Resolutiion, Curious Expedition 2, Chicory e non solo in un tuffo nel Festival dei giochi di Steam - prova
Cinque piccoli, grandi indie da tenere d'occhio.
In una mossa completamente a sorpresa il buon Geoff Keighley (creatore e presentatore dei The Game Awards e figura di spicco del giornalismo videoludico e in generale dell'intero settore) ha annunciato qualche giorno fa la seconda edizione del Steam Game Festival, il Festival dei giochi di Steam.
Per certi versi in risposta ai tanti eventi e fiere cancellati in queste settimane, ci è piovuta tra le mani una versione primaverile dell'iniziativa lanciata per la prima volta in occasione dei The Game Awards 2019 che non potevamo di certo ignorare considerando quanto l'universo indie sia spesso una fucina di piccoli, grandi capolavori.
Con più di 40 demo condivise ci troviamo di fronte a una vasta schiera di produzioni indie peculiari e da tenere d'occhio e, alle prove dedicate esclusivamente ad alcuni titoli, abbiamo deciso di affiancare una sorta di articolo riassuntivo in grado di portarci alla scoperta di qualche potenziale perla in arrivo nel corso del 2020 e non solo.
Preparatevi quindi a fare la conoscenza dell'action-adventure sci-fi Resolutiion, del curioso puzzle game Moncage, della simulazione in salsa Indiana Jones Curious Expedition 2, del colorato e pittorico Chicory: A Colorful Tale e dello strambo puzzle spaziale basato sulla fisica Heavenly Bodies.
Resolutiion
Sin dall'annuncio Resolutiion ha dovuto gestire un paragone piuttosto scomodo con una delle migliori perle indie degli ultimi anni. Il setting sci-fi, lo stile artistico e la palette tendente al violaceo non possono non far pensare almeno per un attimo allo splendido Hyper Light Drifter ma per quanto l'ispirazione sia evidente, sembra esserci sufficiente carne al fuoco per rimanere incuriositi anche da questa opera, soprattutto narrativamente.
Il progetto dei due fratelli che formano la software house tedesca Monolith of Minds ci trasporta in un futuro non meglio precisato tra IA, assassini spietati, mutanti peculiarmente ragionevoli e un'umanità che flirta pericolosamente con la follia e con la corsa disperata e insensata verso l'ennesimo innesto cibernetico. La versione di prova ci ha dato un assaggio dello stile in salsa pixel art, della struttura del mondo di gioco e di una buona ricercatezza artistica soprattutto per quanto riguarda il design delle ambientazioni tra macroaree e caverne che danno vita a dungeon più o meno vasti e che fanno da contraltare a un protagonista e a degli npc umani visivamente piuttosto anonimi.
Ci vogliono tutto sommato pochi minuti per capire che nonostante le boss battle anche con nemici giganteschi e i gadget offensivi utilizzabili, questo action-adventure è decisamente lontano da Hyper Light Drifter. I combattimenti non sembrano il punto di forza più evidente favorendo una maggiore importanza per la narrazione esplicita proposta con dialoghi in inglese caratterizzati da una scrittura di buona qualità. Sicuramente il lore (per quanto non parta da premesse estremamente originali) potrebbe regalare più di qualche soddisfazione anche grazie a un alter ego che, nonostantel'aspetto anonimo, sembra avere un background molto interessante da esplorare. Un vecchio assassino accompagnato da una IA che dovrà affrontare divinità senza pietà, macchine e creature gigantesche e sette di fanatici e spostati.
Quello testato in questa demo è ovviamente un piccolo assaggio di un titolo che promette ben 20 ore di gameplay e che potrebbe far la gioia di tutti coloro che amano l'immaginario sci-fi e cyberpunk. Le premesse narrative ci hanno intrigato e sarà interessante capire se i combattimenti cresceranno in complessità e cura grazie a nemici più letali e alle nuove abilità che potremo acquisire. Francamente ce lo auguriamo.
Resolutiion sarà disponibile su PC nel corso del 2020.
Moncage
Uno dei pochi progetti di cui non avevamo mai sentito parlare, Moncage è un puzzle game che ci ha piacevolmente confuso con i suoi giochi di prospettive e con una premessa che speriamo venga motivata in qualche modo nella versione finale.
Il progetto di Optillusion è portato avanti da un piccolo team di appena due persone che per certi versi sembrano essersi ispirate allo splendido Gorogoa, uno dei puzzle game più geniali e curati degli ultimi anni e sicuramente un maestro non da poco quando si decide di giocare con prospettive e scenari impossibili e in costante mutamento. Poco ci viene spiegato a livello narrativo ma la presenza di alcune foto collezionabili sembra poter lasciare spazio a uno storytelling silenzioso, appena accennato e toccante.
Detto questo, in Moncage dobbiamo esplorare e manipolare ambientazioni legate a un cantiere e a un'isola sperduta che si trovano, non si sa come, intrappolate in un cubo. Ogni faccia, a parte quella su cui effettivamente il cubo si poggia, mostra scenari differenti in cui è possibile interagire con alcuni oggetti e zoomare su aree di interesse. Ma il vero rompicapo si rivela solo quando tutte queste interazioni all'interno della stessa faccia devono incastrarsi con quelle delle facce laterali o di quella superiore. La giusta combinazione apre nuove aree e mette in moto marchingegni e reazioni a catena in grado di trasformare completamente le facce del cubo e quindi gli "incastri" realizzabili.
Gli sviluppatori hanno giocato con forme e colori per indicare gli oggetti che potrebbero interagire tra loro e premendo un pulsante è possibile visualizzare degli indizi che in parole povere indicano quali elementi possano fare parte di un puzzle. Nonostante questi aiuti vi assicuriamo che i momenti di smarrimento non sono mancati ma fortunatamente nulla di frustrante o di eccessivamente cervellotico.
Ci troviamo di fronte a un titolo che sicuramente richiede molta attenzione, buon spirito d'osservazione e pazienza. Artisticamente siamo lontani dall'estro di Gorogoa ma la decisione di mostrare ambientazioni più realistiche apre a scenari comunque interessanti. Va detto che la prova non ci ha mostrato nulla di astratto o di immaginario ma la versione finale potrebbe regalarci qualche sorpresa, magari legata a doppio filo alla natura dell'enigmatico cubo.
Moncage uscirà su PC entro la fine del 2020.
Curious Expedition 2
È l'unico sequel del nostro articolo ma per quanto non rispetti il nostro intento di farvi conoscere progetti completamente inediti non potevamo non parlarvi del ritorno dei coraggiosi avventurieri di Maschinen-Mensch e di un Curious Expedition 2 che sembra delinearsi come il sequel che i fan più appassionati e quelli meno convinti speravano dopo un primo capitolo caratterizzato da diversi aspetti positivi (qui trovate la nostra recensione di Curious Expedition) ma anche da alcuni potenzialmente migliorabili in un sequel.
La demo di prova ci permetteva di dare vita a una spedizione alla ricerca di una piramide dorata scegliendo tra due avventurieri dotati di abilità e propensioni differenti e di fare la conoscenza con alcune meccaniche chiave di un'esperienza che, vi ricordiamo, rientra nel genere roguelike. Dopo un breve passaggio nell'hub di Parigi in cui è possibile reclutare compagni d'avventura nel bar della zona, siamo partiti immergendoci in un'opera che oggi sfoggia uno stile grafico molto più ricercato e piacevole da ammirare rispetto alla pixel art minimale del primo capitolo.
Se l'aspetto visivo è il cambiamento che più salta all'occhio, gli sviluppatori non hanno di certo trascurato il gameplay con meccaniche più profonde sia nel viaggio che nel combattimento e con la possibilità di imbattersi in un numero di imprevisti ed eventi ancora più elevato. Il tutto condizionato dalle scelte del giocatore, dal caso e dalle probabilità legate al lancio di dadi in piena tradizione ruolistica.
Un'avventura che incorpora elementi gestionali, tattici e casuali facendoci sentire dei veri esploratori tra misteri arcani e insondabili, scenari realistici e tanti tanti altri al limite del fantasy che si legano a doppio filo a folklore e mitologie. Che sia per fama, per la scienza o per portarsi a casa dei tesori inimmaginabili, Curious Expedition 2 potrebbe migliorare con decisione la formula di uno dei roguelike più apprezzati degli ultimi anni a patto di saper tratteggiare con efficacia situazioni sempre originali e appassionanti.
Curious Expedition 2 debutterà su PC, PS4, Switch e Xbox One nel corso del 2020.
Chicory: A Colorful Tale
Sembra proprio che Greg Lobanov non riesca a fare a meno di porre l'arte come elemento centrale delle proprie fatiche videoludiche. Dopo un Wandersong che poneva la musica e il canto al centro del concept stesso del gioco, è arrivato il turno della pittura, dell'arte di volteggiare con leggiadria il pennello in un mondo che diventa la nostra tela. Ma non un pennello qualsiasi, sia chiaro, un pennello magico che solo chi è degno può ereditare e che in Chicory: A Colorful Tale arriva quasi per caso nelle mani, pardon zampe, di uno stralunato cane di nome Pizza.
Chicory: A Colorful Tale è un'avventura con elementi puzzle che sembra una sorta di curioso punto d'incontro tra concept di gameplay di The Legend of Zelda e uno stile visivo che strizza l'occhio ad Animal Crossing. Ma questo indie che è nato grazie a una campagna Kickstarter di successo non è solo un adorabile viaggio tra pucciosi animali antropomorfi e la storia di un eroe decisamente improbabile.
Il creatore di Wandersong si è fatto accompagnare da professionisti che hanno lavorato su Celeste, Night in the Woods e Untitled Goose Game al fine di plasmare un gioco che sappia sfruttare a pieno il pennello magico affidato al protagonista sia come elemento narrativo che come elemento di gameplay. Il pennello ha il grande potere di "colorare" l'intero mondo e chi lo possiede ha una grande responsabilità e, solitamente, parecchio talento. Quando Chicory, l'attuale detentrice dell'artefatto, scompare insieme a tutti i colori del mondo, l'imbranato Pizza e noi giocatori dovremo cercare di capire cosa sia successo portando con noi il potentissimo pennello.
Uno strumento che progredendo tra le aree di gioco ci permetterà di colorare e disegnare qualsiasi elemento a schermo e che sarà sia un'arma che un valido alleato per risolvere dei puzzle e per raggiungere aree prima inaccessibili. La demo stessa mostra in larga parte queste varie anime del titolo e mette immediatamente in chiaro che potremo ottenere nuove abilità in grado di aprire il mondo di gioco e di scoprire segreti, personaggi, pericoli e vivere anche delle vere e proprie boss fight create ad hoc per sfruttare la nostra peculiare "arma".
Un protagonista adorabilmente strampalato, un mondo da fiaba, uno stile artistico molto convincente e un gameplay immediato e potenzialmente in grado di rivelarsi più complesso di quel che si possa pensare. Queste sono le armi di un progetto che viene definito come uno Zelda ambientato in un mondo tratto da un libro da colorare arricchito con una spruzzata di Animal Crossing.
Chicory: A Colorful Tale invaderà l'universo PC ma non ci sono dettagli precisi sull'uscita ufficiale.
Heavenly Bodies
"Un gioco incentrato su cosmonauti, sul corpo e sull'assenza di gravità". Heavenly Bodies è innanzitutto questo, una sorta di puzzle-game che ci catapulta nello spazio e che gioca con la fisica, con il corpo degli astronauti e soprattutto con la gravità in modi che nella breve demo lanciata su Steam hanno flirtato a metà tra frustrazione e puro divertimento. Il fatto che alla Gamescom 2019 questo titolo sia stato selezionato per il Rising Star Award nell'Indie Arena Booth non può però che farci sperare in una sfida piacevolmente impegnativa.
Il progetto di 2pt Interactive si esprime al meglio controller alla mano (la versione finale supporterà anche la tastiera) e ci chiede di sfruttare gli analogici, i bumper e i grilletti per gestire indipendentemente braccia e gambe del nostro alter ego spaziale e per risolvere situazioni critiche o di disperata emergenza là dove nessuno può sentirci urlare. La build lanciata dagli sviluppatori ci ha messo di fronte a un livello in cui abbiamo dovuto portare a termine diverse mansioni entro un tempo limite di dieci minuti. Una scelta di design che però non sarà presente anche nella versione completa che, invece, ci permetterà di prenderci tutto il tempo di cui abbiamo bisogno. Le imprecazioni, d'altronde, necessitano il proprio meritatissimo spazio.
Dopo una manciata di tentativi a dir poco bislacchi siamo finalmente riusciti a completare la missione per il rotto della cuffia iniziando a padroneggiare sempre più efficacemente i complicati movimenti del nostro impavido cosmonauta. Dopo primo evidente smarrimento che trasformava il semplice aggrapparsi a delle maniglie o il fluttuare nel vuoto un vero calvario, gestire corde, strumenti e portelloni è lentamente diventato sempre più intuitivo dimostrandoci che oltre la leggera sensazione di frustrazione iniziale si nasconde un gameplay indubbiamente divertente, soprattutto nel caso in cui si dovesse decidere di condividere queste strambe missioni in co-op.
Forzare portelloni, riposizionare pannelli solari e fluttuare nello spazio sconfinato rappresentano sfide piuttosto interessanti per iniziare ma il prodotto finale dovrà inevitabilmente proporre scenari più variegati e complessi che sappiano davvero sfruttare le particolari situazioni a zero G garantite da un setting in cui nulla è davvero fermo, stabile o semplice.
Un gioco che per il modo in cui richiede di abituarsi a meccaniche di movimento diverse e difficili da decifrare a pieno ci ha fatto pensare a una sorta di punto d'incontro tra Getting Over It with Bennett Foddy (ma molto meno frustrante) e Snake Pass.
Heavenly Bodies per il momento ha una generica finestra di lancio per un periodo non meglio precisato del 2021. L'unica piattaforma confermata è il PC.