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Resident Evil Zero HD Remaster - prova

Il treno per Raccoon City è in partenza dal binario zero.

Colonia - Sono passati quasi 15 anni dal giorno in cui Capcom annunciò al Tokyo Game Show lo sviluppo di Resident Evil Zero. Da allora, il mondo dei videogiochi ha cambiato completamente faccia: SEGA non produce più console, lo stesso TGS non è più teatro di presentazioni di 'spessore', alcuni sviluppatori hanno abbandonato le console per dedicarsi ai dispositivi mobile, senza contare le polemiche più o meno sensate che nascono ogni giorno sul web.

In questi 15 anni però c'è una serie che, nonostante abbia cercato di cambiare ed evolversi, ha quasi sempre mantenuto il suo fascino anche nei numerosi spin-off arcade e film d'animazione: stiamo parlando naturalmente di Resident Evil. La creatura partorita dalla mente di Shinji Mikami ne ha viste davvero di tutti i colori, ma un fatto in particolare ha sorpreso milioni fan e la stampa specializzata poco dopo l'uscita del terzo capitolo della serie regolare: il passaggio al 'nemico'.

Fino all'estate del 2000 la saga a base di zombi era un'esclusiva per PlayStation (escludendo Code Veronica per Dreamcast), e la notizia dell'accordo tra la software house di Osaka e la grande N sorprese tutti quanti. Inizialmente previsto su Nintendo 64, Resident Evil Zero arrivò su GameCube due anni dopo l'annuncio, e dopo una timida ricomparsa su Wii nel 2008, Capcom ha finalmente annunciato l'atteso, ma in fin dei conti previsto, remake HD delle avventure che fanno da prequel ai fatti accaduti a villa Spencer.

Rebecca e Billy torneranno sulle vostre console e PC all'inizio del 2016: siete pronti ad affrontare di nuovo l'avventura che li porterà a scoprire le origini della diffusione del T-Virus?

Per rinfrescare la memoria sulla trama, in Resident Evil Zero si controlla inizialmente l'ufficiale medico del Bravo Team, Rebecca Chambers, che dopo essere essere sopravvissuta a un atterraggio d'emergenza sull'elicottero su cui stava viaggiando, ritrova insieme al resto della squadra un furgone ribaltato che trasportava detenuti. Da qui inizia un viaggio che porterà la giovane ragazza a indagare e incontrare il carcerato scampato all'incidente, quel Billy Coen che diventerà uno dei personaggi chiavi della storia, ma anche nostro compagno nonché secondo personaggio giocabile.

Questo capitolo introduceva anche un'interessante novità per la serie, ovvero la possibilità di switchare tra i due protagonisti in qualsiasi momento tramite la pressione di un tasto. Il gameplay è stato costruito principalmente su questa caratteristica, visto che per proseguire è necessario usufruire delle abilità di entrambi: Billy può spostare oggetti pesanti come le casse e usare l'accendino, mentre Rebecca è in grado di mixare le classiche erbe curative con il suo marchingegno.

Alla Gamescom siamo stati invitati da Capcom a provare con mano la prima build che permetteva di giocare circa 15 minuti tratti dalla prima parte della sezione del treno. In questa versione è stato incluso lo stesso sistema di controllo inaugurato con il remake del primo Resident Evil uscito a inizio anno, peccato non aver avuto l'occasione di testarlo a fondo a causa degli spazi ristretti dei vagoni.

Il problema principale è il discusso repentino cambio di direzione del personaggio quando si passa da un'inquadratura all'altra. Molti utenti si sono lamentati di questa cosa, e anche noi ci auguriamo che che lo studio di Osaka sia corso ai ripari. Se invece si preferisce il sistema di controllo originale non preoccupatevi, è presente anche quello.

Il trattamento riservato da Capcom per questo remake di Resident Evil Zero ci ha soddisfatto si dal primi minuti del nostro hands-on, peccato che i filmati in CG lascino parecchio a desiderare.

I modelli poligonali dei protagonisti hanno ricevuto un trattamento grafico notevole e ora appaiono più dettagliati e meno spigolosi, lo stesso però non si può dire dei personaggi secondari e dei nemici, che al momento non sembrano discostarsi troppo dalla versione Gamecube.

Parlando degli ambienti (pre-renderizzati come da copione), si notano piccoli miglioramenti sulla pulizia grafica e sugli effetti d'illuminazione, ma è troppo presto per sperare che tutti gli scenari di Resident Evil Zero HD Remaster otterranno lo stesso trattamento. Sì perché, come ricorderete, anche il precedente remake ha fatto storcere il naso in diverse occasioni, soprattutto per quanto concerne i filmati d'intermezzo in CG.

La brutta notizia è che anche qui le scene in computer grafica sono state spalmate in 16:9 e nonostante lo sforzo di farle apparire il più possibile fedeli a quelle originali, i pixelloni e la qualità generale lasciano un po' a desiderare. Non siamo ai livelli dei porting di Code Veronica su Playstation 3, ma poco ci manca.

Parlando di aspect ratio, i 16:9 sono presenti come annunciato qualche settimana fa e tagliano una porzione di immagine senza però provocare sbavature evidenti a quello che accade sullo schermo. Anche i caricamenti tra una sezione l'altra sono tornati in tutta la loro lentezza.

Sfortunatamente non è stato possibile testare a fondo il sistema di controllo a causa degli spazi ristretti presenti nella demo. Ci auguriamo che nella versione finale il personaggio non ci faccia impazzire ad ogni cambio d'inquadratura come succede nel remaster del primo Resident Evil.

Rimane da capire se tale scelta è da imputare a problemi di renderizzazione, oppure se Capcom l'ha fatto per mantenere il fascino old-school che contraddistingue la serie, e trasmettere quella continua sensazione di ansia.

Nonostante manchino ancora diversi mesi all'uscita di Resident Evil Zero HD Remaster (il gioco è infatti previsto per i primi mesi del 2016), il risultato ottenuto fino ad oggi da Capcom è senza dubbio notevole. Anche se il gioco non si discosta molto dal recente remake del primo capitolo, i miglioramenti grafici sono abbastanza evidenti, specialmente per quanto riguarda l'illuminazione e la qualità delle texture.

I dubbi però restano, dato che ci sono ancora da valutare i controlli, il sistema di telecamere e tutti gli altri piccoli dettagli di cui parleremo approfonditamente soltanto in occasione della nostra recensione, che arriverà puntualmente sulle nostre pagine a ridosso del lancio su PC, PlayStation 4, Xbox One, Xbox 360 e PlayStation 3.

Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
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Resident Evil Zero

Nintendo GameCube, Nintendo Wii

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