Razer Kraken Tournament Edition - recensione
Razer evolve le Kraken V2 grazie al caro vecchio THX.
Non è la prima volta che su Eurogamer.it recensiamo un prodotto della linea Kraken di Razer: nel 2014 avevamo infatti testato le Pro Neon, mentre nel 2015 era stata la volta delle valide 7.1 Chroma pur se in un'epoca in cui Razer tendeva ad esagerare un filo con il cartellino del prezzo. Quest'oggi vi proponiamo la recensione delle Kraken Tournament Edition che sono un'evoluzione di un modello intermedio (le V2) che non avevamo ancora avuto modo di provare. In realtà le cuffie in sé sono praticamente delle V2, ma la sostanziale differenza con il modello di base è che nella confezione è presente un remoto che funge da scheda audio esterna, su cui si concentrano varie funzionalità, in particolare quella dell'attivazione dell'audio spaziale gestito in THX.
Un surround emulato realizzato attraverso delle cuffie stereo quindi: una soluzione che va molto ultimamente la cui utilità è evidente per i giocatori dediti agli sparatutto: intercettare un nemico in arrivo o intuire la direzione da cui ci sta sparando con qualche decimo di secondo d'anticipo, può essere vitale, figurarsi in un contesto competitivo. Spogliati dei fronzoli estetici delle 7.1 Chroma, questa Tournament Edition è sicuramente una proposta con cui Razer vuole portarsi in una fascia di mercato leggermente superiore senza tuttavia esagerare con il prezzo.
Abbiamo analizzato la qualità costruttiva di queste Kraken Tournament Edition in dettaglio nell'unboxing video che vedete qui sotto. Si tratta di cuffie molto valide dal punto di vista della qualità costruttiva, su questo ci sono pochi dubbi: la leggerezza non inficia la solidità che si affida a ottime plastiche ma soprattutto un passante in metallo molto robusto e flessibile. I padiglioni sono in gel morbidissimo così come il tessuto che lo ricopre: lateralmente è similpelle mentre a contatto con le tempie si trova un velluto traspirante molto morbido.
La morbidezza e leggerezza è eccezionale (le cuffie pesano solo 320 grammi): il rovescio della medaglia è che il gel è veramente poco traspirante rispetto alla normale spugna e nei mesi estivi sicuramente ci sarà un po' da sudare per quanto riguarda l'uso prolungato. Come sempre accade nella serie Kraken, il microfono è a scomparsa nel padiglione sinistro ed è realizzato in materiale molto flessibile che rimane in posizione anche dopo molte estrazioni/inserimenti.
Il cavo è braided ma non molto flessibile in quanto al suo interno è presente una ulteriore guaina in kevlar: abbiamo notato tende ad attorcigliarsi più del solito, ma la robustezza a tagli e trazioni è tra le migliori ci sia mai capitato di provare. È lungo un metro e mezzo e termina con un jack da 3.5 millimetri, rendendo di fatto le Kraken Tournament compatibili con qualsiasi device come Smartphone o tablet, oltre alla porta del pad di Xbox One e PS4, ma solo in modalità stereo. Sul cavo è presente un piccolo remoto che controlla separatamente il volume e muta il microfono, adatto anche per un uso con uno smartphone (ma vorremmo vedervi a girare per strada con queste cuffie in verde Razer, per quanto esista anche la versione all-black) ma il vero lavoro di gestione audio viene fatto dal remoto che le trasforma in una scheda audio esterna per PC. Questo, in collaborazione con il software Synapse di Razer, permette di avere il controllo completo su molti elementi della riproduzione e registrazione.
I tre grossi tasti nella parte superiore mutano il microfono (illuminandosi di rosso) o alzano e abbassano il volume con un netto blip sonoro che avverte quando si è arrivati al massimo del volume. Lateralmente si trova la regolazione dei bassi, il volume del microfono con degli interruttori su/giù e il tasto di attivazione dell'audio spaziale THX, che è il principale selling point di queste cuffie a livello di qualità audio. Ultima raffinatezza del remoto riguarda la presenza nella parte inferiore di un adesivo (protetto da una pellicola) che permette di incollare il remoto a una superficie del tavolo. Soluzione utile forse per alcuni, ma di cui abbiamo qualche dubbio sull'utilità di lungo periodo. Avremmo preferito un paio di inserti in gomma di buona qualità per limitarne i movimenti ma in ogni caso il remoto è piuttosto leggero e vista la lunghezza del cavo braided si può posizionare facilmente ovunque sulla scrivania.
Armati di tutto questo potenziale sul fronte dell'audio in termini di personalizzazione profili, ci siamo dedicati ad una serie di test sulla qualità audio di queste Kraken TE e il responso è ottimo sia in modalità stereo sia in modalità audio THX dinamico sono tra le migliori che ci sia mai capitato di provare. A quanto pare la moda dei bassi preponderanti su tutto il resto delle frequenze sta un po' passando, per spingere i produttori verso prodotti più bilanciati senza per forza concentrarsi sul rendere al meglio esplosioni potenti. Ci siamo accorti subito della qualità dei magneti da un ascolto di molti generi musicali in formato FLAC, dal metal, al pop alla classica: queste Kraken TE rendono in maniera spettacolare non solo con l'equalizzazione di default ma soprattutto andando a personalizzare i vari profili a seconda dell'applicazione o del gioco.
Suoni pulitissimi, brillanti e anche piuttosto potenti senza la minima distorsione sono stati in vero piacere da ascoltare, anche guardando film da DVD: aldilà dei profili di equalizzazione modificabili a piacimento, a fare la differenza è sicuramente il controllo fine dei bassi sul remoto che dona a queste cuffie in versione PC, una flessibilità ulteriore (oltre all'ottimo software) che altri prodotti non hanno. La stessa prova l'abbiamo fatta con due nostri cavalli di battaglia per quanto riguarda l'audio su PC: Dead Space 2 e Battlefield 4 entrambi caratterizzati da soluzioni all'avanguardia per quanto riguarda l'audio posizionale. A questi abbiamo aggiunto il più recente Red Dead Redemption 2 su Xbox One X.
Se in stereo la resa è ottima ma limitata alla qualità e potenza dell'audio, attivare l'emulazione surround THX effettivamente conferisce una spazialità e un coinvolgimento nettamente superiori, anche se non al livello delle cuffie surround multicanale. I necromorfi di Visceral sono una garanzia quando si deve determinare la qualità di un sistema audio che deve riprodurre i rumori ai nostri lati e dietro di noi, e in questo caso le Kraken Tournament Edition non hanno deluso.
Certo, si tratta di un surround emulato tuttavia di eccellente qualità che anche senza le potenzialità di un impianto multicassa riesce a rendere le potenzialità del THX: probabilmente i puristi dell'audio posizionale vorranno passare oltre, ma le necessità di chi non può, per motivi d'installazione pratica o di convivenza in ambito familiare, puntare a un impianto tradizionale, giustificano sicuramente le potenzialità extra offerte da questa tecnologia che per quanto datata e adattata alla conformazione di un paio di cuffie stereo, rende magnificamente, anche considerando il fatto che non è necessario andarla ad attivare dal menu del gioco ed è sufficiente premere un pulsante.
Tuttavia, chi preferisce smanettare per trovare il migliore compromesso possibile per i suoi gusti in fatto di audio, troverà nel Synapse di Razer il luogo giusto dove spremere al massimo le potenzialità audio delle Kraken TE. È infatti possibile creare profili di equalizzazione personalizzati per ciascuna applicazione/gioco, così come l'impostazione di default tra suono stereo e suono THX, la gestione separata di bassi e altre finezze veramente ben pensate per non lasciarvi nelle mani dell'equalizzazione di default che si presta bene alla musica ma va un po' rivista per i giochi più casinari e film d'azione con molte esplosioni. Nulla che non si possa ottenere con qualche test da eseguire in tempo reale usando proprio Synapse. Niente da dire sulla qualità del microfono: la cattura è semplicemente perfetta, con un'impostazione dei toni molto calda che rende le chat su Skype un vero piacere.
Anche il test "liscio" su Xbox One X con il nuovo gioco di Rockstar connessi a un Joypad Razer Wolverine cablato,è andato molto bene: abbiamo perso tutte le funzionalità del remoto con il THX e le regolazioni che abbiamo spiegato poco fa, ma dal punto di vista di giochi, musica e filmati, abbiamo avuto un'ulteriore conferma della bontà dei magneti inseriti nei padiglioni che li pongono nella fascia alta delle cuffie stereo anche per chi gioca su console. Insomma, è più che evidente che ci troviamo di fronte a un prodotto molto curato a livello di materiali ma soprattutto di contenuti tecnici. Come sempre è nel software la vera marcia in più di Razer, permettendo al suo hardware, comunque di alto livello, di spiccare sulla concorrenza che raramente può vantare soluzioni tecniche così raffinate e flessibili per gli utenti PC che vogliono il massimo da periferiche audio pensate espressamente per loro.
Quello che c'è non ha praticamente difetti se escludiamo il caldo che procurano dovuto alla scarsa traspirazione del gel, anche se la sensazione può essere piuttosto soggettiva. Solo la mancanza di qualche feature potrebbe farvi tentennare all'acquisto: un ingresso Toslink sul remoto con cui ricevere l'audio da una fonte sonora alternativa sarebbe stato un'aggiunta magnifica per gli utenti Windows che in postazione dispongono anche di una console e non vogliono rinunciare alle chat vocali su PC come Discord o Teamspeak. Tolto questo, non vediamo proprio cosa si sarebbe potuta inventare Razer per rendere più flessibili di così queste Razer Tournament Edition che per 99 euro si confermano uno dei migliori headset che un giocatore a tutto tondo possa portarsi a casa.