Ryse: Son of Rome - prova
Si combatte nell'arena per gloria o morte.
Colonia - Dopo mesi da quel famoso filmato di gameplay con cui Ryse: Son of Rome è stato presentato da Crytek e Microsoft durante l'evento Xbox One, milioni di giocatori ancora sono indecisi se bollarlo come titolo promettente o mezza delusione. Ora il gioco si è presentato sul campo di battaglia della Gamescom per la prova del nove, quella con i giocatori e gli addetti ai lavori.
Questa volta il team di sviluppo ha deciso di farci scoprire la modalità Gladiator del gioco, un'opzione multiplayer cooperativa che metterà due giocatori nel bel mezzo di un'arena con tre scopi ben precisi: sopravvivere, portare a termine gli obiettivi che progressivamente verranno svelati e... deliziare il pubblico.
Proprio come nel film Il Gladiatore, si entra in scena dalle segrete del Colosseo, ma non prima di aver deciso alcuni parametri che andranno a modificare in parte l'esperienza di gioco. Uno di questi è rappresentato dalla scelta del potere divino che ci accompagnerà nell'arena.
Potremo scegliere tra Giove, Marte, Diana e Apollo, ed ognuno di questi Dei ci donerà il suo aiuto a patto che si riesca a riempire una particolare barra su schermo. Ovviamente tale potere sarà solo temporaneo, ma in alcuni casi potrà fare la differenza tra un'onorevole vittoria e un'umiliante sconfitta.
"Potremo scegliere la divinità protettrice tra Giove, Marte, Diana e Apollo"
Ovviamente grande enfasi in questa modalità è posta sul combattimento con armi di vario genere: spade, lance e daghe in primis. Orde di nemici ci verranno vomitate contro e per poter far fronte alla loro ferocia dovremo far affidamento non solo sul nostro compagno d'avventura (sia esso la persona che ci siete accanto o uno sconosciuto dall'altra parte del mondo), ma anche sulla capacità di mettere a frutto nel miglior modo possibile combo, schivate ed esecuzioni finali.
Queste ultime potranno essere utilizzate solo dopo aver indebolito l'avversario di turno, quando un piccolo teschio sulla sua testa ci dirà che è arrivato il momento di sollevarlo dalle sue pene terrene. Potremo disfarci dei nemici anche tirando lance e altre armi dalla distanza, magari dopo averle recuperate dalle rastrelliere presenti nelle arene. In alternativa, alcuni stage offriranno anche trappole ambientali che potrebbero fornire un valido aiuto... o una condanna a morte per noi stessi.
Prendendo in mano per la prima volta il nuovo pad Xbox One si ha la sensazione che Crytek abbia preso spunto da alcuni action di casa Ubisoft per il sistema di combattimento di Ryse, primi tra tutti gli ultimi Prince of Persia e, ovviamente, Assassin's Creed. Tra un colpo e l'altro non solo è possibile provocare l'avversario, ma anche sbilanciarlo e aggirarlo per poterlo infilzare su un fianco.
"Tra un colpo e l'altro non solo è possibile provocare l'avversario, ma anche sbilanciarlo e aggirarlo"
Dal canto loro, gli avversari messi in mostra da questa demo non brillavano certo per intelligenza, ma dovendo in gran parte rappresentare orde di barbari che si gettavano a capofitto contro dei gladiatori romani, il loro modo di combattere alla cieca era in parte giustificato.
In tutto questo c'è anche un altro fattore da tenere in conto: il divertimento del pubblico. Un altro indicatore su schermo ci avvertirà se gli spettatori che stanno guardando il massacro di cui siamo protagonisti sono piacevolmente intrattenuti.
In questo caso il bonus in denaro che riceveremo alla fine di ogni combattimento sarà notevolmente più alto. Le nostre performance verranno giudicate anche in base alla durata della sfida, dal numero di morti, dagli obiettivi portati a termine e così via.
"Durante gli scontri c'è da tenere in conto anche il divertimento del pubblico"
Il nostro gladiatore potrà anche essere personalizzato nel corso della sua "carriera", modificando alcune sue statistiche di base con diversi tipi di armi, scudi e armature che andranno ad influire su forza, energia, salute, punti esperienza e reazione del pubblico.
Dal punto di vista tecnico, la demo portata alla Gamescom ha mostrato un buon livello di dettaglio, con eccellenti effetti di cromature per le armature, e una resa grafica generale piuttosto valida. Un po' di lavoro in più va invece fatto sulle animazioni sia dei protagonisti che dei nemici, un po' poche e in alcuni casi piuttosto legnose.
Nella versione finale del gioco sarà anche possibile creare sfide personalizzate, modificando una serie di parametri che andranno ad influire sulla difficoltà dei combattimenti nelle arene. Un apposito editor, inoltre, ci consentirà di miscelare diversi tipi di mappe (ce ne saranno 11 disponibili al lancio e altre in arrivo successivamente) e di scalare le classifiche di gradimento online in base alla quantità di giocatori che decideranno di mettersi alla prova con le nostre sfide.
"Nella versione finale del gioco sarà possibile creare sfide personalizzate"
Finora le sfide mostrate da Crytek per la modalità Gladiator comprendevano un'arena con ondate di nemici che divenivano sempre più numerose e aggressive... insomma, una sorta di Orda in stile Gears of War, ma con spade e scudi al posto di fucili mitragliatori e archi Torque.
La seconda modalità, denominata Stronghold, è vagamente più action e pur essendo comunque basata sullo scontro tra i gladiatori e le orde barbariche, richiede anche il completamento di obiettivi accessori di pià ampio respiro.
L'uscita di Ryse alla Gamescom di Colonia non ha dissipato i dubbi sollevati dalla demo single player mostrata all'ultimo E3, ma almeno è servita a far capire che il team di sviluppo sta lavorando sodo per regalarci un'esperienza il più possibile varia e coinvolgente.
Ryse: Son of Rome uscirà nei negozi in coincidenza con il debutto sul mercato della nuova console Microsoft. Solo allora potremo mettere insieme quello che attualmente sembra un puzzle abbastanza allettante ma confuso, e capire realmente se si tratterà di un gioco destinato a rimanere nella storia o di un titolo scialbo che sprofonderà nel dimenticatoio entro pochi mesi.