Ride 3 - recensione
Una manna per gli appassionati di moto.
Poco più di un mese fa, alla Milan Games Week, avevamo già avuto un'impressione decisamente positiva riguardo a Ride 3, terzo capitolo del franchise racing a due ruote di Milestone, nato nel 2015 con l'obiettivo di discostarsi dalle canoniche corse su pista e focalizzarsi maggiormente sulle corse stradali. E così, liberatosi da tutte le restrizioni fisiologiche della MotoGP, il più grande sviluppatore italiano è stato in grado di creare una robusta serie di videogiochi dedicata agli appassionati delle due ruote, che si è andata ampliando volta dopo volta.
Il terzo capitolo è senza dubbio il più vasto e il più ricco di contenuti di sempre. Con più di 230 modelli di moto a disposizione (cui se ne aggiungeranno altre tramite DLC post-lancio), divise in sette classi di appartenenza (SuperBike, Sport Bike, Supermoto, Maxi Enduro, Endurance, Naked e Café Racer), ogni utente potrà trovare il suo bolide preferito, magari anche la moto che guidava da ragazzino, visto che sono presenti le mitiche 125 a due tempi che tanto andavano di moda negli anni '90. Tanti sono pure i tracciati che variano dalle classiche corse su strada alle competizioni su pista, fino a quelle in mezzo al traffico cittadino e alle gare drag.
Con Ride 3, Milestone dà una rinfrescata anche alla modalità carriera, offrendo adesso un sistema di progressione ripartito in ipotetici volumi dedicati al motociclismo: ognuno di essi è suddiviso in varie gare che ci danno in premio le stelle necessarie (proporzionali al numero di vittorie e al posizionamento al traguardo) per sbloccare i capitoli successivi più avanzati. La principale differenza col sistema canonico è che adesso la progressione non è lineare ma libera, e l'utente può decidere quale capitolo affrontare in base ai propri gusti. Ovviamente, ogni volume richiederà un tipo di moto specifica che andrà acquistata o sbloccata con le gare. In questo modo l'esperienza di gioco single player risulta decisamente più varia che in passato.
Ma la principale innovazione di Ride 3 risiede nel motore. Grazie all'adozione dell'Unreal Engine, Milestone è stata in grado di spingere più in alto l'asticella della simulazione e del realismo, sia per quanto riguarda la tenuta di strada delle moto, che per quanto riguarda la realizzazione di circuiti e paesaggi. Anche su console standard, infatti, lo spettacolo per gli occhi è più che assicurato: i modelli sono realizzati in maniera maniacale e non si riscontrano particolari sbavature nel sistema d'illluminazione, nella vegetazione e nei riflessi.
Passi avanti sono stati compiuti anche nella gestione dell'IA, con i piloti avversari che tentano di trovare traiettorie furbe per i sorpassi, e che per quanto possibile ci evitano nel caso in cui dovessimo compiere errori grossolani nell'imboccare le curve. Capita anche di vedere piloti gestiti dalla CPU commettere errori pure loro e finire sull'asfalto o nelle vie di fuga.
Indubbiamente, però, il piatto forte sulla tavola di Ride 3 è la personalizzazione delle moto. Milestone ha infatti implementato un editor di livree profondissimo. Esso permette di modificare praticamente ogni elemento estetico della moto, con una miriade di adesivi e stilizzazioni da applicare a nostro piacimento, con regolazione di grandezza, angolazione e tinta.
È un potente srtumento davvero ben realizzato che non ha nulla da invidiare a quelli visti ad esempio in Need For Speed o in GT Sport. Oltre all'aspetto estetico, però, è anche possibile modificare profondamente le moto nel proprio garage, potendo scegliere tra ben 500 pezzi meccanici da montare a proprio piacimento, che si rifletteranno sull'estetica della moto. Inutile dire che la prima modifica che abbiamo fatto è stata montare il terminale Arrow sul 125 della Honda, ed il sound è proprio quello che rievoca la mia adolescenza passata su due ruote a due tempi!
A proposito di sound, grande attenzione è stata posta nei suoni dei motori, visto che si percepisce chiaramente la differenza tra i vari modelli di moto. Se poi si gioca con un paio di buone cuffie e con la visuale interna al casco... beh, sembrerà proprio di trovarsi in sella!
Per quanto riguarda le altre modalità, Milestone ha implementato le gare veloci e le sfide a tempo, che hanno cadenza settimanale e la funzione d'invogliare il giocatore a tornare a giocare periodicamente. L'online ci è sembrato solido ed esente da lag, anche se bisognerà fare la prova del nove quando i server saranno aperti a tutti gli utenti del mondo.
Passiamo adesso all'accessibilità. Ride 3 è davvero un gioco per tutti ma ciò non significa che i veterani delle due ruote e gli amanti delle simulazioni non siano presi in considerazione. Il gioco offre infatti una miriade di regolazioni del sistema di guida e fisico, degli aiuti e della gestione della moto. Ci sono tante modalità preimpostate ma si può comunque agire manualmente per trovare la migliore combinazione per il proprio grado di abilità. Provate a impostare la difficoltà estrema e disattivare tutti gli aiuti, e vi ritroverete costantemente a terra. Per guidare in queste condizioni occorre prima di tutto conoscere la fisica, e poi essere veramente dei veterani del motociclismo.
Tecnicamente Ride 3 si comporta molto bene sulla piattaforma che abbiamo usato per il nostro test, la PS4 standard, con risoluzione 1080p nativa e una fluidità solida e senza incertezze: tutto gira come dovrebbe e la sensazione di velocità non può che beneficiarne enormemente. Le gare sul bagnato sono un vero spettacolo e la simulazione della pioggia è davvero convincente, sia dal punto vista estetico che fisico.
Un appunto va però fatto ai tempi di caricamento, che sono numerosi tra menu e menu ed eccessivamente lunghi, anche utilizzando un veloce hard disk esterno USB 3.0 che è decisamente più rapido dell'hard drive montato di serie su tutte le PS4. Da questo punto di vista speriamo che Milestone possa migliorare le cose con patch future, visto che si passa spesso troppo tempo ad aspettare l'inizio delle gare. Dal punto di vista tecnico, invece, la più grave assenza è indubbiamente quella del meteo dinamico, presente in giochi decisamente più vasti come Forza Horizon 4.
Qualche altro appunto va mosso all'editor del personaggio, davvero troppo scarno visto che si può scegliere solo tra una manciata di tratti somatici e gli sviluppatori si sono concentrati forse troppo sugli outfit. Sono però difetti su cui si può soprassedere, dato che il volto del pilota non lo si vedrà mai, e il gioco complessivamente è abbastanza vario e molto godibile, sia per gli appassionati che per i casual.
A volte poi, può capitare di sentire la moto troppo legnosa nei repentini cambi d'inclinazione e nelle curve strette, salvo scoprire che è un effetto legato al modello che stiamo guidando, che poi si attenua quando si passa a un modello con caratteristiche diverse. E peccato anche per il limite di 12 moto contemporanee in gara.
Tirando le somme, Ride 3 si candida a essere il miglior capitolo della serie di corse stradali di Milestone, compiendo un netto passo avanti rispetto al suo predecessore. Ci sono una miriade di moto da collezionare e personalizzare, ognuna col proprio stile di guida unico. È anche il migliore racing stradale a due ruote sul mercato, e se non amate molto le limitazioni delle gare su pista dei titoli dedicati alla MotoGP, ed i titoli di motocross non fanno per voi, il nuovo gioco di Milestone potrebbe rappresentare il giusto compromesso tra realismo e guida spensierata in mezzo a suggestivi paesaggi di montagna, spiagge e ambientazioni metropolitane.