Resident Evil: The Darkside Chronicles
L'orrore prende forma.
Dopo il milione di copie vendute con Resident Evil: Umbrella Chronicles, il Producer Masachika Kawata si propone di applicare la medesima formula vincente, ma non senza tutti gli accorgimenti del caso. Darkside Chronicles può infatti vantare due protagonisti d'eccezione: Leon S. Kennedy e Claire Redfield. Come lo stesso Kawata ammette, i raccordi con l'indimenticabile Resident Evil 2 saranno molteplici: "Volevamo assolutamente inserire Resident Evil 2 in Umbrella Chronicles, ma purtroppo non ce l'abbiamo fatta per motivi di tempo. Per noi è un po' come finire il lavoro iniziato tempo fa. Sappiamo inoltre che Resident Evil 2 è uno dei capitoli più apprezzati della saga, quindi l'idea di lavorare insieme a Cavia usandolo come base per la storia di The Darkside Chronicles ci è parsa a dir poco allettante".
Trattasi ancora una volta di uno shooter su binari, ma quello di dare adeguata enfasi alla tetra atmosfera del gioco è stato uno degli obiettivi primari del team. Ciò è ravvisabile sin da subito tramite scelte registiche di grande impatto emotivo e un feeling squisitamente cinematografico. Gli sbalzi della visuale danno l'idea di una telecamera in presa diretta, roba che sappiamo funzionare egregiamente da pellicole quali The Blair Witch Project e Cloverfield. I due protagonisti saranno inquadrati fianco a fianco, e anche giocando in singolo (come abbiamo fatto noi) la perenne sensazione di avere un partner che ci copra le spalle saprà infonderci il coraggio necessario a proseguire anche nelle fasi più disperate.
Ammetto di aver impugnato Wii Remote e Nunchuck con troppa spavalderia e prontamente sono stato punito per la mia eccessiva dose di leggerezza. Darkside Chronicles mi ha infatti proposto sin dai primi istanti decine e decine di zombie arrabbiati e famelici, senza quasi darmi il tempo di respirare e di accorgermi dei significativi cambiamenti rispetto all'episodio precedente. Se da un lato la struttura del gameplay è per ovvie ragioni rimasta immutata, dall'altro abbiamo avuto modo di constatare pregevoli limature atte ad approfondire l'esperienza di gioco.
Innanzitutto abbiamo ora un inventario in cui riporre tutte le nostre armi, con la possibilità di incrementarne le prestazioni tramite svariati upgrade e di assegnare a ciascuna di esse un posto specifico da selezionare tramite croce direzionale. Ciò significa che potremo passare da un'arma all'altra in maniera agevole, e anzi vi saremo quasi obbligati negli scontri con alcuni boss. Potremo inoltre fare scorta di erbe medicinali senza doverle necessariamente utilizzare all'istante. È stato sorprendente verificare il grado di interazione tra i due protagonisti, che tentano di resistere all'avanzata dei nemici restituendo al giocatore una sensazione quasi fisica. Nel corso della mia incursione per le strade di Raccoon City ho sparato a qualunque cosa si muovesse, non lesinando calci in faccia alle mefistofeliche creature sbucate da ogni dove.
Il numero dei nemici è soverchiante, così come la perenne e claustofobica sensazione di essere braccati senza alcuna soluzione di continuità. Gli scossoni della visuale, le grida improvvise, le detonazioni delle armi: tutto è risultato alla prova dei fatti estremamente coinvolgente e appagante. Darkside sembra infatti non accontentarsi di farvi ripulire interi stage, suggerendo continue e oscure sorprese ad ogni angolo. La tensione in ogni livello segue un preciso crescendo orchestrato con una maestria senza dubbio ammirevole.
L'appeal del gioco è inoltre coadiuvato da un comparto tecnico sicuramente eccezionale. Kawata non fu propriamente soddisfatto dell'estetica di Umbrella Chronicles, ed è per tale motivo che tanto del lavoro svolto da Cavia sia stato indirizzato alla costruzione di uno dei migliori impianti visivi mai apparsi sulla console Nintendo. Le note location renderizzate di Resident Evil 2 hanno subìto un trattamento ad hoc che ha reso esemplare il passaggio alle tre dimensioni senza la minima perdita di dettaglio. Tutto scorre in maniera vivida e fluida sotto i nostri occhi, e ciò riguarda tanto gli ambienti quanto i movimenti di personaggi e antagonisti. La sensazione, a prova ultimata, è che questo nuovo episodio della saga saprà certamente settare nuovi standard per ciò che attiene l'horror su Wii. E scusate se è poco.