Skip to main content

Scribblenauts

Ancora conferme per un gioco geniale.

Immaginatevi la situazione: la più innocente delle ragazzine è disperata perché il suo gattino si trova sul tetto di una casa e non riesce più a scendere. Come risolvere l'inghippo? Quali oggetti o persone evocare per sbrigare il compito? La fantasia è l'unico limite in Scribblenauts, e la prova "sul campo" negli studi milanesi di Warner è servita per dimostrare (ancora una volta, dopo i fasti dell'E3 e il nostro primo recentissimo hands-on) la grandiosità dell'ambiziosa creatura di 5TH Cell.

Quello che infatti incanta dell'atipico puzzle game dei creatori di Drawn To Life è l'esorbitante gamma di possibilità offerte al giocatore, libero come non mai di sviluppare soluzioni creative sfruttando sovente il pensiero laterale. E così, dinnanzi al gattino spaurito, le combinazioni sono tutte da scoprire: una scala rappresenta senza dubbio la soluzione più diretta e scontata, ma è grazie alle trovate più fantasiose ed insolite che finirete con l'esaltarvi come un bambino la mattina di Natale.

Perché dunque non delegare il lavoro ad un coraggioso pompiere? O magari potreste servirvi di un tappeto volante in combinazione con un topolino, perfetto per convincere il felino a schiodarsi dal suo inaccessibile rifugio. So che sembra fantascienza (ed in effetti un po' lo è pure, come testimoniato dalle facce estasiate dei giornalisti presenti in sala..), eppure Scribblenauts funziona proprio così: si pensa a qualcosa, lo si scrive e...puff! Come per magia l'oggetto, l'animale o la persona appare a schermo, perfettamente riprodotto in versione "cartacea" e naturalmente dotato delle specifiche proprietà che lo contraddistinguono nel mondo reale.

Se non vi dovessero bastare gli oltre 200 enigmi, sappiate che vi attenderanno anche altrettanti stage in cui l'obiettivo sarà semplicemente quello di raggiungere un oggetto posto in location sempre più complesse.

Alla faccia delle console HD, a dispetto degli sterili blablabla sugli shader, il normal mapping e gli gnègnè tipici nella next-gen (che poi non capisco la definizione di next-gen, PS360 sono il presente e non il futuro prossimo venturo, ma tant'è!). Scribblenauts ha infatti a mio avviso un merito assoluto: quello di essere pervaso da una magia astratta ma squisitamente palpabile, sposata in modo incantevole alla genuina semplicità di un concept così incredibile da non sembrare reale.

Eppure credeteci, funziona tutto e pure a meraviglia: non potreste nemmeno immaginare la gioia che ho provato nello scrivere la parola "velociraptor" e nel vedere comparire a schermo un famelico dinosauro addirittura cavalcabile. Ma non è finita qui: la sbalorditiva genialità del titolo sta tutta nelle dinamiche di impiego dei vari oggetti: un licantropo fatto apparire in un livello diurno si presenterà come una persona normale, ma basterà evocare la luna e posizionarla in cielo per far calare la notte e vedere il mostro in azione. Come poi impiegare un uomo lupo nella risoluzione di un enigma sarà solo e soltanto un problema vostro, ma è sconvolgente pensare che il gioco vi dia l'effettiva possibilità di fare una cosa del genere.

Certo è che gli oltre 200 livelli metteranno a dura prova le vostre meningi, specialmente se si considera che Scribblenauts è provvisto di una serie di brillanti parametri di valutazione del vostro modus operandi: tanto per ritornare al primissimo esempio, la scala usata per salvare il gattino verrà premiata in maniera rigorosamente diversa rispetto alla combo tappeto volante+topo, così come determinante ai fini del punteggio finale sarà il numero di oggetti impiegati nella risoluzione dell'enigma. Senza contare che nel ripetere un livello sarete obbligati ad usare parole diverse da quelle utilizzate in precedenza, per uno stimolante trionfo della rigiocabilità.

Scribblenauts è anche una delizia per gli occhi: lo stile con cui è riprodotto l'universo del gioco ha un fascino tutto speciale...

Impagabili anche i vari aggettivi stile achievements con cui sarà etichettata la vostra performance: evitate di usare armi e vincerete il premio "pacifista", sbizzarritevi con pesci di ogni tipo per ottenere il grado "biologo marino" e molto altro ancora, in un'improbabile varietà di combinazioni che arriverà all'ambito status di "genio" (riservato alle trovate più ardite ed estrose).

Nulla da dire: le due ore passate in compagnia di Scribblenauts mi hanno letteralmente stregato. La sensazione di trovarsi al cospetto di un prodotto a suo modo epocale c'è tutta, e l'impagabile mix di acume, stile ed immediatezza non ha lasciato indifferente un giocatore solitamente avvezzo alle peggiori follie nipponiche come il sottoscritto. Perché credetemi, in oltre vent'anni di carriera un gioco così non l'avevo davvero mai visto. Il sogno diventerà realtà il prossimo 25 settembre: preparatevi a non credere ai vostri occhi.