Red Faction: Armageddon
Si torna su Marte.
Il vecchio Red Faction: Guerrilla, pur non essendo un capolavoro della categoria, aveva dalla sua una serie di ottime feature, prime fra tutti l’ottima distruttibilità ambientale, garantita da una fisica davvero notevole, e, più in generale, la solidità del gameplay. I difetti non mancavano, questo è certo (come ad esempio la pessima IA e l’approssimativa struttura narrativa), ma a conti fatti l’esperienza risultava gradevole e stimolante.
Con Armageddon gli sviluppatori non sembrano però intenzionati ad accontentarsi di realizzare un gioco “discreto” ma, come anticipatovi anche dal nostro Facchetti al recente E3, puntano a qualcosa di più coinvolgente, divertente e appassionante. L'obiettivo e la realizzazione di un “must”, capace di soddisfare le aspettative di qualsiasi appassionato della categoria e non solo…
La sfida è senza dubbio molto ambiziosa ma, a giudicare da quanto visto in occasione della gamescom, sembra che Volition abbia davvero imboccato la strada giusta, tentando tra l'altro la strada del confronto diretto con quel Dead Space 2 del quale vi abbiamo appena parlato.
L’avventura, che accadrà decine di anni dopo gli eventi di Guerrilla, non sarà più ambientata non in superficie bensì nelle profondità di Marte dove il nostro nuovo alterego, un discendente del caro vecchio Alec Mason, dovrà vedersela con innumerevoli avversari, tra cui una nuova minaccia del tutto inaspettata.
Oltre alle varie fazioni pre-esistenti o formatesi nel corso degli anni sul pianeta rosso, dovremo infatti vedercela anche con una temibilissima razza aliena, caratterizzata da una forza e una sete di sangue senza eguali.
A rendere il tutto ancor più interessante vi sarà inoltre la natura stessa di queste temibili creature: al fine di rendere ogni incontro tutt’altro che prevedibile, gli sviluppatori hanno infatti pensato bene di realizzare un discreto numero di varianti aliene, ognuna caratterizzata da specifiche abilità, punti di forza, debolezze e soprattutto dimensioni.
Vi potrebbe ad esempio capitare di combattere contro degli alieni a due zampe e, poco dopo, di fronteggiarne alcuni a quattro zampe, più veloci e famelici dei precedenti. Insomma, in ogni momento sarà necessario variare il proprio approccio tattico-strategico in base al nemico di turno.
La notizia più gradita riguarda tuttavia l’IA degli avversari. A differenza di Guerrilla, dove in alcuni casi era possibile rimanere basiti di fronte alla totale incapacità dei propri oppositori, in Armageddon ogni creatura o individuo ostile sarà in grado di mettere a dura prova le nostre abilità.
Come? Semplice, cooperando in maniera efficace e sfruttando il territorio e gli elementi al suo interno in maniera più significativa e soprattutto sensata rispetto al passato. Dimenticatevi quindi gli assalti all’arma bianca di Guerrilla in cui era possibile sopravvivere contro decine di soldati nemici senza eccessivi sforzi, perché qui un solo passo falso potrebbe costarvi la vita.