SBK15 Official Mobile Game sbarca su piccolo schermo - recensione
Si scende in pista nel Mondiale Superbike anche su Android e iOS.
Valentino Rossi è tornato a mietere successi in MotoGP nel corso di questa stagione ed è in piena lotta per la conquista del titolo mondiale, mentre Jonathan Rea in sella alla sua Kawasaki è al momento in vetta alla classifica del Mondiale Superbike. Grazie a SBK15, ora è possibile vivere in prima persona le emozioni del campionato Superbike e provare a conquistare la gloria insieme al nostro campione preferito.
SBK15 permette di vivere sugli schermi dei nostri smartphone e tablet la scalata della classifica Superbike, impersonando uno dei campioni di questa categoria di corse su due ruote grazie alla licenza ufficiale ottenuta dallo sviluppatore italiano Digital Tales. Nel titolo troviamo infatti inclusi tutti i piloti, le loro relative moto ed i circuiti della stagione 2015 del Campionato Mondiale ENI FIM Superbike, riprodotti con assoluta fedeltà.
La prima caratteristica che colpisce è l'assenza di un tutorial, avviando il gioco non viene neanche proposta alcuna schermata che possa presentare le varie modalità di guida della moto ai nuovi giocatori. Non proprio una scelta ideale considerando che in questi titoli di guida è molto importante trovare l'interfaccia di controllo della moto più adatta ai nostri gusti personali.
Il gioco offre intatti un'ampia gamma di opzioni e personalizzazioni per quanto concerne la guida, ma bisogna andarle a cercare nei meandri dei menù per trovarle perché SBK15 non ci aiuta minimamente nel segnalarci la loro esistenza. Nel complesso la guida della nostra moto è fluida e abbastanza divertente, delude parecchio la resa visiva delle cadute che in pratica propone sempre una scenetta con due piloti stesi per terra. Anche la partenza non è molto convincente, sarebbe stata interessante l'aggiunta di qualche opzione in più durante quella fase di gioco per riuscire ad effettuare partenze più divertenti e originali, mentre al momento non si riesce a capire bene cosa sia necessario fare per scattare in maniera adeguata.
La modalità di gioco più interessante è il Campionato, con la quale possiamo selezionare il nostro pilota preferito e provare a vincere con lui il mondiale, affrontando tutte le gare della stagione. Le gare si svolgono seguendo il regolamento ufficiale che prevedere le varie qualifiche seguite da gara 1 e 2.
Il limite principale che emerge nella selezione del pilota è la mancanza di attributi particolari: la scelta tra uno e l'altro è puramente estetica e dipende solamente dalle nostre preferenze di fan. La situazione per le moto è ancora peggiore, i bolidi neanche appaiono nella schermata di selezione e non esiste alcuna possibilità di apportare modifiche o potenziarli.
Probabilmente gli sviluppatori hanno puntato a proporre un'esperienza che si limitasse a offrire la possibilità di vivere in prima persona le gare dei nostri beniamini, peccato che l'assenza di ogni caratterizzazione limiti molto la longevità del prodotto e ne riduca all'osso le opzioni. Una volta terminato un campionato con il pilota prescelto, non ci sono infatti particolari stimoli a iniziarne altri.
Insieme al Campionato troviamo due altre modalità di gioco: Gara veloce e Time Attack. La prima ci permette di correre singole gare del campionato, mentre la modalità Time Attack offre la possibilità di sfidare i nostri tempi migliori che vengono rappresentati in pista sotto forma di fantasmi, in pratica una corsa contro noi stessi.
Anche qui, le gare sono divertenti, ma gli stimoli a ripeterle si esauriscono molto presto. Il gioco prova a fornirne alcuni con un sistema di imprese integrato in Google Play nella versione Android, ma questo da solo non basta neanche lontanamente ad assicurare un livello minimo di longevità al prodotto.
L'assenza della possibilità di personalizzare le nostre moto e la totale mancanza di caratterizzazione dei vari piloti potrebbe anche essere un elemento meno rilevante se almeno venisse offerta una modalità multigiocatore.
Tutti i titoli di corse, a prescindere dalla loro tipologia e dalla piattaforma per la quale sono sviluppati, danno sempre il meglio nelle modalità multiplayer. È infatti solo contro altri giocatori umani che si possono mettere realmente alla prova le proprie abilità di gioco e capire fino a che punto ci si può migliorare, fino a quale livello sono arrivate altre persone in carne ed ossa.
Contro l'intelligenza artificiale non è mai possibile capire realmente se si sta vincendo grazie alla propria padronanza del sistema di guida o semplicemente perché il livello di difficoltà del momento lo permette.
Dal punto di vista grafico, SBK15 è bello e la resa delle piste e delle moto è ben fatta. Peccato che l'assenza di una modalità multiplayer limiti ancora di più la già estremamente scarsa longevità di un gioco che nei fatti propone ben poco e si dimostra adatto solo a chi vuole rivivere qualche gara del suo pilota preferito, in solitaria e senza alcuna reale meccanica di corredo che possa stimolare maggiormente.