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Resogun Defenders: la perfezione arcade è servita - recensione

Protector! Commando! Photo mode! Obiettivi! Imprese! Sfide settimanali!

Il nuovo punto di riferimento per gli amanti degli shooter arcade, grazie a una longevità praticamente infinita e nuovi livelli di sfida.

Non capita spesso di vedere un titolo indipendente supportato in maniera maniacale, così come hanno fatto i ragazzi di Housemarque con la loro ultima creatura, Resogun. Uscito nel novembre 2013 in contemporanea col lancio di PlayStation 4, Resogun si è subito distinto per la sua ottima giocabilità e un comparto tecnico eccellente, unito a delle meccaniche a tratti originali o rispolverate da altri esponenti del genere.

Dopo "Heroes", ecco finalmente arrivare la seconda e ultima espansione chiamata Defenders, che oltre ad aggiungere due nuove modalità, porta con sé una patch che da sola riscrive (o quasi) la longevità di un titolo già di per sé praticamente infinito.

Ed è proprio dall'aggiornamento 1.06 che cominciamo questa recensione, update gratuito per tutti i possessori di Resogun che fixa una serie di piccoli bug presenti nella versione precedente e dà il benvenuto all'inedito sistema di livello a gradi, le sfide, una miriade di imprese, la tanto richiesta modalità foto, un nuovo set di trofei e altro ancora.

Aumentare il proprio grado sarà ora il cruccio di ogni giocatore che si rispetti, visto che per raggiungere il famigerato 50º livello sono necessarie vagonate di punti. Come si ottengono? Molto semplice, portando a termine differenti compiti come distruggere mille sentinelle in modalità sopravvivenza, completare i cinque pianeti senza salvare umani né raccogliere potenziamenti, oppure ancora senza perdere il moltiplicatore.

Durante le fasi avanzate, la modalità Commando diventa un'orgia di cubetti e raggi laser come poche altre volte si è visto in questo gioco.

Questi sono solo alcuni esempi delle 225 imprese incluse, che oltre a farci guadagnare fama sbloccano a poco a poco nuove sfide con regole riscritte per l'occasione. Che ne dite di un bel viaggio su Ceres potendosi muovere solo a destra? O magari fare i conti con i multi-ball della modalità Distruzione con le palle che viaggiano al doppio della velocità. Oppure ancora salvare centinaia di umani prima che finiscano i gruppi di nemici.

Insomma, se siete alla ricerca di nuove sfide qui troverete pane per i vostri denti, ma se tutte queste aggiunte non vi sembrano sufficienti, la possibilità di affrontare tutte e cinquanta le sfide anche in compagnia di un amico (sia online che in locale) aumenterà ancora di più la longevità del gioco.

La patch include anche le sfide settimanali, che mettono in palio centinaia di punti per i primi dieci classificati e un premio di consolazione per tutti coloro che vi partecipano. Ottenere il punteggio più alto con i super proiettili vendicativi, oppure prendere il comando della navicella di Super Stardust (capace di sparare a 360º), sono solo un paio di esempi di quello che vi aspetta.

Troviamo poi il photo mode, basilare e semplice da usare, ma i risultati che si possono ottenere sono assolutamente incredibili, basta dare un'occhiata alle immagini a corredo di questo articolo. Anche i famosi e (sfortunati) umani non sono stati dimenticati, ed ora è possibile scegliere tutti quelli che si preferiscono tramite l'apposita sezione, senza contare le nuove navicelle speciali, basate sui tre modelli già esistenti (Ferox, Nemesis e Phobos) ma ognuna dotata parametri unici. Come fare a sbloccarle, però, al momento non è dato saperlo, visto che un giorno di punto in bianco ci siamo ritrovati la già citata astronave di Super Stardust senza apparente motivo.

Seppur semplice e basilare, il photo mode permette di creare spettacolari fotografie come questa.

Passiamo a parlarvi di Protettore, la prima delle due nuove modalità inserite in Defenders. Lo scopo è quello di sopravvivere il più a lungo possibile ricostruendo i palazzi di una città distrutta salvando i soliti umani, cercando altresì di difenderla dagli attacchi dei Distruttori, dei giganteschi dischi volanti che di tanto in tanto si materializzano sopra la città.

In Protettore troviamo una serie di nuovi nemici oltre che inediti power-up come la super accelerazione, la super iperguida e miglioramenti vari per la nostra navicella. La caratteristica più interessante è che ora possiamo trasportare più umani contemporaneamente (a patto di raccogliere gli appositi gettoni) fino a un massimo di dieci unità, fattore che aiuta non poco le nostre scorribande per il livello.

A differenza delle precedenti modalità gli umanoidi vanno portati in salvo su una piattaforma nel terreno, e servono per ricostruire i palazzi distrutti. Per ogni edificio sono richiesti un numero via via sempre più alto di unità e al completamento di ogni struttura ci verrà assegnato un power-up.

Ricostruendone tre, invece, la città si capovolgerà, portando in superficie un vulcano in eruzione stracolmo di rocce che andranno a precipitare insieme alle centinaia di nemici già presenti sullo schermo. Se pensavate che la modalità Sopravvivenza fosse un incubo dopo l'ottavo giorno, allora preparatevi a fare i conti con Protector dopo circa venti minuti. Insomma, dite pure una preghiera per le levette analogiche dei vostri DualShock.

I distruttori della modalità Protettore non sono nemici ostici, ma è fondamentale eliminarli il più velocemente possibile per non vedere distrutti i palazzi appena ricostruiti portando in salvo gli umani.

Commando invece offre un tipo di esperienza differente, visto che prendiamo il controllo dell'ultimo umano rimasto in vita, intento a difendere la sua casa da una tempesta di meteoriti di varie dimensioni e altre creature più o meno conosciute. La modalità è divisa in venti fasi di difficoltà crescente, ognuna delle quali culmina con lo scontro con un mega meteorite o un boss dalle sembianze decisamente familiari (se avete giocato a Space Invaders sapete di cosa parliamo). Questa volta però il livello non è strutturato in modo circolare, ma bensì in un'area delimitata dove i cattivoni possono attaccarci, oltre che dall'alto, anche da destra e sinistra.

Impossibile non parlare poi del piccolo alter-ego verdognolo, che può saltare ed usare la schivata laterale, oltre ad essere dotato di un eccezionale accento tedesco (ogni riferimento a Schwarzenegger è puramente casuale), e di un fucile laser upgradabile grazie agli appositi potenziamenti.

Gli altri power-up (celati dentro una navicella che vola per qualche secondo in ogni fase), comprendono la micidiale minigun, occhiali da sole che permettono di rallentare l'azione e di vedere la traiettoria di caduta dei meteoriti, scudi temporanei e bombe.

Portare a termine Commando è già di per sé una piccola impresa, ma i maniaci degli high-scores andranno anche a caccia delle prime posizioni della classifica, cercando di collezionare quanti più gettoni bonus, che aiutano a far lievitare il punteggio.

Completando le sfide e le imprese si ottengono punti per aumentare il livello del proprio grado, ma conquistare tutte le medaglie d'oro sarà un'impresa che anche gli hardcore gamer faticheranno a portare a termine.

Come sempre, Resogun gira a sessanta fotogrammi al secondo senza la benché minima incertezza anche nelle situazioni con centinaia di elementi sullo schermo, mentre il sonoro tocca nuove vette di spettacolarità (ascoltate gli effetti sonori della modalità Protettore e poi diteci).

Altri piccoli tocchi di classe includono nuovi suoni a 8-bit, l'avviso dell'arrivo di una sentinella in modalità Sopravvivenza, la TOP 3 momentanea della sfida settimanale sotto il menu del gioco, e altre chicche ed easter egg che lasciamo a voi il piacere di scoprire.

Con Defenders e l'ultima corposissima patch, Resogun raggiunge l'eccellenza sotto tutti i punti di vista e può ora contare su tonnellate di contenuti che regalano una longevità praticamente infinita. Il divertimento, la frustrazione, la gioia e la rabbia che trasmette a chi apprezza questo shooter arcade valgono quasi da soli il prezzo del biglietto, senza dimenticare un gameplay che rasenta la perfezione.

La cura e la dedizione riposta da Housemarque in questo progetto non solo è da lodare, ma è soprattutto da prendere come esempio da coloro che ancora non sanno come supportare, migliorare e arricchire il proprio gioco dopo l'uscita.

10 / 10
Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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Resogun

PS4, PS3, PlayStation Vita

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