Skip to main content

Red Faction Guerrilla

C'è vita su Marte.

Il tema della resistenza clandestina è sempre stato un punto cardine della trama della saga di Red Faction, ma fino ad oggi non è mai stato così apertamente politicizzato come in questa terza incarnzaione del franchise. La prima uscita a staccarsi dal genere FPS tra l'altor, per diventare un gioco free roaming in terza persona. Qualcosa è andato storto ed il sogno di libertà si è presto trasformato in qualcos'altro, qualcosa ben sintetizzato in una frase del nostro eroe, Alec Mason: "I liberatori sono presto diventati una forza di occupazione".

L'Earth Defence Force ha di fatto nascosto un regime paranoico e totalitarista dietro il paravento della liberazione dei coloni Marziani. Blocchi stradali sorvegliati da soldati pesantemente armati, persone imprigionate senza un giusto processo ed altre amenità costituisco la triste routine giornaliera marziana. La propaganda di regime tiene buona la popolazione assicurando che la Red Faction, il movimento di lotta clandestina, e debole, inefficace e allo sbando, mentre voi assaltate le basi del governo con esplosivi improvvisati e armi rubate. Se tutto questo vi ricorda qualcosa, non state sbagliando: il linguaggio e l'iconografia sono troppo specifici per essere un caso. Questa è palesemente la resistenza irachena, e voi giocate con i terroristi.

Nonostante stia lentamente scomparendo la mentalità "noi-buoni contro loro-tutti-cattivi" relativa ai conflitti in medio oriente, inserire questo genere di tematiche in un intrattenimento "leggero" come un videogioco può apparire una mossa azzardata, addirittura stupida, anche se il sottotesto della trama non si spinge mai oltre il concetto che ogni combattente per la libertà è un terrorista agli occhi dei suoi avversari.

All'inizio Mason non vuole avere assolutamente niente a che fare ne con la Red Faction o con le forze occupanti dell'EDF. E' un uomo qualunque giunto su Marte per lavorare come minatore e guadagnarsi il pane onestamente. Sfortunatamente suo fratello viene ucciso in quanto sospettato di collaborazione con la Red Faction ed ovviamente ci vuole veramente poco perchè il fango gettato sul tuo stesso sangue, ricada su di te. Costretto a difendersi dalle accuse e dai tentativi di intimidazione, Mason sceglie di diventare un fuggitivo e arruolarsi nella file della Red Faction, anche se parlare di "scelta" è decisamente fuori luogo. Il suo arruolamento tra le fila della resistenza appare come l'unica strada percorribile per la sopravvivenza. Dunque si, è vero che il nostro alter ego è un terrorista, ma lo è diventato per esigenza, non per scelta.

La possibilità di distruggere ogni cosa, aggiunge un pizzico di strategia a un gameplay ben ancorato a dinamiche classiche.

L'obiettivo del gioco è dunque scacciare l'EDF da Marte, per fare questo bisogna ridurre a zero l'influenza delle armate occupanti in sei settori per poi procedere con la battaglia finale di liberazione. Completare le missioni per la Red Faction è ovviamente il modo migliore per perseguire il proprio obiettivo e sviluppare la trama. Il più delle volte si tratta di attaccare la base EDF con piccoli attacchi fulminei e sanguinosi, d'altronde il gioco si chiama Guerrilla, mica Scaramuccia.

La mappa globale indica le azioni di guerriglia con una icona verde e gli obiettivi EDF in blu. Dopo starà a voi scegliere il veicolo che preferite e affrontare le missioni nell'ordine che volete. Le variabili a disposizione sono essenzialmente minigiochi e missioni secondarie: demolire la tal struttura con una arma specifica in un tempo limite o liberare dei prigionieri, piuttosto che difendere degli avamposti della Red Faction o attaccare le postazioni EDF. Altri obiettivi possono presentarsi mentre vi state recando verso una missione, come la distruzione di un convoglio EDF che incontrate lungo la strada.

Ulteriori passi avanti verso la libertà possono essere fatti distruggendo edifici fondamentali per l'EDF, basi militari, complessi industriali e così via, più sarà grosso il bersaglio maggiormente si allenterà la morsa degli occupanti una volta distrutto e, ovviamente, maggiore sarà anche il dispiegamento militare che vi darà il benvenuto. Un po' come in un destruction derby, tutto ruota intorno al concetto di demolizione, con l'engine del gioco che non vede l'ora di farvi vedere quante belle cose sa fare.