The Walking Dead: Starved For Help - review
Solo gli zombie hanno fame?
A quasi due mesi dalla pubblicazione del capitolo iniziale dell'adventure ispirato alla serie di The Walking Dead, i cui fumetti hanno dato i natali anche a una celebre serie televisiva, è arrivata finalmente anche la seconda puntata realizzata da Telltale Games per il mercato dei videogiochi.
Come avevamo avuto modo di spiegarvi in occasione della recensione originale, le vicende di un gruppo di sopravvissuti alla più classica apocalisse zombie continuano in un pacchetto scaricabile da Xbox Live o PSN per circa cinque euro, mentre su Steam occorre acquistare il pacchetto completo.
Non importa che abbiate giocato o meno la puntata precedente: in questo caso il gioco genera per voi una situazione di partenza precalcolata con personaggi, rapporti interpersonali e oggetti per permettervi di vivere questa porzione delle vicende della storia che non avete giocato.
Nel secondo caso invece si prosegue normalmente con le scelte e le conseguenze delle azioni che hanno portato allo storyboard attuale: un'ipotesi sicuramente preferibile in quanto ci si perde tutto il pregresso in termini di storia complessiva.
"Non importa che abbiate giocato o meno la puntata precedente."
Ovviamente anche noi abbiamo deciso di continuare in base alle scelte intraprese nel primo titolo che consistevano essenzialmente nel salvare da morte sicura uno o l'altro compagno d'avventura o comportarsi in modo amichevole, ostile o neutrale con i vari membri del gruppo. Esattamente come nel primo episodio, anche in Starved to help le reazioni dei nostri interlocutori saranno la conseguenza delle nostre scelte precedenti e ora che la storia inizia a dipanarsi in modo consistente ci si accorge che anche i rapporti interpersonali del protagonista iniziano ad assumere una certa importanza.
Naturalmente non possiamo rivelare nulla di quanto accade durante il gioco poiché non vogliamo correre il rischio di spoilerarvi questa o quella fase della storia: vi basti sapere che il gruppo formatosi intorno alla figura di Lee, inizierà ad avere qualche problema di approvvigionamento e quello del bisogno di cibo sarà il motore che guiderà le azioni e i numerosi conflitti di tutto il gruppo fino a un incontro casuale che farà da prologo alle vicende successive.
Per il resto, non c'è molto altro da segnalare se non che le meccaniche punta e clicca del primo episodio sono rimaste inalterate, per quanto in questo caso ci siano meno scene d'azione che coinvolgano gli zombie e più conflitti tra umani in cui bisognerà essere lesti di mano con armi e oggetti di vario genere.
"La qualità dell'avventura è in linea con quanto giocato due mesi fa con dialoghi multipli azzeccati e situazioni da cui occorre uscire con un minimo di fantasia."
La qualità dell'avventura è infatti in linea con quanto giocato due mesi fa, con dialoghi multipli azzeccati, situazioni da cui occorre uscire con un minimo di fantasia (ma nulla di realmente inaffrontabile anche per i novizi di questo genere) e un comparto tecnico semplice ma piacevole e caratterizzato dal punto di vista grafico, con ovvi richiami alle radici fumettistiche della serie.
Come per il capitolo introduttivo, dobbiamo rimarcare ancora una volta la brevità di questo singolo episodio, al livello di quello originale: nel giro di un paio d'ore scarse si gioca tutto senza troppa fatica dall'inizio alla fine. Se pensiamo che occorrerà aspettare quasi due mesi per mettere le mani sul terzo appuntamento della saga (25 agosto) capite che molti potrebbero storcere il naso prima di sborsare i pochi euro richiesti per questa nuova puntata della serie.
Tuttavia, ora che i capitoli disponibili sono due ha sicuramente senso prendere in considerazione l'idea di ricominciare una seconda partita in parallelo alla prima ed effettuare scelte completamente diverse: le linee guida della vicenda rimangono le stesse, ma personaggi, dialoghi e rapporti interpersonali cambiano, a volte anche drasticamente. Provare per credere.