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Il Padrino II

La pistola lasciala. Prendimi i cannoli.

Se i vostri uomini non sono particolarmente portati all'estorsione, si tratta di una scelta rischiosa, ma con il procedere del gioco e l'accumulo di risorse, potrete investire i vostri guadagni in nuove abilità o rinforzarne la resistenza. Fortunatamente i vostri picciotti non moriranno mai in modo "tradizionale" e definitivo, ma si limiteranno a rimanere inattivi per alcuni minuti.

L'idea non è affatto male, perchè assicura che possiate proseguire coi vostri affari a lungo se lo desiderate, magari facendo "favori" a poliziotti corrotti o a personaggi pubblici di una certa caratura, come distruggere una specifica attività commerciale o dare una bella "ripassata" a specifiche persone invise a questo o quello. Il sistema dei favori è un concetto decente solo in teoria, ma il modo in cui il gioco ce li presenta è oltremodo comico, oltre che sintomatico di una serie di compromessi a cui il pigro design del gioco si è piegato. Quasi esilarante è la serie di mentecatti che vi si presenterà davanti dal nulla. Alcuni chiederanno di massacrare il partner che li cornifica, mentre il tizio accanto non desidererà altro che la morte del suo padrone di casa, talmente tanto carogna da aver deciso di ristrutturare il suo appartamento. Praticamente la fiera del crimine a buon mercato, peccato che funzioni maledettamente male.

Fico, le pettinature improbabili sono la cosa migliore del gioco.

Ma sopportare queste stranezze è tristemente necessario. Per fare veri progressi, non dovrete semplicemente fare a pezzi tutte le imprese delle vostre famiglie concorrenti, ma dovrete scoprire esattamente dove ogni membro della gang avversaria è solito bazzicare e quindi farlo fuori in un modo preciso. Prendendo ispirazione dalle missioni di eliminazione del primo capitolo, liberarvi dei nemici non sarà così facile come potrebbe sembrare. Per portare a termine le esecuzioni dovrete infatti seguire precise istruzioni, talvolta un po' complesse. Una volta che avrete messo fuori combattimento questi "soldati", giungerà la ritorsione che sarà sempre più debole fino a quando l'intera famiglia sarà alla vostra completa disposizione e potrete completare l'opera ammazzando tutti, don compreso, prima di mandare il vostro esperto in demolizioni a finire l'opera con un bel botto .

Con cinque famiglie diverse da combattere in tre ambientazioni (New York, Florida e Cuba) la formula viene ripetuta, risciacquata e riciclata con elementi di trama che si inseriscono ogni tanto senza particolare efficacia. Come nel titolo precedente, l'elemento narrativo appare opzionale, come se fosse stato semplicemente appiccicato sopra al gameplay, e per questo motivo perde ogni fascino, tutta la sua forza e il vero ruolo perno che in questo genere di giochi deve invece avere. Nella prima parte del gioco, ad esempio, il fatto di non avere nessuna missione specifica da portare a termine disorienta alla grande. Senza nessun indicatore da seguire sulla mini mappa, vi troverete a fare inutili favori a chiunque solo per avere la sensazione di fare qualcosa sul serio. Ma una volta che comincerete a capire che dovete cercare le attività delle famiglie rivali e farle a pezzi, così come spazzare via i loro sgherri, vi sentirete considerevolmente sollevati dall'essere riusciti a levarvi dalle scatole questa serie di stupidi lavoretti.