Fahrenheit
Capolavoro o delusione?
L'ossessione di Cage nel voler rappresentare la vita quotidiana dei protagonisti si rispecchia ovviamente anche in Fahrenheit, ma in alcuni casi stride nettamente con alcune delle situazioni proposte. Quando si trova nella sua casa Lucas può fare un po' di tutto: bere un bicchiere d'acqua, ascoltare un CD, sedersi, lavarsi e anche andare in bagno. Ognuna di queste (e altre) azioni contribuisce a mentenere basso il livello di stress dei protagonisti del gioco, un aspetto fondamentale del gameplay di Fahrenheit.
Fa però ridere, ad esempio, il fatto che si possa fare pipì in qualsiasi momento, basta avere un bagno a disposizione. Tyler può addirittura farlo di fronte alla sua collega Carla quando si trovano sulla scena del delitto e questo va decisamente contro la pretesa sensazione di realismo del gioco. In passato sono state mosse parecchie critiche ai giochi incentrati sulla vita di un personaggio, nei quali il protagonista non sentiva mai la necessità di andare in bagno... beh, Fahrenheit da solo è riuscito a pareggiare i conti.
Ovviamente quando si parla di vite private non si può prescindere dalle relazioni interpersonali. La ragazza di Tyler, ad esempio, è costantemente preoccupata per la sicurezza del suo amato e nel corso del gioco bisogna rassicurarla in più di un'occasione. Il vicino di casa gay di Carla invece è disponibile ad ascoltare la sua amica, a sostenerla e anche, volendo, a leggerle i tarocchi.
Ancora più importante è l'ex-ragazza di Lucas, che in un certo momento del gioco arriva nel suo appartamento per riprendersi le ultime cose. A seconda delle scelte del giocatore e del suo tempismo nella pressione dei tasti, questa fase poteva variare dal semplice spostamento di scatoloni a un paio d'ore di sesso. Alcune versioni del titolo, purtroppo, sono state censurate e non prevedevano alcun mini gioco per questa parte.
Parlando di mini giochi, la maggior parte di quelli inclusi in Fahrenheit erano piuttosto basilari e richiedevano la pressione di sequenze di tasti a tempo con le indicazioni visualizzate sullo schermo.
I risultati di queste piccole sfide erano vari e permettevano, a seconda della situazione, di guardare una particolare scena, giocare a basket, suonare una canzone con la chitarra o "ascoltare" i pensieri di qualcuno.
Il problema maggiore di queste sezioni era rappresentato dal fatto che al giocatore, impegnato nel premere i tasti, sfuggivano spesso alcuni particolari della trama anche piuttosto importanti e questo non contribuiva certo al coinvolgimento.
Altri giochi secondari invece erano piuttosto azzeccati, come quello che consentiva a Carla di respirare durante i suoi attacchi di claustrofobia.
Respirare troppo forte durante queste sequenze interattive significava andare in iper-ventilazione e quindi perdere i sensi. Stesso discorso se si respirava troppo lentamente. Il segreto consisteva nel mantenere un ritmo costante e nel non farsi distrarre dagli eventi che accadevano sullo schermo.
Da questo momento siamo in zona "spoiler", quindi se non avete giocato Fahrenheit e avete intenzione di farlo... attenzione!
Ok, arrivati a metà gioco la situazione è piuttosto chiara. Non solo Lucas ha commesso un omicidio in stato di trance ma ora comincia ad avere visioni inquietanti e a sviluppare poteri telecinetici. Il che sarebbe anche potenzialmente affascinante, non fosse che iniziano i problemi e gli "sbandamenti" del gioco, che coinvolgono antichi oracoli Maya, manifestazioni spettrali e una bambina in grado di rispondere a tutte le domande dell'universo.
La follia è iniziata e a questo punto non c'è più niente che il giocatore possa fare per fermarla.
Man mano che Lucas diventa più potente e conscio di quello che ha fatto, apprende anche più informazioni su "chi" lo ha costretto a commettere quell'orrendo crimine: una forza antica come il mondo che ha costretto gli uomini a omidici terribili per secoli. Ma Lucas è diverso, speciale e lo è sempre stato fin da quando era bambino.
E così ci siamo. Siamo arrivati a una delle parti peggiori del gioco: il ricordo dell'infanzia del protagonista, che viene raccontato attraverso insopportabili sezioni stealth, nelle quali Lucas e suo fratello Markus devono esplorare la base militare in cui vivono con la propria famiglia.