SBK09
Tutti in piedi sul divano?
Ogni buona simulazione che si rispetti non può essere tale senza un’ampia e completa sessione di messa a punto del mezzo. SBK09 dà ai più preparati la possibilità di intervenire su praticamente qualsiasi parametro della moto. Per chi volesse poi ulteriori informazioni è stata inserita anche quest’anno l’utilissima telemetria. Dal momento che non tutti però possono vantare conoscenze meccaniche approfondite, Milestone ha ulteriormente potenziato l’interazione con l’ingegnere di pista. Esattamente come nella passata edizione si comunica con uno schema a richiesta multipla ricevendo in cambio differenti assetti da provare sull'asfalto. Salvo qualche imprecisione, bisogna elogiare l’utilità di questa figura che, finalmente, premette di avere in breve tempo un buon setup, risparmiandoci ore e ore di tentativi.
Una delle sfide più ardue della programmazione moderna è senza dubbio la creazione di un'IA credibile. La difficoltà nel far questo in un racing game sta nel trovare quell’equilibrio tale per cui gli avversari risultino agguerriti, ma non scorretti. Pochissimi giochi hanno avuto successo in questa impresa ed SBK 09, purtroppo, non è tra questi. Si sono sicuramente fatti alcuni passi avanti rispetto all’anno scorso, ma siamo ben lontani dall’illusione di trovarci a combattere con “esseri pensanti”. Ai livelli più elementari gli avversari non mostrano la minima intraprendenza e, addirittura, sembrano attendervi durante la gara al solo scopo di farsi superare (cosa che puà anche starci, per carità). Viceversa, alle difficoltà più elevate, effettuano sorpassi in punti improbabili, tagliano vistosamente alcune curve ed escono a folle velocità da altre.
Ciò che sopra ogni cosa risulta frustrante è la sensazione che, aumentando il livello di difficoltà, non si incida sull’approccio degli avversari alla competizione, ma soltanto sulla loro velocità in pista. Rispetto all’anno scorso possiamo invece notare una generale diminuzione dell’aggressività: pur essendo ancora presente una fastidiosa tendenza alla “sportellata”, sarà meno frequente che queste siano tanto forti da farvi cadere.
Esistono due differenti approcci per valutare la qualità di un gioco come SBK09. Il primo è considerare il livello dello scorso capitolo, osservare quali e quanti passi avanti sono stati fatti nei vari comparti e trarre le debite conclusioni. Se utilizzassimo questo metro potremmo senza dubbio affermare che finalmente SBK09 è un gioco degno di questo nome: molte magagne sono state finalmente risolte, il modello di guida è stato notevolmente migliorato e l’online è ora godibile (ma ancora per soli 8 giocatori). Sarebbe però assai riduttivo fermarsi a questo livello e, anche quest’anno, non ci possiamo esimere dall’evidenziare alcune scelte davvero discutibili.
Anche se in misura minore rispetto all’anno passato, il lavoro di limatura e perfezionamento fatto sul prodotto rimane ancora insufficiente per elevare SBK09 a nuovo metro di paragone per un intero genere (che comunque, paradossalmente, trova ancora nel passato un grande "conforto"). Un sistema di replay rudimentale per cura e opzioni, anacronistiche scelte stilistiche e clamorose sviste tecniche sono solo alcuni degli elementi che lasciano l’amaro in bocca in un quadro generale comunque interessante. Purtroppo la banalità di certi errori rischia nuovamente di offuscare quanto di buono è stato fatto: costringere il consumatore a chiudere continuamente un occhio su questo o quel difetto è la peggiore delle pubblicità possibili. Per raggiungere l’eccellenza chiediamo a Milestone ancora un ulteriore sforzo nella cura generale del prodotto.
Certamente, il fulcro di questo ulteriore passo avanti dovrà essere necessariamente Black Bean, l’unica ad avere la responsabilità finale sul gioco. Pesante anche il fatto di non poter contare, una volta ancora, su tutte le piste e i piloti del mondiale, nonostante le promesse iniziali. La mancanza del Nurburgring e di alcuni team, per un gioco su licenza ufficiale, non è più scusabile. La speranza è che in un prossimo futuro si voglia sfruttare quel potentissimo strumento che è il Live per correggere almeno parte delle lacune ed inserire i contenuti mancanti strada facendo.
Benché le critiche appena esposte possano far pensare il contrario, mi sento di consigliare a tutti i fan delle due ruote l’acquisto di SBK09. Allo stato attuale, credo sia l’unico esponente del genere che riesce a divertire ed impegnare il giocatore regalando una reale soddisfazione nella guida. L'unico titolo in grado di riprodurre un comportamento verosimile di una moto in pista. La grande modulabilità del sistema di guida è poi uno degli aspetti più riusciti della produzione con la possibilità per ognuno di ritagliarsi l’esperienza più vicina alle proprie capacità. Se avrete l’accondiscendenza di chiudere un occhio su alcune mancanze, e talvolta tutti e due, SBK09 saprà ricompensarvi con le emozioni che solo un gioco nato dalla passione per questo sport sa trasmettere. In questo caso, potrete aggiungere anche un punto o due in più, al voto finale.