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Risk: Factions

• Xbox Live Arcade / 1200 Microsoft Point

Prima che venga un infarto ai puristi del gioco originale, è bene premettere che Electronic Arts si è comportata in maniera estremamente rispettosa con il materiale originario, presentando Risiko sia nella versione old style che in quella next-gen.

Per i fan del Risiko classico niente è cambiato, e potranno divertirsi col classico gioco da tavolo fonte di liti e distruttore di amicizie che tanto abbiamo apprezzato in quasi cinquant'anni di onorata carriera. Giocabile sia online che offline, ha tutti i carrormatini e i territori al posto giusto, l'unico problema è che giocare una partita di Risiko come si deve richiede un discreto numero di ore. Ed è qui che Risk: Faction entra in gioco.

Piuttosto che inserire varianti assurde in un gioco già perfetto, EA ha deciso di adottare le regole sugli obiettivi introdotte nel 2008, in cui per vincere viene richiesto un obiettivo ben preciso, tipo controllare tutte le stazioni radio contemporaneamente, piuttosto che passare il tempo a contendersi i territori.

Catturare una capitale nemica, ad esempio, vi permetterà di schierare più truppe il turno dopo, mentre controllare una diga vi consentirà di allagare il territorio nemico. Ma con così tante punti chiave da controllare in una mappa, c'è sempre un'alternativa disponibile e un colpo di scena dietro l'angolo. Ed esattamente come in Risiko, anche il piano più infallibile deve sempre sottostare all'inflessibile legge dei dadi.

Con cinque campagne di gioco e il multiplayer online o locale fino a cinque giocatori, è difficile trovare un motivo per cui non dovreste divertirvi con Risk: Factions.

8/10

Soul of Darkness

• DSiWare / 500 DSi Point

Lo so cosa state pensando: se neppure Konami sembra riuscire a darci una buona versione di Castlevania, quante chance di riuscita potrà mai avere Gameloft?

Inaspettatamente, pur essendo un tributo così palese da sconfinare nel plagio, Soul of Darkness ci ricorda come mai Castelvania goda di così tanta stima nella comunità dei giocatori.

Con l'obiettivo di recuperare la nostra amata dalle grinfie di un malvagio vampiro (niente signori delle tenebre vagamente omoaffettivi in stile Twilight, per fortuna), il gioco ci porta nel classico platform 2D fatto di castelli, cripte e cattedrali che ben conosciamo, rendendo quindi consigliabile un sottofondo di organo o dark metal, a seconda della vostra ispirazione.

Da luoghi conosciuti non possono che uscire mostri conosciuti, quindi il caravanserraglio di creature nemiche è composto dai soliti sospetti: zombie, lupi mannari, scheletri, succubi, gargoyle e così via. Tutti pronti a farvi la pelle o cadere di fronte alla vostra lancia e alla vostra potenza di principe delle tenebre.

E se qualcuno mettesse in dubbio il vostro titolo, non dovrete fare altro che mostrargli le vostri doti di mutaforma, che vi permetteranno di trasformarvi in un insetto, un pesce o una colonna d'acqua, per raggiungere zone altrimenti impraticabili. Non mi guardate così, nessuno ha detto che salvare la vostra donna fosse un compito semplice.

Grazie al suo sistema di checkpoint indulgente, al soddisfacente sistema di combattimento e a un buon level design, apprezzerete senza dubbio Soul Of Darkness. È corto, divertente e assolutamente scopiazzato, ma ha i suoi buoni motivi di esistere*.

7/10