Resident Evil: The Darkside Chronicles
Zombie, pallottole e nostalgia.
Chiunque potrà invece lasciarsi conquistare dalla mirabile atmosfera: Cavia sembra in effetti aver messo il turbo nel motore, riuscendo a creare un prodotto straordinariamente intenso e bellissimo da vivere, da guardare. A livello tecnico The Darkside Chronicles presenta infatti scorci mozzafiato e fantastiche riproposizioni di ambientazioni rimaste nel cuore dei fan (vedi la celeberrima Centrale di Polizia di Raccoon City), accompagnate da effetti pregevolissimi e modelli poligonali di eccellente fattura, finendo così per rivelarsi uno dei giochi più graficamente performanti tra quelli visti su Wii.
La voglia di creare qualcosa di particolarmente spettacolare e coinvolgente ha comunque fatto segnare agli sviluppatori un involontario autogol da non sottovalutare: decidendo di far seguire alla telecamera un comportamento stile steadycam amatoriale, tutto sballonzolamenti un po' rozzi e inquadrature vagamente disorientate (la fonte di riferimento è Cloverfield, come confermato direttamente dal producer Masachika Kawata), il risultato è fenomenale da vedere ma non esattamente eccelso da giocare. E capirete che in un videogame dove l'unica cosa da fare è sparare a tutto quel che si muove (e pure a quel che non si muove, vista la clamorosa interattività degli scenari!) l'idea di dover adattare la mira ai volontari capricci della visuale potrebbe indispettire più di un utente.
Al di là del massiccio upgrade visivo, The Darkside Chronicles propone importanti novità anche in termini di sistema di controllo: rispetto a Umbrella Chronicles la telecamera è infatti completamente affidata alla CPU, e lo stick analogico è stato ora assegnato alla gestione dell'arsenale. Con un click nelle 4 direzioni principali potrete allora passare da un'arma all'altra, rendendo decisamente più efficiente il passaggio tra le differenti tipologie di attacco (e tra shotgun, pistolazze, lanciarazzi e bazooka, avrete di che godere).
Inutile specificare che un titolo simile dia il meglio di sé se affrontato in compagnia di un amico: ben consapevole della cosa Capcom ha strutturato un sistema di co-op istantanea che permetterà a un secondo player di unirsi sempre e comunque ai vostri massacri di creature non-morte (condividendo con voi i proiettili, attenzione!), assicurando così un'esperienza dinamica e spassosissima, perfetta per coinvolgere anche i meno appassionati in un incubo in stile luna park.
Ottime notizie anche dal fronte della longevità: The Darkside Chronicles non è soltanto un gioco lungo ma è anche e soprattutto un gioco zeppo di extra e contraddistinto da un elevatissimo replay value, tra bivi in quantità e capitoli rigiocabili nei panni dei personaggi secondari. Se insomma vorrete sbloccare tutto lo sbloccabile preparatevi per diverse playthrough e mettete in conto almeno una dozzina d'ore per arrivare a sbloccare il 100% dei contenuti (e degli achievement in stile 360!) del prodotto.
Resident Evil: The Darkside Chronicles è un shooter su rotaie riuscito e senza troppe pretese, che catapulterà gli appassionati della saga Capcom in un adorabile vortice di nostalgia e divertimento. Se vivete a pane e Biohazard non esitate e fatelo vostro senza pensarci ma se state cercando il migliore esponente del genere su Wii rivolgetevi a Dead Space: Extraction.