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Razer Ouroboros - review

La mutazione fatta mouse.

Razer ormai da qualche anno è considerato uno dei migliori produttori per quanto riguarda i controller di gioco di fascia alta: dopo i validi Taipan e Naga, torniamo ancora una volta sui mouse "velenosi" della famiglia Razer con il dispositivo di punta del catalogo 2013, perlomeno per quanto riguarda i mouse wireless. Stiamo parlando del Razer Ouroboros, che sintetizza in un solo prodotto molte delle migliori caratteristiche tipiche dei mouse dell'azienda americana, ovvero l'adattabilità alla mano dell'utente, funzionalità wireless, configurabilità delle funzioni e qualità del sensore.

Partiamo dalla prima caratteristica che si sposa con l'estetica assolutamente particolare di questo mouse, ossia lo chassis di un Taipan privato della copertura superiore e arricchito da feature che gli permettono di modificarne ergonomia e dimensioni. Nel primo caso questo si ottiene cambiando i moduli laterali che possono essere montati nella versione "riposa dita" e che mettono le "ali" al mouse, conferendogli una forma assolutamente accattivante anche se leggermente ingombrante. Chi invece preferisce avere una presa migliore potrà sostituire queste due parti con due paratie prive dei supporti ma caratterizzate da una gomma antiscivolo nella parte interna, per permettere una migliore presa del pollice.

"Il vero pezzo forte dell'ergonomia del Razer Ouroboros è la possibilità di modificare la lunghezza del telaio"

Il vero pezzo forte dell'ergonomia del Razer Ouroboros è tuttavia rappresentato dalla possibilità di modificare la lunghezza del telaio: sganciando i due fermi nella parte inferiore si può allungare o accorciare il mouse per adattarlo a qualsiasi mano, anche per chi ha palmo e dita molto lunghe. Non solo: tramite un'apposita rotella, che maschera il vano batteria, è possibile regolare l'inclinazione della copertura posteriore. Questo si aggiunge alla simmetria perfetta della forma che vede nella parte destra e sinistra tre tasti funzione posizionati in modo da rendere questo Ouroboros perfettamente utilizzabile da utenti destrimani e mancini. Chiudono la lista delle caratteristiche essenziali i due pulsanti dorsali utilizzati per l'accensione, la rotella centrale in gomma morbida e, ovviamente i due tasti principali.

Ecco l'Ouroboros con i pad in gomma, ottimo per chi vuole maggiore grip.

Se il Taipan era un mouse tradizionale "a filo", il Razer Ouroboros è invece entrambe le cose: è infatti possibile utilizzarlo in wireless ricaricandolo sulla sua apposita docking station, previo inserimento della batteria nell'apposito vano posteriore. Si tratta di una pila a stilo da 1.2 volt da 2500 milliampere. Razer certifica l'utilizzo del mouse per otto ore, valore corrispondente al vero visto che abbiamo raggiunto questo limite oltrepassandolo di una mezz'oretta buona senza mai provvedere a una ricarica. Va però detto che tra un utilizzo e l'altro abbiamo provveduto allo spegnimento cliccando contemporaneamente sui due tasti dorsali. La gestione della carica è facile e intuitiva: sulla parte centrale è presente infatti un indicatore a tre led che mostra quanta energia residua sia presente nella batteria.

"La portata del segnale è ottima, visto che siamo arrivati a quattro metri di distanza dal sensore"

Tuttavia, nel caso il mouse si scarichi sul più bello, è possibile staccare il cavo che connette il ricevitore wireless al PC e connetterlo direttamente al mouse per ricominciare ad usarlo tranquillamente mentre si ricarica la batteria in automatico. La portata del segnale è ottima, visto che siamo arrivati a quattro metri di distanza dal sensore per utilizzarlo, ma non ci devono essere ostacoli a frapporsi tra mouse e ricevitore. Anche i tempi di risposta sono eccezionali e nelle prove che abbiamo effettuato possiamo dire di non aver notato differenza alcuna nell'utilizzo via cavo o wireless.

Oltre alle caratteristiche costruttive che rendono il Razer Ouroboros un mouse molto flessibile, degna di nota è l'eccellente qualità del sensore. Se i mouse più performanti in passato si sono spesso fermati alla soglia dei 6000 DPI, l'Ouroboros si spinge ancora più in là visto che il sensore incorporato è in grado di arrivare alla stratosferica lettura di 8200 DPI. Un valore talmente elevato da domandarsi chi possa effettivamente avere la necessità di una precisione simile quando già valori di 5000 DPI sono in grado di garantire la precisione più assoluta a chiunque e in qualsiasi condizione. In realtà, il vero valore aggiunto dato dal sensore 4G dell'Ouroboros risiede nella eccezionale capacità di configurazione e calibrazione in relazione al mouse pad posseduto.

Il mouse appoggiato alla docking station: notare gli indicatori di carica della batteria nel caratteristico colore verde Razer.

Tramite il software Synapse 2.0 è infatti possibile effettuare una procedura di calibrazione che adatta il segnale del sensore alla superficie da voi utilizzata in base a colore, riflettenza della luce e porosità del vostro mouse pad. Che lavoriate su un semplice tavolo in legno, su un pad in tessuto o una superficie sintetica, basta effettuare una semplice procedura di riconoscimento da salvare nel vostro profilo e in ogni occasione sarete in grado di sfruttare al meglio il mouse senza incorrere in salti del puntatore o rallentamenti o accelerazioni.

"Possiamo confermare l'eccellente reattività del mouse anche su superfici come il vetro o la plastica"

A conferma della reale utilità di questa funzione possiamo confermare l'eccellente reattività del mouse anche su superfici come il vetro o la plastica, previa procedura di adattamento. Nel caso siate possessori di un mousepad Razer, lo troverete precaricato all'interno del software di configurazione e potrete saltare questa procedura con un semplice clic.

Ovviamente, quella della selezione e della configurazione della superficie utilizzata è solo una delle feature presenti all'interno del Synapse 2.0. Una volta collegato il mouse è infatti vivamente consigliato spendere almeno una mezz'oretta per familiarizzare con tutte le funzionalità di questa utility che possono migliorarne esponenzialmente l'utilizzo. In prima fila troviamo le funzionalità di configurazione dei tasti, che permettono di assegnare a tutti i tasti funzioni predefinite o personalizzate dall'utente, che si tratti di semplici pressioni di un tasto della tastiera o macro complesse. A queste si aggiunge la possibilità di modificare al volo la sensibilità tra più profili predefiniti o crearne di nuovi passando in rassegna i pulsanti dorsali per adattarsi alle varie situazioni, in particolare negli sparatutto, come quando si passa da un fucile all'ottica da cecchino. Molto apprezzata dai perfezionisti è anche la possibilità di impostare la sensibilità separata per l'asse delle X e delle Y, l'accelerazione e il livello di polling del segnale che, quando impostato a 1000Hz, arriva a un tempo di risposta di 1 millisecondo.

La configurazione con le alette appoggia per appoggiare le dita: molto comodo per le sessioni prolungate. L'estetica cambia drasticamente ma il look rimane comunque molto accattivante.

Per finire non potevano mancare nel Synapse le classiche impostazioni di gestione dell'illuminazione del mouse (come tutti gli ultimi prodotti Razer emette un sinistro bagliore verdastro) e del consumo energetico della batteria, per misurare nel dettaglio quanta autonomia vi rimane.

"Sul fronte dell'ergonomia è in grado di adattarsi a qualsiasi mano"

E l'utilizzo vero e proprio? Confermando feature e caratteristiche tecniche snocciolate da Razer, possiamo dire che il Razer Ouroboros è un mouse eccellente sotto tutti i punti di vista. Sul fronte dell'ergonomia è in grado di adattarsi a qualsiasi mano ed è praticamente impossibile trovarne scomodo l'utilizzo a prescindere dalle dimensioni della vostra. Sicuramente la simmetria e la possibilità di allungarne e accorciarne il profilo è una feature eccellente che lo rende adatto a tutti, in particolare a chi ha le mani di grandi dimensioni. Da non sottovalutare anche la possibilità di modificare i profili laterali, che cambiano notevolmente l'impugnatura a seconda della necessità di grip o della comodità di utilizzo per le sessioni di lavoro prolungate.

Con funzionalità di gestione della sensibilità così avanzate, il suo regno è chiaramente quello degli sparatutto e in Quake III Arena possiamo dire di aver tirato fuori dal cilindro più di un bel frag al volo di railgun dopo solo una mezz'oretta di utilizzo. Niente da dire nemmeno negli action game come Batman Arkham City.

Questo primo piano esalta il livello delle finiture del Razer Ouroboros.

A questo abbiamo anche aggiunto le combo concatenate che ci hanno dato un vantaggio non indifferente durante le risse più furibonde. Anche con World of Warcraft l'Ouroboros se l'è cavata molto bene, ma in questo campo è sicuramente il mouse meno adatto in virtù dello scarso numero di tasti a portata del pollice. E in effetti le alternative dedicate ai MMORPG, sia in casa Razer che Logitech, non mancano.

"Le plastiche sono di buona qualità e piacevoli al tatto"

Prima di chiudere, meritano spazio le consuete considerazioni sulla qualità costruttiva che pare essere, come per tutti i prodotti Razer, di alto livello. Le plastiche sono di buona qualità e piacevoli al tatto, anche se la forma leggermente appuntita del frontale e dei poggiadita montabili lateralmente fa temere per eventuali cadute.

Niente da dire invece sulla reattività dei pulsanti e della rotella, sul cavo ricoperto in tessuto intrecciato per evitare arrotolamenti e tagli e sulla piedinatura teflonata che garantisce un'ottima scorrevolezza in ogni occasione. L'affidabilità è questione di tempo, e quindici giorni sono effettivamente pochi per dare una valutazione precisa, ma la sensazione è di trovarsi tra le mani un prodotto in grado di affrontare un utilizzo prolungato durare nel tempo senza dare alcun problema.

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In conclusione, possiamo dire che quest' ultima proposta di Razer è una delle più interessanti viste sinora. L'ergonomia, la flessibilità e la precisione di questo mouse sono tra le migliori mai viste sul mercato e lo pongono su un livello qualitativo molto elevato, come del resto ci si attende da un'azienda di questo livello. Anche la qualità costruttiva è molto buona e bisogna riconoscere che i progettisti hanno concepito un prodotto modulare (di fatto sono due componenti che si incastrano l'una nell'altra) senza dare all'utente alcuna sensazione di scarso assemblaggio della componentistica.

"Il prezzo di 120 euro non nega al Razer Ouroboros un 9 in pagella"

Forse per i materiali si sarebbe potuto investire su qualche inserto in metallo, ma stiamo andando a cercare il pelo nell'uovo di un prodotto comunque di altissimo livello che riflette questa qualità anche nel prezzo finale. Si parla di 120 euro: una cifra molto elevata che lo pone chiaramente fuori dalla portata delle tasche di moltissimi utenti ma non gli nega un sacrosanto 9 in pagella.

A parte questo, a meno che non abbiate esigenze particolari sul fronte degli MMO, non ci sono validi motivi per non dichiarare il Razer Ouroboros uno dei migliori mouse di cui qualsiasi giocatore possa dotarsi in questo inizio di 2013, e probabilmente per parecchi mesi a venire.

9 / 10