Resident Evil: The Umbrella Chronicles HD - review
Il passato ritorna... in Alta Definizione!
Quante volte abbiamo sentito raccontare, o siamo stati protagonisti, delle malefatte della Umbrella Corporation? Tante, forse anche troppe. Dall'ormai lontano 1996, la storia di Resident Evil ci è stata proposta in 1000 salse diverse e il sapore per tanto tempo è stato sempre lo stesso, quello del miglior survival horror in circolazione.
Da allora di tempo ne è passato e la serie si è un po' persa, contorta su se stessa, sbiadita, ma nonostante le tante critiche può ancora contare su un nutrito numero di fan. Proprio a loro, probabilmente, farà più gola questa riedizione del primo capitolo di questa serie "parallela" uscito originariamente su Nintendo Wii e riproposto ora su PlayStation Network con il solito lifting in Alta Definizione.
The Umbrella Chronicles, per i pochi che non lo sapessero, fa parte del genere sparatutto con light-gun. Nel caso di questa versione PlayStation 3 la "pistola a raggi", che tanto famose ha reso le serie Time Crisis e House of the Dead, viene sostituita dal PlayStation Move.
"Quante volte abbiamo sentito raccontare le malefatte della Umbrella Corporation? Tante, forse anche troppe."
L'utilizzo è ovviamente identico a quello che, a suo tempo, sperimentammo tramite Wiimote, quindi controlli ridotti all'osso e un unico imperativo: punta e spara a qualsiasi cosa si muova sullo schermo... e a volte anche a quello che sembra fermo!
Il gioco è diviso in capitoli, che vedono al centro della scena praticamente tutti gli eroi più celebri di questa saga. Da Billy e Rebecca, protagonisti di Resident Evil 0, agli immancabili Chris e Jill.
Visto che la storia di questa specie di "riassunto delle puntate precedenti" spazia su ben quattro capitoli della serie, nel corso del gioco si ha anche l'occasione di impersonare il cattivo per eccellenza, Albert Wesker, la doppio-giochista Ada Wong, il misterioso Hunk e l'irreprensibile soldato Carlos Oliveira.
Prima di ogni episodio si può scegliere quale dei due protagonisti interpretare, con l'altro relegato al ruolo di spalla inattiva. Giocando in co-op (inizialmente disponibile solo per le missioni principali) si ha la possibilità di gettare nella mischia entrambi i personaggi e rendere le cose decisamente più divertenti e facili. Già, perché uno dei difetti maggiori del gioco originale per Wii era rappresentato dalla difficoltà, a tratti fin troppo esagerata.
In questa edizione il team che si è occupato della conversione sembra aver deciso di scendere un paio di gradini per rendere a noi giocatori la vita meno dura. I boss continuano comunque ad essere decisamente tosti, ma la sensazione è che ora si abbia una finestra di reazione più ampia sia per i Quick Time Event difensivi che per il recupero di oggetti importanti negli scenari.
Lungo i livelli, infatti, vedrete disseminate in giro munizioni, erbe verdi (che verranno usate nel momento esatto in cui si prendono, quindi occhio), documenti che verranno raccolti in un'apposita sezione, spray curativi (che, in caso di morte, vi rimetteranno in gioco) e altri bonus. Riuscire a raccoglierli non solo renderà il gioco più facile, ma influirà anche sulla valutazione che vi verrà assegnata alla fine.
"La longevità di un titolo del genere dipende quasi esclusivamente dal piacere che ne ricaverete giocandoci."
La longevità di un titolo del genere dipende quasi esclusivamente dal piacere che ne ricaverete giocandoci. Se la vostra intenzione è arrivare semplicemente alla fine, meno un'abbondante mezza dozzina d'ore vi basterà, ma se volete ottenere valutazioni alte e sbloccare tutti i bonus, questo numero è destinato come minimo a raddoppiare.
Quanto detto finora, a parte il breve discorso sulla difficoltà, può essere tranquillamente preso come una copia della recensione del gioco uscito su Wii, ma c'è davvero qualcosa di nuovo in questa riedizione per PlayStation 3?
La novità più ovvia è rappresentata ovviamente il restyling grafico, che come al solito è limitato ad un lifting delle texture. Il risultato finale è piacevole, ma rispetto ai titoli che realmente mettono alla frusta la console Sony ci troviamo su un piano nettamente più basso... anche se va notata una discreta resa dei filmati d'intermezzo, che nonostante gli anni passati si sono comunque mantenuti più che decenti.
Per il resto, si segnala lo scontato supporto a Move, che funziona bene nonostante la calibrazione del dispositivo non sia esattamente perfetta. Sul mio 46 pollici LCD ho dovuto ricorrere un paio di volte ad un nuovo settaggio nel corso del gioco perché il mirino tendeva un po' a "perdersi".
Le alternative di controllo sono in sostanza 3: si può giocare con il solo Move, oppure con lo stesso abbinato allo stick di movimento (che permette di guardarsi intorno in maniera piuttosto limitata) o ad un Dual Shock 3, scelta quest'ultima decisamente scomoda a dire la verità, nonostante la possibilità di selezionare la mira assistita.
Per il resto, niente altro da segnalare a parte l'ovvio supporto ai Trofei. Stranamente Sony ci ha inviato unicamente il codice di Resident Evil: The Umbrella Chronicles HD senza il relativo sequel Darkside Chronicles, che inizialmente era stato annunciato come secondo componente di una compilation destinata ai negozi.
La raccolta in effetti uscirà proprio in questi giorni sullo Store europeo, esattamente il 27 giugno, al prezzo di circa 27 euro. Al tempo stesso, però il publisher nipponico ha deciso di pubblicare anche i titoli singolarmente, scelta apprezzabile oltre che intelligente. Il prezzo di lancio di ogni titolo dovrebbe essere inferiore ai 15 euro, altamente appetibile per un gioco lontano dalla perfezione ma che rimane comunque imperdibile per i fan e per coloro che non l'avevano già giocato su Wii.