Saints Row IV Re-Elected (Switch) - recensione
L'invasione aliena più irriverente del panorama videoludico torna su Nintendo Switch.
Il giorno in cui Nintendo annunciò l'arrivo di una nuova console fece una grande promessa solenne: l'estensione del proprio panorama videoludico anche a titoli più propriamente da home console, annunciando un ampliamento delle proprie offerte. Lo abbiamo visto con titoli come The Witcher 3, The Elder Scrolls V: Skyrim o Minecraft, ma anche con l'arrivo della saga di Saints Row su Nintendo Switch.
Se già ne avevamo avuto un assaggio con il terzo capitolo, adesso ne abbiamo la conferma con Saints Row IV Re-Elected, porting dell'originale quarto titolo, imbastito di tutti i DLC rilasciati. Il progetto, quindi, non si discosta praticamente di nulla dal suo predecessore, se non in un adattamento tecnico all'hardware della piccola console della casa della grande N.
Torniamo così a Steelport, cittadina metropolitana un tempo capeggiata dalla banda dei Saints. Il gruppo ha fatto carriera, tanto da arrivare direttamente alla Presidenza degli Stati Uniti d'America, di cui ne incarniamo il presidente. È comunque pur sempre un incarico sui generis, caratterizzato da quell'ironia tanto cara alla serie. Ritroveremo quindi una comicità estremizzata, arricchita da citazioni alla cultura pop e videoludica e alla stessa saga di Volition.
Tuttavia il ruolo di presidente non è così facile e dobbiamo far fronte niente meno che a un'invasione aliena, da parte del malvagio Zinyak, imperatore del popolo Zin. Veniamo così catapultati in una Steelport virtuale, in cui dobbiamo recuperare e salvare gli altri membri del governo. A caratterizzare questa nuova versione sarà la possibilità di battersi contro mostruosi nemici alieni ma soprattutto il poter usufruire di potentissimi superpoteri. Il tutto sempre caratterizzato da una sceneggiatura stravagante, quasi ridicolizzata, volgare e volutamente provocatoria. Saints Row IV Re-Elected si conferma voler essere un'enorme parodia di sé stesso, senza presunzioni né particolari aspettative.
Il porting su Nintendo Switch riconferma uno dei grandi punti di forza della serie: il gameplay, che rimane in tutto e per tutto fedele all'originale. Fondendo insieme elementi open-world con quelli tipici dei third-person shooter, il titolo ci permette una vasta e completa esplorazione della città, mettendoci a disposizione diverse occupazioni e attività da svolgere. Oltre alle classiche sparatorie urbane, ai furti d'auto e alle fughe dalla polizia potremo divertirci con adrenaliniche sfide a tempo, fight club contro super cattivi e sabotaggi di veicoli e armi aliene.
Più completeremo le sfide, più acquisiremo denaro e punti abilità da spendere nella personalizzazione del personaggio. Punto di forza sicuramente di questo capitolo è la presenza dei superpoteri, che aggiungono quel quid in più a un gameplay piuttosto classico e standard. Le super abilità a nostra disposizione saranno molteplici: dalla super velocità al potenziamento di fuoco, dagli enormi balzi alla possibilità di correre verticalmente lungo i grattacieli. Il tutto, ancora una volta, per estremizzare le numerose possibilità che il titolo offre. Perlustrando la città, inoltre, potremo raccogliere dei cluster che ci aiuteranno a sbloccare nuove missioni o a perfezionare le nostre abilità.
Questa vasta possibilità di free roaming si scontra forse con l'eccessiva facilità che questi poteri ci danno. Operazioni tipiche della saga, come il semplice furto d'auto, possono benissimo essere bypassate dall'utilizzo di queste potenti risorse (per esempio, vi basterà balzare o correre veloce per raggiungere in poco tempo la vostra destinazione, senza aver bisogno di recuperare alcuna vettura). Questa incredibile personalizzazione sarà, inoltre, estendibile anche ai nostri alleati, una volta liberati e reclutati.
E mentre ci dedicheremo alle varie scorribande di Steelport, sarà possibile imbattersi in negozi d'abbigliamento, centri di chirurgia estetica e market di armi in cui potremo rimettere a nuovo il nostro personaggio e il nostro arsenale. Nei primi sarà possibile rifare totalmente il proprio look, scegliendo tra una vasta gamma di accessori e completi (da quelli più minimal a quelli più trash, per arrivare ai classici in stile Saints). Nei centri estetici sarà possibile cambiare interamente la morfologia del nostro personaggio, scegliendone perfino i tratti più marginali. Infine, potremo dedicarci alla personalizzazione del nostro kit bellico anche stavolta diversificato fino quasi all'esagerazione.
Per non farci mancare nulla, la versione in uscita su Nintendo Switch presenta anche tutti i componenti aggiuntivi dell'edizione Re-Elected: ben 25 DLC comprensivi di nuove side quest, nuove skin per personalizzare il personaggio e perfino la Pistola Dubstep, un'arma che permette di far ballare qualsiasi bersaglio colpito.
A colorare il tutto una grafica che vuole volontariamente essere esagerata, estrema, come quasi fossimo dentro un fumetto. Palette sgargiante e figure al limite del bizzarro fanno da padrone in titolo in cui nulla si prende mai sul serio. Ma arriviamo adesso alle note dolenti: il porting realizzato per console Nintendo non si rivela essere effettivamente soddisfacente. Se da una parte rispecchia il mood della serie e ritrae perfettamente il capitolo originale, dall'altra non arriva a mostrare le sue capacità su una console che fatica a supportarlo a dovere. Molto spesso ci siamo, infatti, ritrovati a constatare come il comparto hardware non riesca a gestire una moltitudine di elementi nello scenario (portando la console a uno sforzo notevole) e di come presenti un notevole input lag. Il frame rate risulta fragile ed è particolarmente visibile il problema dell'aliasing.
Il titolo, se pur riadattato a una versione moderna, soffre molto della vecchiaia: i modelli poligonali, infatti, sono visibilmente antiquati e stonano in un'architettura di gioco che cerca di mantenere una certa novità.
In definitiva Saints Row IV Re-Elected raggiunge la piena sufficienza ma non va oltre. L'avventura estremamente irriverente e sconclusionata non riesce poi effettivamente a realizzarsi a causa di una resa ben poco stabile e molto spesso fastidiosa e snervante. Se siete grandi fan della saga e volete recuperare un titolo a voi caro, la versione per Nintendo Switch potrebbe non essere la soluzione migliore. Piuttosto virare verso alternative diverse potrebbe fare al caso vostro e rendere l'esperienza di gioco decisamente più piacevole.