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Roundup Nintendo 3DS

Nintendogs and Cats, Pilotwings e Hollywood 61.

Il gioco è un puzzle game dove si devono risolvere degli omicidi, chiaramente dedicato a tutti gli appassionati del Professor Layton e dei gialli.

La demo inizia con una gita in macchina verso un vecchio teatro, durante la quale un personaggio con animazioni facciali decisamente mal sincronizzate ci dà le informazioni principali sull’assassino, sulla sua ossessione verso il protagonista, e altro ancora.

Il 3D rende l’atto di parcheggiare e uscire dalla macchina decisamente più interessante di quello che ci si aspetterebbe, perfino più appassionate della prima sfida, un piccolo rompicapo in cui si devono accendere le luci del teatro.

Una volta compiuta questa operazione troveremo un corpo appeso sopra il palco con un biglietto che ci invita a cercare il messaggio segreto in giro per il teatro. Muovendo lo sguardo a destra e a sinistra del palco troveremo la scritta “tu sei il prossimo!”, segnata con della vernice bianca: neanche il tempo di chiedersi cosa succederà che la demo finisce.

A dirla tutta non è che il gioco ci abbia emozionati o spaventati ma, sebbene sia presto per giudicare, il titolo Ubisoft ha sicuramente del potenziale da sviluppare.

Pilotwings

Sinceramente è difficile scegliere quale avvenimento sia più eclatante: il ritorno di Pilotwings dopo anni di oblio o il fatto che sia racchiuso in una console portatile con effetto 3D. L’unica cosa sicura è che è il titolo perfetto per questa tecnologia.

Una simulazione di volo è per molti motivi il gioco ideale per mostrare le potenzialità del 3DS: colline ed edifici si avvicinano lentamente verso di noi e compiere una virata stretta intorno a un ostacolo è un gesto istintivo mentre intorno a noi torreggia uno stretto canyon di rocce.

Pilotwings.

La demo metteva a disposizione due opzioni: correre in mezzo agli anelli con un biplano e scoppiare quanti più palloni possibili usando jetpack.

Curioso particolare, il campo di volo sembrava posizionato proprio sopra l’isola di Wii Sport Resort: se si prestava attenzione non era difficile scorgere lo stadio di baseball, l’arena dei combattimenti con la katana e altri luoghi che era già possibile vedere nella modalità volo libero.

Per quanto riguarda il gameplay, comandare dolcemente il biplano attraverso il percorso sembra la cosa più naturale del mondo, merito dello stick analogico, sensibile ma non eccessivo. La qualità costruttiva e qualitativa dell’hardware è assolutamente eccellente, siamo lontani anni luce dallo stick analogico della PSP.

La sessione col jetpack ci vede ai comandi di una figura molto simile a un Mii, dotata di zaino a razzo: è probabile quindi che ai Mii saranno concessi sporadici salti di piattaforma. I controlli sono molto semplici: con il tasto A si dà potenza ai razzi e con l’analogico si controlla la direzione.

L’effetto 3D non risente minimamente della velocità con cui il nostro alter-ego sfreccia sullo schermo e si bilancia perfettamente, anche se è preferibile abbassare lievemente l’effetto 3D con l’apposita levetta posta sul lato: gli occhi cercano di mettere a fuoco il personaggio e lo sfondo nello stesso momento, e in tal caso si finisce per non capirci niente e sbattere contro gli edifici.