Razer Wildcat - recensione
Per chi cerca la personalizzazione ad ogni costo.
Cinque anni fa Razer lanciava sul mercato gli innovativi controller Onza e Sabertooth, che hanno spopolato nell'ambito dell'eSport grazie a un livello di personalizzazione mai visto prima, con l'utilizzo di una coppia di pulsanti aggiuntivi programmabili a piacimento e di una ghiera per la regolazione della resistenza degli stick analogici. Caratteristiche che purtroppo li hanno portati ad essere proibiti dalla Major League Gaming, ritenendoli troppo sofisticati e in grado di aggirare le limitazioni che i normali controller da gioco si portano dietro, anche se Razer è riuscita con il tempo a farli accettare nei maggiori tornei.
Consci dell'esperienza accumulata con i precedenti controller e dei numerosi feedback ricevuti dagli utenti, in particolar modo da alcuni dei top team mondiali come Sinrgy e Counter Logic, gli sviluppatori di Razer hanno rilasciato un nuovo prodotto destinato ai gamer incalliti, destinato stavolta alnumero uno di casa Microsoft, l'Xbox One, studiato sempre per offrire altissime prestazioni e comodità: il Wildcat. Questa nuova periferica di Razer propone un design rielaborato sulla falsariga della livrea del controller ufficiale Xbox One ed è composto da quattro tasti aggiuntivi, due grilletti removibili e due bumper, una coppia di impugnature adesive gommate per aumentarne l'ergonomia, stick analogici rinforzati con una struttura in alluminio, oltre ad un mini-pannello di controllo dotato di connettore jack per l'headset.
Effettuando l'unboxing ci accorgiamo dell'enorme cura per i dettagli che da sempre contraddistingue Razer: oltre al manuale e alle carte d'ordinanza, troviamo il controller e i suoi accessori riposti in una pregevole borsa col logo dell'azienda californiana in tessuto nero e ricoperti per ulteriore sicurezza in uno strato di spugna morbidissima. Tra gli accessori troviamo un cavo USB staccabile in tessuto intrecciato, una coppia di adesivi e il cosiddetto Accessory Pack.
Si tratta di un'ulteriore confezione che contiene i due grip pad in gomma adesiva, un piccolo cacciavite TORX da utilizzare per personalizzare i grilletti posteriori e una coppia di cappucci in silicone per la copertura degli stick analogici, dotati di una superficie texturizzata per aumentarne la presa. La scelta di Razer di utilizzare Grip Pad adesivi probabilmente non è delle migliori: se da un lato possiamo sostituirli a piacimento, dall'altro la loro applicazione risulta alquanto scomoda e necessita di una particolare attenzione per evitare pieghe e bolle d'aria.
Preso in mano il controller, possiamo soltanto constatarne la solidità e la robustezza, allo stesso livello del pad ufficiale Xbox One, grazie all'ottima qualità dei materiali e a un assemblaggio di alto livello. Il Wildcat è caratterizzato da una struttura in materiale plastico molto ergonomica, con una finitura color nero opaco su cui in controluce si distingue il logo Razer. I quattro tasti principali sono perfettamente incastonati nella struttura e seguono i colori tipici del controller Microsoft, così come la croce direzionale.
Gli stick analogici sono realizzati in gomma e plastica, e sono rinforzati mediante una struttura in metallo che ne previene l'usura dovuta al tempo. Nella parte inferiore del controller troviamo un pannello di controllo rapido dove possiamo intervenire su molteplici aspetti della nostra esperienza videoludica, tra cui la gestione dei profili personalizzabili, l'attività del microfono, i volumi e le opzioni della chat. Nella zona superiore troviamo due selettori in corrispondenza dei classici grilletti RT e LT, che hanno la funzione di ridurne la corsa di attivazione, caratteristica molto utile nei giochi FPS su determinati tipi di armi per consentirne l'utilizzo in maniera più precisa.
Inoltre sono presenti due ulteriori tasti programmabili M1 e M2, molto comodi da raggiungere con gli indici. Sul retro si trova l'incavo dove posizionare i grilletti aggiuntivi removibili con le relative clip di sblocco, che servono per utilizzare i grilletti rimossi precedentemente. Il Razer Wildcat è disponibile solamente nella modalità con cavo (ed è un vero peccato) per mezzo di un connettore micro-USB. Il cavo in tessuto è dotato di un plug a disconnessione rapida, in modo da evitare cadute accidentali della console in caso di strattonamenti improvvisi.
Il pannello di controllo rapido integrato ci permette, come visto in precedenza, di rimappare completamente i tasti del controller a seconda del profilo scelto, segnalato dai led posti di fianco al tasto XBOX. È sufficiente esercitare una pressione di qualche secondo sul tasto di mappatura fin quando non lampeggerà il LED relativo al profilo, successivamente basterà tenere premuto uno dei quattro tasti programmabili e selezionare il tasto da assegnargli.
Abbiamo testato il Razer Wildcat durante diverse sessioni di gioco più o meno lunghe e, data la sua pressoché identica struttura, il passaggio dal controller ufficiale Xbox One non è stato per niente traumatico. Forma e design sono sostanzialmente identici, con una migliorata ergonomia grazie alle impugnature gommate installabili a piacimento. Il peso è adeguato al suo utilizzo, appena 260 grammi per sfruttarlo a lungo senza problemi di alcun tipo. I pulsanti sono dotati di tecnologia Hyperesponse e restituiscono un feedback eccellente e gradevole con una soglia di attivazione pressochè minima rendendo le azioni da svolgere davvero semplici e rapide, similmente a quanto avevamo rilevato qualche anno fa con l'Onza.
In Halo 5 ad esempio, grazie al blocco fisico dei grilletti LT e RT,siamo riusciti ad effettuare delle uccisioni davvero incredibili, specialmente grazie all'aumento della velocità di fuoco, come nel caso dell'utilizzo di fucili semi-automatici. Con Forza Motosport 6 ci siamo concentrati nell'uso dei grilletti posteriori, utilizzati come leve di un cambio posto sopra il volante e sono risultati essere magnificamente comodi e utili. Gli unici appunti da fare a questo controller sono legati agli stick analogici che sono ottimi ma forse non raggiungono il livello di precisione assoluta del controller ufficiale Xbox One in versione Elite. Quest'ultimo non ha praticamente zona morta centrale ed è veramente sensibile a microspostamenti iniziali quando il Wildcat invece ha un minimo di gioco iniziale, anche se poi nel direzionamento è praticamente perfetto.
Possiamo quindi dire che Razer ha fatto nuovamente centro, sfornando un nuovo controller dedicato ai giocatori professionisti di ottimo livello. La base di partenza è quella del controller ufficiale Xbox One, con diversi importanti novità sul piano funzionale ed estetico, come l'aggiunta di quattro nuovi tasti rimappabili, un pannello di controllo dedicato, un D-Pad ridisegnato e stick analogici rinforzati. Il punto forte di questo controller è senz'altro l'ergonomia, essendo molto comodo da usare e molto leggero e a seguire le funzionalità extra e la velocità di risposta dei tasti principali.
Purtroppo l'assenza della modalità wireless è un handicap, nonostante la scelta di Razer sia dettata essenzialmente dal voler raggiungere quella fetta di giocatori che milita nei tornei professionistici, dove la modalità cablata è la più gettonata, essendo quella a minor latenza, ma per una console casalinga è estremamente importante non limitare la libertà di gioco.
Il prezzo del Wildcat attualmente è di 149 euro, una cifra molto alta considerando ciò che offre, anche in considerazione del fatto che, allo stesso prezzo, è possibile acquistare il controller originale Xbox Elite, utilizzabile anche in modalità wireless. Ma si tratta comunque di un prodotto di valore, caratterizzato da ottime qualità costruttive, ergonomia e funzionalità aggiuntive e per questo va tenuto in debita considerazione da chi vuole avere quel qualcosa in più mentre gioca ed è disposto a spendere un extra molto consistente per averlo.