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Resident Evil: Operation Raccoon City

Gli zombi stanno per tornare...

Gli zombi non saranno tuttavia i nostril unici nemici, poiché le strade saranno popolate anche dai soldati delle Forze Speciali Americane, ma stando a quanto trapelato neanche loro rappresenteranno un ostacolo significativo... ma i BOW... gli immancabili BOW, beh, loro saranno tutta un'altra cosa. Di fronte a un nemico come il Tyrant T-103, giusto per citarne uno a caso, il gioco di squadra sarà assolutamente fondamentale, e spesso potrebbe anche non bastare, costringendoci alla fuga.

La frenesia delle sparatorie sarà intramezzata da sporadiche situazioni scriptate volte a ricordarci il glorioso, terrificante passato del brand (prepariamoci dunque a fare qualche salto dalla sedia), ma non aspettatevi chissà cosa perché l'esperienza sarà, come detto, incentrata principalmente sull'azione.

Ora dopo ora l'obiettivo sarà infatti quello di farsi strada, un passo alla volta, tra le strade di Raccoon City eliminando nemici, completando particolari obiettivi e cercando di preservare il "buon" nome dell'Umbrella. Insomma, dovrete sparare, sparare e ancora sparare.

E in questo senso il multiplayer competitivo sarà la classica ciliegina sulla torta. Affrontando le modalità proposte si potranno intraprendere sfide di squadra. Nel corso del Captivate, ad esempio, è stata mostrata una mappa in cui si è svolto un frenetico 4 vs. 4 secondo le regole del Team Attack in cui l'obiettivo era quello di conquistare il maggior numero di punti possibili in soli cinque minuti di gioco.

E secondo voi come si conquistavano i punti? Ma è ovvio, uccidendo zombi, eliminando i giocatori della squadra avversaria, facendo a pezzi i BOW. Il maggior numero dei punti derivavano chiaramente dal'eliminazione dei nemici "umani", ma anche i BOW contribuivano allo score delle due squadre in maniera significativa.

Alla luce delle profonde differenze fra le classi proposte il multiplayer si prospetta divertente e stimolante ma, come sempre, la chiave del successo sarà il gioco di squadra. Un gruppo affiatato, in grado di mettere in atto delle valide strategie di squadra, non avrà mai grandi problemi, se non in rare occasioni.

Gli Hunter, ad esempio, vista la loro grande agilità e velocità, saranno in grado di sorprendere anche i più esperti, ma Kawata sostiene che anche questa particolare tipologia di avversari potrà essere in qualche modo "controllata". Come? Per il momento non ci è dato saperlo.

Al di là di tutto l'impressione è che Operation Raccoon City abbia ancora bisogno di qualche "sorpresa" per rivelarsi un vero must, specie se consideriamo che nel medesimo periodo della sua release, arriveranno sul mercato dei "giochini" del calibro di Uncharted 3 e Gears of War 3, entrambi molto promettenti proprio sul versante del multiplayer.

Ad ogni, basandoci su ciò che è stato possibile vedere, il rischio è infatti quello che il titolo possa rivelarsi solo l'ultimo di una lunga serie di pregevoli TPS incapaci però di rimanere nel cuore degli appassionati. Si tratta senza dubbio di un esperimento che potrebbe anche gettare le basi per un prevedibile Resident Evil 6, ma nonostante questo la speranza è che possa rivelarsi un titolo meritevole di attenzione non solo da parte degli appassionati del brand.

Successo o fallimento, dunque? Eurogamer.it cercherà di trovare una risposta a questa difficile domanda quanto prima, perciò non perdete di vista le nostre pagine!

Resident Evil: Operation Raccoon City è previsto su PC, PS3 e X360 verso la fine del 2011.

Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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Resident Evil: Racoon City

PS3, Xbox 360, PC, Windows Phone

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