Red Dead Redemption

Anche il multiplayer ha molto da offrire: gli eventi Social Club sono disponibili in ogni momento semplicemente giocando connessi e attraversando le tre macrozone di cui è composto il gioco.

Oltre agli eventi spot, che comunque riproducono grossomodo la struttura delle missioni giocate in solitario, molto apprezzato è stato il multiplayer nudo e crudo che ripropone molto bene il gameplay di molte modalità già viste in azione in GTAIV e alcune di completamente inedite, come Gold Rush e un sacco di varianti del Capture the Flag.

L'ottima fisica del gioco in concomitanza con la varietà delle armi presenti e la conformazione del territorio sono una fonte di ispirazione per le sparatorie assolutamente infinita che, a tutt'oggi, permettono di creare numerose occasioni di divertimento per i bandidos dilettanti che vogliano farsi un nome nel vecchio West virtuale.

Ovviamente non pensate di acquistare oggi Red Dead Redemption solo per le opportunità online, visto che le dimensioni della community online non sono elevatissime (a ridosso della pubblicazione si giocava a ogni ora del giorno e della notte ora non è effettivamente più così) e con il passare dei mesi l'interesse per il multiplayer scemerà ulteriormente.

Se invece riuscirete nell'impresa di convincere la vostra cerchia di amici videogiocatori ad effettuare un acquisto in simultanea, allora anche in questo caso potreste godere di parecchie ore di divertimento extra e sbloccare un buon numero di achievement correlati al multiplayer, visto che di contenuti sotto questo punto di vista ce n'è in abbondanza.

Red Dead Redemption è stato infatti curato in modo quasi maniacale sul fronte degli add-on da parte di Rockstar, con la pubblicazione di una valanga di DLC che hanno aggiunto ogni genere di contenuti: missioni singole e quest, modalità multigiocatore competitive e cooperative, achievement, armi, vestiti e chi più ne ha più ne metta.

Oltre ai pack Fuorilegge per Sempre, Leggende e Killer, Modalità Libera, Bari e Bugiardi e Hunting and Trading che comprendono tutto quello che abbiamo sintetizzato poco sopra, spicca lo splendido Undead Nightmare che aggiunge cimiteri e cittadine piene di zombie da affrontare in singleplayer e multiplayer, e una nuova serie di chain quest che allungano ulteriormente la già eccezionale longevità di questo gioco.

Tornando quindi alla domanda che ci siamo fatti all'inizio dell'articolo, e ferme restando le qualità messe in evidenza nell'ottima recensione del nostro Filippo Facchetti targata maggio 2010, l'impressione è che l'esborso economico valga ancora la candela di un gioco assolutamente ancora al passo con i tempi praticamente sotto tutti i punti di vista.

Red Dead Redemption rimane quindi un must have assoluto anche nell'anno di grazia 2011 e nell'immediato futuro solo L.A. Noire potrà distogliere, anche solo parzialmente, l'attenzione dalle vicende di Jack Marston e Dutch Van Der Linde. In ogni caso il valore intrinseco di questo prodotto rimane fuori discussione e giustifica ampiamente quello commerciale cui abbiamo accennato nel paragrafo introduttivo.