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Roundup Giochi per Facebook

C'è vita oltre a FarmVille?

È difficile riuscire a scrivere un articolo su Facebook senza citare Farmville; d'altro canto è anche vero che se si è caduti nella spirale del “malefico” gioco di Zynga, è praticamente impossibile vivere o respirare qualsiasi altra applicazione. Sorvolando quindi sulla mefistofelica opera del team californiano, la vere domande sono così altre: c'è qualcosa al di là dei campi coltivati? Esiste anche lo straccio di un'applicazione che non ci costringa a diventare dei collezionisti ossessivi di sementi? È proprio necessario invadere l'account dei nostri amici di inviti, diventando così malefici pusher di granaglie alimentari?

Per trovare delle risposte a questa domanda ci siamo immersi negli angoli più bui del social network che ha letteralmente cambiato internet e il mondo, esplorando fra i suggerimenti, le pubblicità e i passaparola, al fine di scoprire se c'è davvero qualcosa che possa valer la pena di essere recensito.

Ovviamente, essendo stanchi di vedere Farmville e i suoi cloni, abbiamo escluso a priori da questa rassegna Mafia Wars, Cafe World, FishVille e i loro fratelli, tutti giochi che non hanno fatto altro che rifarsi ai meccanismi alla base dell'illustre mentore, proponendo di volta in volta paninari e pesciolini senza variare però le meccaniche di fondo.

Infine, prima di iniziare questo viaggio insieme, una piccola ma doverosa premessa: dal momento che tutti i giochi che presenteremo sono stati creati e pensati per un'unica piattaforma e che fondamentalmente è possibile giocarci gratuitamente, abbiamo deciso di non utilizzare un sistema di valutazione classico. Considerato infatti che in questo caso la risorsa decisiva è il vostro tempo, daremo un giudizio in base al fatto se valga o meno la pena spendere le vostre ore su un'applicazione rispetto che a un'altra; mi raccomando, non mancate poi di tartassare i vostri amici con update continui sui vostri high score!

Match Defense: Toy Soldiers

Cominciamo subito forte, con un titolo che non è altro che lo spin-off di un gioco per XBLA, Toy Soldiers, recensito il mese scorso e che si è portato a casa un eroico 8. Questa volta però non si tratta di un tower defence, ma la scelta degli sviluppatori è stata quella di sfruttare le dinamiche simil tris di Bejeweled, sostituendo però a diamanti e pietruzze varie, aeroplani e carriarmati. In pratica una versione vitaminizzata di un classico per tutti.

Finalmente un gioco simil Bejeweled non dedicato espressamente al gentil sesso.

Lo scopo del gioco sarà quindi sconfiggere di scenario in scenario l'esercito nemico: al di sopra della griglia dove dovrete fare gli incastri, compariranno infatti tutta una serie di orde di soldati del fronte avversario, suddivisi per colonne; facendo le famose combinazioni di tre figure uguali o più, lancerete in vostra difesa missili o assalti aerei, a seconda del filotto che sarete in grado di fare e della direzione che lo stesso avrà.

La cosa interessante che distingue Toy Soldiers dal suo ispiratore è però il fatto che non sarete costretti a effettuare per ogni mossa un incastro “utile”, ma sarà possibile invertire fra di loro qualsiasi coppia di elementi: la diretta conseguenza di questa scelta è che in tal modo diventa molto più facile creare combo devastanti o pianificare con attenzione la mossa successiva per lanciare un assalto esattamente dove vi sembra sia necessario.

Quella che in partenza poteva essere considerata una meccanica di gioco “pseudo riflessiva”, diventa così un furioso cliccare del mouse senza speranza, al fine di riuscire a ottenere la combinazione necessaria e contrastare la discesa inesorabile dei vostri nemici: quando questi infatti raggiungeranno il limite inferiore della loro griglia, vedrete la vostra barra vitale calare in maniera drammatica, fino a decretare la fine delle ostilità.

L'aspetto forse più interessante di questo titolo, decisamente poco accattivante sul lungo periodo, è probabilmente la sua integrazione con Xbox Live: proseguendo infatti nel gioco, sarà possibile contribuire alle sorti di una guerra complessiva fra i gli Alleati e i “Poteri Centrali”, ottenendo inoltre tutta una serie di achivement come premio per le imprese raggiunte.

Alla resa dei conti niente che possa stravolgere il giudizio finale, considerando anche che l'impressione generale sia quella di trovarsi di fronte a un timido tentativo di comprendere le potenzialità di un sistema del genere piuttosto che all'effettiva volontà di proporre qualcosa di nuovo.

Ne vale la pena?

A meno che non siate dei fan maniaci di Toy Soldiers o che viviate a pane e Bejeweled, difficilmente riuscirete ad appassionarvi nel lungo periodo. Consigliato solo a chi vuole giocare staccando la spina ai neuroni.

Avatar di Roberto Bertoni
Roberto Bertoni: Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

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