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Razer Naga Epic Chroma - recensione

Dodici tasti per me, posson bastare.

Tra gli innumerevoli articoli che i produttori di periferiche gaming presentano e mettono a disposizione dei propri clienti, ce ne sono alcuni che diventano delle vere e proprie leggende nel loro segmento di mercato. Stiamo parlando del famigerato puntatore di casa Razer, il Naga in versione wireless e facente parte della linea di prodotti nota come Chroma.

Il design di questo mouse è stato studiato e creato appositamente per gli MMO: la loro diffusione durante il corso degli anni ha influito in maniera piuttosto incisiva sulle caratteristiche che i giocatori desiderano per le proprie periferiche e Razer non s'è lasciata sfuggire l'occasione. Dall'uscita del primo modello, nell'Agosto 2009, ci sono stati pochi cambiamenti davvero rilevanti nel look e nelle dimensioni: si tratta sempre di un mouse abbastanza voluminoso, adatto ad un'impugnatura "a tutto palmo" piuttosto che "ad artiglio", con una curvatura del dorso piuttosto accentuata che permette di avere una presa sempre salda e sicura.

Naturalmente la peculiarità più evidente che ha reso famoso questo prodotto è la presenza della pulsantiera laterale: i dodici tasti che la compongono, ad una prima occhiata, paiono un po' troppo sottodimensionati e il timore di premerne più di uno contemporaneamente o di non avere un buon controllo su di essi è giustificato. In realtà, una volta impugnato il dispositivo, l'ottima ergonomia dei due tasti principali e della zona per l'appoggio dell'anulare e del mignolo fanno sì che il pollice "ricada" naturalmente nel centro della pulsantiera, rendendo i tasti raggiungibili con un minimo movimento del dito.

Il dettaglio delle due griglie frontali, che donano un tocco d'aggressività in più al look.

Inoltre ogni pulsante è dotato di una forma unica, immediatamente riconoscibile al tatto. Ciò significa che, dopo solo un paio d'ore di utilizzo, è possibile distinguere chiaramente il 2 dal 5 oppure il 9 dal 12, senza correre il rischio di lanciare l'incantesimo sbagliato o usare un'abilità con cinque minuti di ricarica nel momento meno opportuno. Per il resto il look del Razer Naga Epic Chroma è sempre piacevole, semplice e senza fronzoli, con qualche dettaglio come le griglie frontali a donare un tono leggermente più aggressivo all'insieme.

I materiali sono di buona qualità e denotano la cura con cui Razer progetta e produce questo tipo di periferiche: il dorso su cui poggia il palmo è ruvido e poroso, per non rendere il mouse scivoloso o spiacevole da usare dopo ore di utilizzo intensivo, mentre la plastica dei tasti che compongono la pulsantiera laterale è liscia, per permettere uno scorrimento più agevole senza resistenza.

La rotellina è rivestita in gomma e delle piccole tacche in rilievo permettono all'indice di avere sempre un ottimo grip. Il click dei due pulsanti principali è rapido e ben definito mentre quello centrale è risultato essere, a nostro avviso, un po' troppo debole, così come gli scatti della ghiera: non è necessariamente un aspetto negativo ma se siete abituati a mouse più "duri", inizialmente vi accorgerete di premere involontariamente il pulsante centrale mentre scorrete una pagina web o un documento.

Il Naga Epic Chroma visto dall'alto. Da notare il colore e il comodo alloggiamento per l'anulare, sulla destra.

La versione Epic Chroma oggetto di questa recensione presenta una novità piuttosto interessante e il ritorno di una caratteristica presente su un modello passato: la prima riguarda la possibilità d'impostare la retroilluminazione a proprio piacimento e con il proprio colore preferito sul logo, sulla rotellina e sulla pulsantiera. La seconda, già apprezzata sul Naga Epic del 2010 e su altre periferiche di puntamento dello stesso produttore, consiste nella presenza di un ricevitore wireless, il quale funge anche base di caricamento da collegare al PC tramite un cavo di tessuto intrecciato lungo circa due metri.

Qualora la carica della batteria dovesse esaurirsi, è possibile staccare il suddetto cavo e riattaccarlo al mouse, rendendolo di fatto "wired" e permettendo all'utente di continuare la sua sessione videoludica: un sistema identico a quello dell'Ouroboros che avevamo recensito un paio d'anni fa.

Pur essendo una periferica di controllo studiata, disegnata e prodotta pensando ai MMO e Real Time Strategy, abbiamo voluto provarla anche in un contesto diverso: sebbene per gli sparatutto non sia così importante avere a disposizione un numero di tasti come quello offerto dal mouse in questione (19, per la precisione), dobbiamo ammettere che giocare a Battlefield 4 armati di Naga è un'esperienza molto soddisfacente.

Ecco la pulsantiera che ha reso famoso il Naga in tutta la sua abbondanza di tasti.

Con la possibilità di settare comandi quali l'individuazione dei nemici, l'entrata/uscita dai veicoli e la scelta delle armi, la mano sinistra rimane fissa sui tasti di movimento e posizione, mentre il pollice della destra può dettare ordini ai propri compagni di squadrone, salire su un aereo o di uscire da un veicolo in procinto di esplodere.

Naturalmente, i migliori riscontri li abbiamo avuti giocando alla nuova espansione di World of Warcraft. Nei campi di battaglia contro altri giocatori umani, la differenza si è sentita fin dalle prime battute: dopo un breve periodo di ambientamento, i tempi di reazione si riducono sensibilmente, permettendo un movimento continuo del personaggio e un utilizzo ottimale delle abilità a propria disposizione.

Anche per il Razer Naga Epic Chroma esiste il pieno supporto del programma Synapse 2.0: tramite le diverse opzioni messe a disposizione dal software, è possibile riconfigurare i tasti a proprio piacimento, scegliere la propria sfumatura di colore preferita tra le 16.8 milioni disponibili e modificare gli effetti di retroilluminazione, permettendo al mouse di diventare davvero il "vostro".

Il video di presentazione del Razer Naga Epic Chroma.Guarda su YouTube

In conclusione, si può affermare senza ombra di dubbio di trovarsi di fronte ad una periferica che ha contribuito in larga parte al successo del suo produttore: sebbene si tratti di un dispositivo ideato per soddisfare esigenze particolari, può essere usato tranquillamente anche in scenari per i quali non è stato pensato diventando a buon diritto uno dei più famosi puntatori nella fascia di mercato a cui appartiene. Il modello recensito, l'Epic Chroma, racchiude in sé quanto di buono visto finora sui modelli precedenti, con interessanti novità per la personalizzazione dei colori e flessibili soluzioni wireless/wired.

Il prezzo non è propriamente contenuto (130€ sullo store ufficiale) ma i cambiamenti rispetto alle precedenti versioni sono piuttosto rilevanti, soprattutto nell'ergonomia e nella pulsantiera laterale. Inoltre, se la personalizzazione, i colori e il wireless sono caratteristiche sulle quali volete assolutamente mettere le mani, il Razer Naga Epic Chroma è il mouse che fa per voi.

9 / 10