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Roundup Giochi Scaricabili

Donkey! Templi! Alieni! Villaggi!

Platformance: Temple Death

In ognuno dei generi convenzionali, c’è sempre qualcuno pronto a renderci la vita difficile in nome del divertimento. E così come gli sparatutto hanno i titoli danmaku, in cui lo schermo è interamente ricoperto di proiettili, che ne dite di un inferno di piattaforme?

Seguito del già cattivissimo Platformance: Castle Pain, Temple Death spinge ancora più a fondo sul sadismo, ma maschera il tutto con l’aria nostalgica del titolo retrò. Scopo del gioco è guidare il vostro sfortunato alter-ego attraverso un tempio demoniaco zeppo di lame rotanti, buche piene di spuntoni e trappole varie fino all’agognata damigella in pericolo. Semplice, efficace e tremendamente aperto ad ogni crudeltà.

Inoltre, tanto per rendere le cose più rilassanti, sarete costantemente incalzati da uno spirito senza pace, che non vede l’ora di uccidervi e che non esiterà a farlo ogni volta che sarete troppo lenti ad agire. Fortunatamente, visto che siamo tutti invecchiati e i riflessi non sono più gli stessi, i livelli sono disseminati di checkpoint e alcuni livelli più semplici sono posizionati in modo da non farvi urlare dalla rabbia.

Temple Death.

Ma questo non vuol dire che il titolo vi usi la benché minima cortesia. Checkpoint o meno, alcuni passaggi richiedono un tempismo che si ottiene solo attraverso centinaia di tentativi ed un pizzico (molta) di fortuna.

Se ancora non siete scappati urlando verso un posto più sicuro, dove l’energia si ricarica e potete salvare i vostri progressi, fate una visitina a Temple Death: un posto dove la morte è l’ultimo dei problemi.

7/10

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TIC: Part 1

Un po’ di tempo fa saremmo rimasti molto sorpresi dalla comparsa di un gioco curato come TIC nel modesto e amatoriale Xbox Indie channel, ma quei giorni sono passati da un bel po’.

Ormai siamo nel bel mezzo di un boom in stile App Store, quindi questo debutto dei Red Candy nel mondo dei platform è solo l’ultimo di una lunga serie di titoli dall’ottima qualità e dal basso prezzo che ormai affollano ogni piattaforma di digital delivery.

Con la pazzia tipica dei titoli indipendenti, TIC narra le avventure di un... robot fatto a forma di elicottero/trivella il cui scopo nella vita è scavare buche e raccogliere ghiande. Non guardatemi così, non è colpa mia, gli sviluppatori indipendenti sono tutti così, credo che la colpa sia tutta degli anni di lavoro passati a creare seguiti e reboot per le enormi megacorporazioni dei videogiochi.

TIC: Part 1

Tutti quegli anni a qualcosa sono sicuramente serviti, visto che l’ottimo sistema di controllo vi permetterà di esplorare in lungo e in largo lo strampalato mondo di TIC senza mai intromettersi tra voi e l’esperienza di gioco. Ognuno dei tre livelli inizia allo stesso modo, ovvero con la richiesta di collezionare un certo numero di ghiande argentate, per poi concludere distruggendo un macchinario sotterraneo.

Sembra interessante, ma purtroppo tutto finisce non appena il divertimento comincia a scorrervi nelle vene. Pur avendo sudato in alcuni livelli, 45 minuti del mio tempo sono decisamente pochi per i 210 punti che vengono chiesti in cambio. Le modalità secondarie allungano un po’ il brodo, ma aggiungere un limite di tempo e alcuni collezionabili non può certo salvare il titolo dalla sua mancanza di contenuti, o dal fatto che ogni livello sia sostanzialmente una ripetizione del precedente.

Come tech demo, TIC è assolutamente spettacolare, ma Red Candy deve riprendere in mano il gioco e lavorare più duramente sul seguito se vuole tramutare l’interesse iniziale in una fede vera e propria.

6/10

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