Skip to main content

Sam & Max Episodio 305: The City That Dares Not Sleep

Ultimo atto con botto: applausi per Telltale!

È tempo di bilanci per il più fortunato fra i figli di Telltale, bilanci che raggiungono risultati insperabili rispetto a un mese fa, quando parlavamo sconfortati di un quarto episodio particolarmente sotto tono rispetto agli standard a cui ci eravamo abituati.

Molti, del resto, i punti di riflessione che The City That Dares Not Sleep, ultimo episodio della terza stagione, porta nel calderone, e molti i pregi di un gruppo che ha fatto della produzione a episodi un efficace modello economico. E questo nonostante sia convinto che i meriti della fortunata compagnia americana vadano ben al di là di un semplice discorso monetario.

Dopo cinque mesi infarciti di avventure, intrighi, colpi di scena, risate e applausi, ritengo che sebbene sia naturale ritrovarsi a salutare con un velo di tristezza il magico duo che ha accompagnato per tutto questo tempo le mie sere ludiche, i sentimenti che mi portano a scrivere questa recensione non possono essere spiegati fermandosi a impressioni oggettive o al numeri di poligoni presenti sullo schermo.

Mi trovo infatti a confessare che, nonostante avessi avuto modo di apprezzare più volte la creatività dei ragazzi californiani, non ho potuto fare a meno di provare una certa nostalgia al termine di questo titolo, consapevole che la dimensione raggiunta dai due personaggi ha trasceso la barriera ludica per entrare a toccare in qualche modo le corde dell'emotività.

Forse è difficile riuscire a comprendere appieno quanto vi sto raccontando senza provare con mano a impegnarvi nel tentativo di fermare un Max "impazzito", pronto a distruggere senza remore New York e forse il mondo; difficile comprendere il perché e il per come alcuni personaggi mostrino solo ora, finalmente, il proprio scopo all'interno dell'economia della storia, nonostante abbiano avuto un proprio ruolo nel corso della stagione; e difficile è anche capire che il valore stesso di questa stagione va ben oltre al valore dei singoli episodi.

Un riassunto della terza stagione e l'anteprima del quinto episodio.

Ma credetemi, i toni dell'entusiasmo sono giustificati soprattutto quando ci si ritrova davanti a uno dei migliori finali dell'anno che risulta inaspettato e in grado di inserirsi all'interno della continuity narrativa della terza stagione, e di dare maggiore profondità all'intero universo creato eoni fa dal buon Steve Purcell.

Se eravate ancora indecisi se imbarcarvi a bordo della nave di "The Devil Playhouse", beh, sareste dei pazzi a non farlo ora.

Non aspettatevi però in questo episodio grossi cambiamenti nelle dinamiche del gameplay, se non forse nel fatto che Sam, per la prima volta, assume in maniera dirompente il ruolo di solo attore protagonista, impegnato a salvare il suo amico da un destino votato alla tragicità.