Samsung SD590C FHD Curved Monitor - recensione
I pannelli curvi arrivano sulle nostre scrivanie.
Samsung ha sempre scommesso sulla tecnologia che ha portato alla produzione di pannelli curvi per il mondo dell'home entertainment e ha così deciso di adattare questo processo produttivo anche per i propri monitor, proponendo il modello SD590C FHD Curved Monitor da 27 pollici.
All'interno della scatola, oltre al generoso pannello, trovano spazio due componenti necessari all'assemblaggio della base di sostegno, un cavo HDMI, uno per il collegamento audio, un breve manuale in formato cartaceo e un CD contenente driver e manuale esteso. Il monitor presenta una finitura lucida, non fastidiosa vista la cornice di un solo centimetro; il design è minimalista e non presenta fastidiosi fronzoli o colorazioni sfarzose, mentre la base s'installa facilmente ed esteticamente si dimostra gradevole e sobria.
Sfortunatamente non sono possibili particolari regolazioni per quanto riguarda l'ergonomia: a parte l'inclinazione di qualche grado in avanti e indietro non ci sono altri posizionamenti possibili, e la rotazione della base o dell'altezza sarebbero state sicuramente due opzioni gradite. Inoltre la scelta di design della base, che pur avendo un'anima in metallo è esternamente di plastica, non la rende particolarmente solida, dato che urtare la scrivania fa "ballare" il monitor per qualche secondo. È comunque possibile utilizzare l'installazione a muro tramite il classico standard VESA.
Sul retro trovano posto i collegamenti alle sorgenti audio e video, e sono dunque presenti una DisplayPort, una HDMI e una porta VGA, l'ingresso audio da collegare al computer e un'uscita per le cuffie. Non sono presenti porte USB ma, ancora più sorprendentemente, porte DVI, una scelta poco comprensibile dato che anche altri modelli più vecchi dello stesso produttore avevano una dotazione migliore.
Uno degli aspetti che ci è particolarmente piaciuto è invece la regolazione del monitor tramite un joystick a quattro direzioni, utile per la navigazione fra i menù, che può essere cliccato per entrare nelle varie voci e confermare i valori impostati. Il che è una soluzione innovativa e sicuramente preferibile ai vari tasti dei quali spesso ignoriamo la funzione. La struttura dei menù è chiara e intuitiva: sono presenti le solite impostazioni come luminosità, contrasto e regolazione dei canali RGB, oltre a una serie di preset impostati di fabbrica. Stranamente non sono presenti invece regolazioni per la gamma e la temperatura dei colori.
Samsung offre due funzionalità chiamate Magic Bright e Magic Upscale: la prima si occupa di regolare la luminosità per contrastare i riflessi sul pannello, la seconda di migliorare la visualizzazione dei video a bassa risoluzione tramite un upscale interno. La modalità gaming è un insieme di preset impostati da Samsung che aumenta fondamentalmente contrasto e colori, a seconda delle scene riprodotte: il risultato nel complesso è piacevole pur avendo una saturazione leggermente eccessiva.
Integrati nella scocca trovano posto due speaker da 5 watt, il cui suono è discreto pur non eccellendo sicuramente in qualità; non tanto per il volume e la potenza delle alte frequenze, quanto per la mancanza di bassi. Collegare degli altoparlanti esterni o delle cuffie, si rivela quindi la scelta più saggia.
L'SD590C ha un pannello LED con risoluzione nativa di 1920x1080 pixel con aspetto in 16:9. Lo schermo utilizza il Vertical Alignment, una tecnologia simile a quella utilizzata dai monitor IPS che garantisce un ottimo angolo di visione sia orizzontale sia verticale. La luminosità è di 250cd/m2, ben uniformata su tutta la superficie del pannello e grazie anche alla VA si ha un'ottima uniformità di visione dei colori. La frequenza del monitor è di 60Hz con una risposta di quattro millisecondi, molto buona in ambito gaming.
Grazie a questi accorgimenti non sono presenti fenomeni di tearing o di ghosting anche con immagini in veloce movimento come nel caso di giochi di guida o sparatutto. La copertura del gamut sRGB è del 97%, mentre quella dell'AdobeRGB del 74; la riproduzione dei colori è buona e precisa, anche se presenta qualche pecca nella riproduzione dei toni più scuri che tendono più al grigio che al nero, effetto mitigabile abbassando la luminosità del pannello.
La curvatura non è particolarmente pronunciata tant'è che da lontano, a monitor spento, si fatica a notarla: a una visione più attenta ravvicinata essa è invece più visibile e durante l'uso offre un'immersione significativa rispetto a un pannello piatto. Per quanto riguarda il gioco l'effetto è sicuramente interessante e piacevole, mentre con alcuni software come ad esempio le suite grafiche è presente una minima distorsione creata dalla curvatura che può rendere più complessi i lavori di precisione.
Il prezzo suggerito da Samsung è di 398 euro (anche se su Amazon lo abbiamo trovato al prezzo di 311 euro), un valore in linea coi 27 pollici, la qualità dell'immagine costruttiva e la scelta dei materiali, senza dimenticare che si tratta di uno dei primi monitor curvi sul mercato.
I contro riguardano la scarsa dotazione di ingressi e la risoluzione limitata al Full-HD: in quest'ultimo caso avremmo sicuramente preferito una risoluzione nativa di 2560x1440 pixel, per adeguare il monitor al prossimo standard di riferimento. Se non vi interessa (o non potete) spingervi oltre i 1080p e la curvatura del pannello v'intriga, questa proposta di Samsung potrebbe rivelarsi una bella sorpresa.