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La California contro i giochi violenti

Un precedente per il resto del paese?

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha annunciato che ri-esaminerà la legge presente nello stato della California, che impedisce ai minori di acquistare o noleggiare videogiochi violenti.

Il testo, firmato dal governatore Arnold Schwarzenegger nel 2005, è stato già messo nel mirino da due corti federali, le quali hanno ritenuto non ci siano prove che giocare a titoli violenti possa causare danni ai minori.

Peraltro la Corte Suprema avrà la parola finale sulla questione nella sua prossima sessione, fissata per il mese di ottobre.

Ciò che si dovrà capire è se i videogiochi violenti sono coperti dalle previsioni del primo emendamento della costituzione USA, che protegge la libertà d'espressione, o se invece possano essere soggetto di un'eccezione legale analogamente a quanto avviene con il materiale dai contenuti osceni.

"Come la Corte ha riconosciuto la scorsa settimana nel caso Stevens (che ha accolto le tutele per la rappresentazione di crudeltà sugli animali), il Primo Emendamento protegge tutte le espressioni a esclusione di alcune 'categorie storiche e tradizionali' che sono 'ben definite e strettamente limitate'", ha dichiarato Mike Gallagher, leader della Entertainment Software Association, in un comunicato.

"Speriamo che la Corte rigetti l'invito della California a rompere questi principi trattando le rappresentazioni di violenza, specialmente quelle nelle produzioni creative, come non protette dal Primo Emendamento".