Il microfono è pieghevole e rimane facilmente nella posizione desiderata mentre gli auricolari sono a doppia testa, come da tradizione Razer, andando a riprendere per la parte interna quello che da sempre è il design della linea Hammerhead.
I materiali sono di buon livello come da tradizione Razer: se la plastica della struttura e degli auricolari è elastica e gradevole al tatto, è la gomma morbida dei fili ad essere veramente eccellente e garantire un notevole durata nel tempo senza tagli o rotture dovute ai piegamenti. Degna di nota anche la robustezza dei cavi che permette trazioni anche importanti senza il timore di rotture indesiderate. Il filo che collega gli auricolari all'archetto è della stessa gomma ma di diametro più sottile e quindi va trattato con una certa cura. Ottima anche la gomma degli auricolari, presente nella confezione in tre dimensioni diverse a seconda della larghezza del vostro condotto uditivo.
La lunghezza complessiva del cavo con l'ingresso da 3.5mm oltre a quello dell'Audio Enhancer arriva quasi a due metri, quindi c'è parecchio spazio di manovra; se usate un portatile di fronte a voi probabilmente anche troppo, quindi dovrete fare un po' di cable management. Volendo si può entrare direttamente con l'ingresso da 3.5 in una presa cuffie/microfono presente su un portatile o una scheda madre ma si perdono tutte le funzionalità dell'Audio Enhancer in particolare, il controllo volume e il muto del microfono insieme ai profili di equalizzazione standard Windows.
Questo ci porta alla qualità audio di questo prodotto di Razer che obiettivamente si è comportato piuttosto bene: non abbiamo la conferma, ma dalle specifiche tecniche diffuse sul sito ufficiale di Razer sembrerebbe trattarsi degli stessi diffusori montati sulle Hammerhead Pro V2, o comunque di una variante molto simile. La pulizia del suono è ottima anche ad alti volumi e con gli auricolari sicuramente più spostati su un'enfatizzazione di bassi che nasconde un po' la corposità di medi e soprattutto degli alti.
Nulla di eccessivamente penalizzante, visto che Ifrit è una buona soluzione anche per giocare o ascoltare musica in stereo, per quanto la resa sonora non possa essere per forza di cose paragonabile a quella di un headset tradizionale. Non sono infatti solo le dimensioni e la potenza coinvolte a penalizzare l'acustica ma soprattutto uno scarso isolamento dai suoni esterni che, solo in un ambiente rumoroso, tende a sporcare il suono se si sta giocando a volumi medio-bassi. Ma in un contesto tranquillo, senza eccessive pretese sul fronte del surround, le Ifrit svolgono più che bene il loro lavoro, soprattutto nelle lunghe sessioni di gioco estive in cui le tempie imperlate di sudore potrebbero diventare un lontano ricordo.
Per un device pensato per gli streamer anche la resa del microfono deve essere uno dei punti di forza e in questo caso non ci sono dubbi: Razer ha implementato una delle unità di fascia alta dotata di cancellazione del rumore attiva per rendere il più possibile pulita la registrazione della nostra voce. Abbiamo effettuato chiamate al cellulare, chat in Skype, Discord, Teamspeak con qualsiasi tipologia di Bitrate ottenendo sempre eccellenti riscontri dal punto di vista del tono e della pulizia della cattura. Degno di nota il fatto che l'Audio Enhancer è stato riconosciuto automaticamente da Xsplit, con Razer che ne garantisce il supporto nativo anche da parte di OBS.
Queste Ifrit sono sicuramente una proposta ben implementata da parte di Razer per gli appassionati di streaming o più in generale per chi ha la necessità di stare tante ore con un paio di cuffie in testa. Leggere e comodissime, mantengono le promesse fatte a questa prima categoria di utenti ma possono anche adattarsi a un uso gaming più tradizionale, soprattutto chi in estate non vuole morire prematuramente di caldo davanti al video o anche in un contesto lavorativo, per chi vive di pane e conference call.
L'unico difetto degno di nota si conferma purtroppo il prezzo: il cartellino da 99 euro le pone assolutamente fuori dalla portata di un budget ragionato per chi vuole crearsi una postazione di gioco completa, ma soprattutto di un buon paio di cuffie in grado di svolgere tutti i compiti tipici del gioco e dello streaming. Queste Ifrit rimangono quindi un prodotto di nicchia per utenti che non hanno problemi ad investire sul comfort senza rinuncia alla qualità dell'audio: una combinazione di requisiti che questo prodotto soddisfa piuttosto bene.