Rogue Spirit - prova
Un roguelike “di spirito”.
Orde demoniache emergono dall'oscurità e marciano verso il pacifico regno di Midra. Un solo uomo possiede il coraggio e la forza per fermare l'incombente peric... no, fermi tutti, stavolta non è un uomo quello in cui tutti ripongono le proprie speranze ma un fantasma. Più precisamente il fantasma del principe che in passato ha già sconfitto il Re dei Demoni, che viene destato dal suo sonno eterno da un gruppo di monaci. Pur avendo una consistenza eterea il giovane possiede un potere unico: può prendere possesso dei corpi dei nemici e usarli a suo vantaggio in battaglia.
Rogue Spirit è il titolo di debutto dell'ennesimo team di sviluppo polacco, formato da un pugno di volenterosi e talentuosi sviluppatori che dopo quasi due anni di duro lavoro hanno realizzato il sogno di vedere il proprio gioco uscire in accesso anticipato su Steam. Abbiamo avuto l'occasione di provarlo e ne siamo rimasti piacevolmente colpiti. Di solito le meccaniche action roguelike vengono inserite in giochi bidimensionali, ma Kids With Stick ha voluto fare all-in e tentare la (difficile) strada del 3D aggiungendo alla ricetta anche spiccate attitudini stealth.
I mondi di Rogue Spirit vengono generati proceduralmente ad ogni partita, alternando i cinque biomi principali in 10 macro-livelli esteticamente molto accattivanti. Come potete vedere dalle immagini, a prevalere è soprattutto il mood orientaleggiante, che negli ultimi tempi sembra essere tornato di gran moda. Lo stile grafico è prepotentemente cartoonoso, quasi alla Kung Fu Panda oseremmo dire, e pur non avendo lo stile sfarzoso di Hades si fa volere bene senza troppe difficoltà.
In passato abbiamo già giocato titoli in cui il protagonista aveva la possibilità di "assorbire" i poteri dei suoi nemici e alla fine dobbiamo ammettere che danno sempre delle discrete soddisfazioni, a patto che la varietà di situazioni rimanga su livelli confortanti fino alla fine. A tale scopo ci auguriamo che Rogue Spirit non duri molto più di 10/12 ore perché mantenere più a lungo quanto di buono abbiamo visto finora sarebbe davvero molto dura. Sappiamo già che nella versione finale saranno presenti circa 20 nemici da possedere, con la possibilità di passare dall'uno all'altro in base alla disponibilità. Ogni "bersaglio" ha abilità diverse ed ogni cambio di corpo porterà con sé una modifica delle nostre statistiche di attacco/difesa, oltre ad un innalzamento dell'energia spirituale.
Il nemico è potente e ha schiere molto folte, pensare di attaccarlo frontalmente equivale a suicidarsi. Il combat system è di quelli che solitamente si definiscono "easy to learn, hard to master" e come al solito all'inizio si va un po' a casaccio. Ben presto però si capisce che in Rogue Spirit, forse più che in altri giochi simili, il controllo del campo di battaglia e le parate sono fondamentali. A prescindere dal personaggio di cui avrete possesso temporaneo, quasi sempre la forza dei vostri avversari sarà superiore. Un po' come Leonida e i sui 299 compagni alle Termopili, dovrete evitare il più possibile lo scontro in campo aperto, cercando così di limitare il numero di nemici da fronteggiare.
Il gioco alterna fasi prettamente action a sezioni stealth nelle quali si controlla lo spirito del principe, che può ovviamente muoversi silenziosamente attraverso le schiere nemici ed eliminarne l'avanguardia prendendola alle spalle. Visto che stiamo parlando di un roguelike anche in Rogue Spirit esiste un'equazione rischio-ricompensa, nel senso che spingersi in luoghi particolarmente sorvegliati, e quindi pericolosi, garantisce ricompense migliori ma in caso di morte aspettatevi di dover ripartire dall'inizio con tutte le conseguenze del caso. Ad ogni morte perderete quasi tutto quello che avrete guadagnato fino a quel momento, fatta eccezione per alcuni "aiuti esterni" di cui preferiamo (per ora) non dirvi nulla.
Nel corso delle vostre scorribande in campo nemico guadagnerete anche gettoni da convertire in miglioramenti permanenti, che renderanno le run successive un po' più semplici. È saggio a tal proposito far ritorno di tanto in tanto al monastero per spendere quanto faticosamente guadagnato azzerando così il rischio di perderlo definitivamente in caso di sconfitta. Il problema con questa versione Early Access di Rogue Spirit è che le ricompense elargite sono fin troppo risicate e spesso anche con sezioni di gioco piuttosto lunghe ci si ritrova con un gruzzolo insufficiente ad acquistare qualsiasi potenziamento.
Questo aspetto è forse quello che gli sviluppatori dovrebbero limare un po' nelle settimane che precedono l'uscita definitiva. Rogue Spirit tra l'altro ha degli improvvisi picchi di difficoltà del tutto ingiustificati. Un opportuno lavoro di tuning potrebbe consegnarci un titolo decisamente più bilanciato e ancora più avvincente. Sotto il profilo estetico invece ci siamo già alla grande, pur non avendo un "carattere" particolarmente originale il gioco è assai piacevole e gira discretamente anche su PC non mostruosamente equipaggiati. Per ora l'arrivo su console non è previsto ma come sempre... mai dire mai.