Razer Panthera Evo - recensione
La periferica definitiva per i “picchiatori” competitivi?
La scena competitiva dei picchiaduro è in costante ascesa. Razer, tra i migliori produttori al mondo di periferiche per gaming, lo sa bene ed ha da poco lanciato sul mercato l'arcade stick Panthera Evo, evoluzione del Panthera da cui prende il design basilare e ne migliora alcuni aspetti aggiungendo qualche gradita funzione. Si tratta di un arcade stick brandizzato PlayStation 4.
Ciò significa che il layout dei tasti rispecchia quello del controller della console di Sony e che non è compatibile con Xbox o Nintendo Switch. Su PlayStation 4 non ci sono tantissimi picchiaduro in esclusiva, ma la console Sony ha una base installata notevolmente maggiore rispetto alla macchina di Microsoft. Da questo punto di vista ha quindi perfettamente senso la scelta di Razer; la buona notizia è che la periferica è compatibile in maniera plug & play anche con i giochi di Steam e con quelli per PC in generale scaricando i driver sul sito Razer.
Passando all'espetto estetico, la periferica è solida ma anche compatta. Rispetto ad altri stick è più stretta in larghezza e permette di essere appoggiata sulle gambe grazie ad un buono spessore e una superficie inferiore in gomma molto confortevole. Come potete vedere dal nostro video unboxing, il prodotto è ben confezionato e imballato, essendo protetto da due supporti in gommapiuma e un cellophane spesso e resistente.
Il layout scelto è di tipo Vewlix a otto pulsanti. Questi sono caratterizzati da switch meccanici fatti in casa Razer, gli stessi che troviamo sulle tastiere gaming del produttore. Questi interruttori sono stati sottoposti a rigorosi test e realizzati in collaborazione con i migliori atleti di eSport del mondo e celebrità della community, tra cui Xian Ho Kun del Team Razer e Kenny Omega. I tasti sono garantiti per 30 milioni di attivazioni, una lunghezza ben superiore rispetto alla media delle periferiche della categoria. Per quanto riguarda la levetta analogica, è di tipo Sanwa, e garantisce precisione nei movimenti e nell'attivazione delle combo. Abbiamo poi tutti i tasti del DualShock 4, compresi R3 ed L3, tasto share ed il touchpad, ed un jack per le cuffie sul fianco. Si fa sentire però l'assenza di un secondo stick analogico per ruotare la telecamera nelle modalità foto o replay.
Il Panthera Evo è interamente personalizzabile con grafiche e colori. Potrete infatti sostituire il design di fabbrica con alcuni template già pronti e scaricabili sul sito Razer o se preferite realizzarne di personalizzati a vostro piacimento, in modo tale da presentarvi ai tornei con una periferica unica e che non passi inosservata. Sostituire l'artwork è abbastanza semplice, basta rimuovere la cover superiore in plexiglass che sfortunatamente trattiene le impronte digitali. Gli amanti del modding saranno felici di sapere che si può intervenire sulla circuiteria per modificare i tasti plasmandoli alle proprie esigenze e la modifica è più semplice rispetto al modello precedente.
La periferica si connette alla console con un cavo USB della lunghezza di tre metri, che consente di stare ben distanti dallo schermo, magari comodi sul divano appoggiandola sulle gambe. Quando non in uso, il cavo può essere riposto nell'apposito e pratico vano, una possibilità che sarà sicuramente apprezzata dai maniaci dell'ordine. Passiamo ora al cuore della nostra recensione, ovvero la prova su strada. Abbiamo testato il Panthera Evo con alcuni dei picchiaduro più tecnici del momento come Tekken 7, Street Fighter V, Mortal Kombat XL e Dead or Alive 5.
L'esperienza d'uso è stata incredibile. Il Panthera Evo è preciso, confortevole e soprattutto solido, caratteristica questa che è forse la più ricercata tra gli incalliti dei picchiaduro. Perché si sa, nel bel mezzo di una lotta competitiva i tasti e le levette si vanno spesso ad azionare con una forza che può arrivare a essere fino a venti volte maggiore di quella necessaria. È veramente facile e piacevole eseguire le combo più articolate con questa periferica di Razer. Ma quel che a nostro avviso è uno degli aspetti vincenti è la sua compattezza. Con le sue dimensioni contenute ed un peso di appena 3 chili, il Panthera EVO è utilizzabile in poco spazio e facilmente trasportabile.
Avevamo a disposizione anche un Fighting Stick Mini 4 della Hori, che abbiamo testato spalla a spalla per avere un rapido termine di paragone. Benché si tratti di una periferica di fascia nettamente inferiore, la differenza è stata veramente dal giorno alla notte. L'arcade stick di Hori sembrava un giocattolino a confronto e dopo aver provato la pantera di Razer, non vorrete più separarvene. Si tratta indubbiamente di uno tra i migliori arcade stick per PS4 disponibili sul mercato, e il prezzo è in linea con quello che offre. 199 Euro non sono per niente pochi per una periferica compatibile solo con console PlayStation 4, ma per fortuna c'è anche la possibilità di utilizzarla anche su PC e lì ci sono migliaia di picchiaduro.
Le caratteristiche al top sono tante: tasti meccanici, layout Vewlix e leva Sanwa, possibilità di personalizzare la periferica adattandola alle proprie esigenze tecniche ed estetiche. Difetti? Veramente pochi, tra cui la mancanza di una seconda levetta. Ma per quanto viene messo sul piatto ci si può benissimo passare sopra. Certamente non è una periferica adatta ai giocatori casual, bensì destinata agli intossicati dei picchiaduro ed a chi si dedica giornalmente al competitivo e partecipa ai tornei eSportivi: venduta a cinquanta euro in meno avrebbe portato a casa un ineccepibile bollino Raccomandato, ma questo non ci impedisce segnalarvela come una delle migliori soluzioni in questa categoria di prodotti.